Gabriele D’Annunzio, gli amori e le battaglie, un appuntamento con il Vate

Gabriele D’Annunzio, gli amori e le battaglie, un appuntamento con il Vate

Bologna – Artista geniale e poliedrico, esteta dalla personalità bulimica, eroe militante, collezionista, avido amatore, ha preso vita venerdì sera alla prima del Teatro Duse ben interpretato dall’attore Edoardo Sylos Labini che assieme a Francesco Sala ne ha pure scritto il testo traendolo liberamente da L’amante guerriero di Giordano Bruno Guerri. Il dramma resterà in cartellone  al Teatro Duse di Bologna dal 4 al 6 Aprile 2014.

Che Gabriele D’Annunzio, secondo il quale bisogna fare della propria vita come si fa, un’opera d’arte sia stato un personaggio controverso non aggiunge niente di nuovo a quanto è  già noto, Poeta letto a scuola più che altrove, grazie però a Edoardo Sylos Labini /Gabriele ha come ripreso vita. L’attore infatti ha incarnato il personaggio in maniera ottimale e il pubblico che ha potuto apprezzarlo sin dalla sera della prima, con un vivo interesse.

La pièce  è quasi un ‘documentario’, per via della ricchezza di informazioni  riguardo al soggetto e tramite essa abbiamo ripercorso vari episodi della vita di D’Annunzio dai più noti ai meno conosciuti. Un’esistenza così ricca e intensa, all’insegna del clamore e della provocazione pure  è stata  riassunta concentrando momenti (nella realtà anni) in pochi minuti.

Il setting ripropone una stanza il Vittoriale degli Italiani, la celebre casa-museo a Gardone Riviera nella quale D’Annunzio era vissuto per gran parte della sua vita, lì aveva collezionato di tutto opere più o meno importanti mescolati a falsi e a pezzi antichi.

La scena si presenta pertanto carica di mobili e oggetti di cui è noto quanto D’Annunzio amasse circondarsi, posto in alto e in mezzo alla parete una grande cornice con all’interno un tableau vivant: il dj Antonello Aprea, una sorta di alter ego del protagonista, simile al personaggio nei tratti e che a momenti saprà  interagire con il protagonista. Stando alla consolle  il D. J. (novità nel teatro) stabilirà la colonna sonora del dramma, passando da Wagner a Liszt, da Vivaldi , Beethoven fino a proporre musiche di Fauré.

Il protagonista racconta i suoi momenti più noti ma anche le situazioni meno risapute e non appare mai da solo, accanto a lui c’è una donna, una sorta di cameriera-confidente-complice-geisha-amante-favorita: Amelie Mazoyer da lui ribattezzata in Aèlis, interpretata dalla vivace Giorgia Sinicorni, sarà lei più che altre la persona dalla stolida fedeltà  capace di restare accanto al Poeta fino alla fine, quando lui ormai stanco, malato avanti con gli anni e dedito al consumo di cocaina non sarà più che l’ombra di sé stesso.

La rassegna di alcune di queste figure femminili ha scandito anche un parallelo letterario, partendo da Maria Hardouin d’Altemps la giovanissima duchessina che D’annunzio avrebbe condotto all’altare (sedotta e ingravidata)  le cui fattezze lo  ispireranno quando tratteggerà il ritratto di Elena Muti, personaggio del romanzo Il Piacere.

Ovviamente non poteva mancare la figura di  Eleonora Duse e ogni riferimento alla loro travagliata relazione. Interpretata da Viola Pornaro, abile nel dare corpo alla “divina”, la Duse suo malgrado sarà fonte di ispirata vendetta per  il romanzo Il Fuoco.

La girandola di donne non si ferma neppure quando D’Annunzio convivrà a lungo con la pianista Luisa Baccarà interpretata dalla brava Silvia Siravo, che a lui si dedicherà interamente abbandonando la sua promettente carriera di solista

Tra avventure galanti, imprese belliche come il volo su Vienna, le ferite in battaglia, il periodo di Fiume, poi D’Annunzio come testimonial di sé stesso e che riesce a creare neologismi e definizioni per parecchi marchi tuttora in uso: Mediolanum, Venus, AuroraAurum il liquore, La Rinascente e molti altri ancora; a questo riguardo dirà: “non tutti gli artisti sanno vendere sé stessi”. Lui certamente non era questi, se appena diciassettenne aveva fatto spargere la voce della propria fine prematura, proprio alla vigilia della pubblicazione della sua prima raccolta di poesie per aumentarne le vendite! L’unico artista vivente che ha potuto vedere data alle stampa l’opera omnia della sua opera letteraria

L’uomo dall’energia infinita e dalle molte possibilità, tra i primi ad imparare il tango, sotto il profilo artistico D’Annunzio rivelò un grande talento lo stesso non si può dire forse per l’uomo: egoista, infedele, grande bugiardo solo chi sa mentire sa cos’è la verità”, approfittatore, perennemente indebitato dato che amava vivere troppo al di sopra dei propri mezzi.

Ma l’artista ha saputo anche creare dei versi stupendi e l’ottima interpretazione di Sylos Labini de La pioggia nel pineto sta a ricordarci che fu proprio d’Annunzio il creatore.

Un’opera questa dall’appeal marcato anche per la scelta dei costumi e per l’accurata scenografia.

Una riuscitissima interpretazione della vita del Poeta a ridosso dei 150 anni dalla sua nascita, molto ben rappresentata da un cast di qualità, che il pubblico ha saputo premiare, salutando gli artisti calorosamente.

INFO

TEATRO DUSE
DAL MARTEDÌ AL SABATO DALLE 15 ALLE 19
BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI:
VIA CARTOLERIA, 42
BOLOGNA
TEL. 051 231836
BIGLIETTERIA@TEATRODUSEBOLOGNA.IT

Daniela Ferro

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