Ibiza, ritmi musicali e non solo

Ibiza, ritmi musicali e non solo

IBIZA – qui vi racconto la “mia” Ibiza. Quella meno nota, ma che ho avuto modo di conoscere ogni volta che ci sono tornata… sette volte! Ma ancora non sono stufa.

Chi non conosce Ibiza? Chi non ha sentito racconti sulla vita mondana di Ibiza?

Quando mi è stato chiesto di scrivere un articolo su Ibiza mi sono trovata in serie difficoltà. Pur conoscendo quest’isola come le mie tasche, non è stato semplice creare qualcosa di nuovo su un tema così inflazionato. Così ho deciso di raccontare la “mia” Ibiza. Quella che, ogni volta che scendo dall’aereo, mi fa vivere sensazioni sempre nuove.

Sono stata ad Ibiza ben 7 volte. La mia prima volta è stata nel 2005. Da quell’anno ad oggi, tante cose sono cambiate. L’isola ha avuto una vera e propria metamorfosi. Dodici anni fa, lo spirito di Ibiza e di chi visitava quest’isola era uno spirito totalmente diverso. Chi amava Ibiza sicuramente la amerà anche oggi solo che prima era molto più semplice percepire l’animo dell’isola. Lo si sentiva camminando per le strette viuzze del Puerto Viejo o per il Passeig Joan Carles di Marina di Botafoch.

Ibiza non è solo, come nell’ immaginario comune, l’isola del divertimento. Essa è soprattutto l’isola della libertà. Libertà di pensiero, di idee, di decisioni e di parole. Ogni persona che passa per quest’isola sente che c’è un’aria diversa, forse magica. Ibiza si inserisce fuori dal tempo e fuori dalle convenzioni. Il  famoso detto “What happens in Eivissa, stays in Eivissa” coincide perfettamente con quello che può accadere su quest’isola.

Ogni volta che passo del tempo ad Ibiza per me è una ricarica vera e propria, mentale ma anche fisica. Certo i ritmi sono pesanti se decidi di fare una vacanza basata solo sul divertimento. La frenesia della vita notturna ti prende e ti travolge. Dopo 12 anni di Eivissa ho imparato a selezionare le serate migliori e quelle che hanno ancora uno spirito simile a quello degli anni passati.

Ibiza

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Oggi Ibiza si presenta come un’isola glamour e luccicosa ma la sua vera natura non è questa. Ogni volta che sono sull’isola non posso fare a meno di andare il lunedì al DC10 dove si tiene la serata del Circoloco. Dove tutto è concesso, dove si è liberi di esprimersi. Dove i forti ritmi musicali sbattono con violenza contro le pareti rosse della magnifica terrazza. Dove trovi i tipi più bizzarri che si divertono come se non ci fosse un domani. Il Circoloco è per me una specie di seconda casa dove puoi indossare sneakers e divertirti ascoltando musica techno seria.

Ma ciò che amo di più di Ibiza è che puoi viverla in differenti modi. L’isola ha infatti due facce. Dopo le serate folli al DC10 è possibile passare qualche giorno in completo relax. Le cale più belle sono un po’ dislocate dai centri frenetici del Porto o di Playa d’en Bossa. Nella zona di Saint Antoni de Portmany abbiamo l’imbarazzo della scelta (Cala Comte, Cala Bassa, Cala Tarida, Cala Salada, Cala Molì) tra splendide spiagge e mare cristallino. Il mare di Ibiza non ha nulla da invidiare al mare della più famosa Formentera. Quando sei su queste magnifiche spiagge è come se tornassi indietro nel tempo dove la natura incontaminata non lascia spazio alla frenesia della notte.

Il vero problema di quest’isola è che non è mai raccontata del tutto, infatti spesso viene visto solo un lato di essa. Se dovessi definire Ibiza, direi che essa è giorno e notte, bianco e nero, movida e tranquillità. Tutto ciò che cerchi da una vacanza lo puoi trovare lì. Ogni volta che lascio Ibiza vado via con l’amaro in bocca di chi ha ancora voglia di scoprirla e viverla. Ho la sensazione di lasciare una parte di me a lei nella speranza di ritornarci di nuovo.

Hasta luego Eivissa!

 

Testo di Martina Capuano

Redazione

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