Accadde oggi: 15 anni senza George Best, il Baudelaire del calcio

Alcol, donne e goal, 10 anni fa moriva uno dei più grandi geni del calcio

MONDO – 15 anni senza The Best, 15 anni senza il migliore: il mito del campione nordirlandese non sembra conoscere l’usura del tempo.

Il 25 novembre 2005 moriva a 59 anni George Best, stella del Manchester United e pallone d’oro 1968, a causa di un’infezione epatica dovuta a gravi problemi di alcol.

Best è’ considerato il giocatore britannico per eccellenza, nonché uno degli attaccanti più forti di tutti i tempi.

Un personaggio controverso, amatissimo e ancora oggi attuale. E’ stato infatti la prima vera star a tutto tondo del mondo del calcio, una sorta di David Beckham o Cristiano Ronaldo dell’epoca, corteggiato da tabloid e sponsor. Insomma genio e sregolatezza, un fenomeno in campo, un playboy  fuori.

In frasi come “Ho speso gran parte del mio denaro per donne, alcol e automobili. Il resto l’ho sperperato.” o “Nel 1969 ho dato un taglio a donne e alcol. Sono stati i venti minuti peggiori della mia vita” è raccolta tutta la filosofia di vita di George Best.

Best o semplicemente The Best ha trascorso gran parte della sua esistenza a combattere con la dipendenza dall’alcol. Una lunga battaglia cominciata quando ancora l’ex Pallone d’Oro giocava con la maglia del Manchester United. Proprio in seguito all’ennesima assenza ingiustificata ad un allenamento, nel 1974 Tommy Docherty decise di strapparne il contratto. La sua carriera calcistica termina virtualmente lì e i suoi problemi con la bottiglia si aggravano.

Il filo conduttore della sua vita è rappresentato dalle donne. Tante, forse troppe. Una passione via l’altra. “Che cosa posso fare- diceva Best- se mi saltano addosso?”. Veniva soprannominato il “quinto Beatle” per il suo look simile a una rockstar e per l’attrazione verso gli eccessi. Ha avuto due mogli ma gli sono stati attribuiti decine e decine di flirt, tra i quali sette con donne che avevano conquistato il titolo di miss mondo.

Ma sarebbe ingiusto parlare solo di Best inteso come icona pop anni 70. George è stato uno dei giocatori più forti di tutti i tempi. Dotato di un dribbling incredibile, il suo stile di gioco comprendeva velocità, equilibrio, abilità palla al piede e una grande facilità nel superare i difensori.

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Il suo palmares, nonostante una carriera molto breve è incredibile: 1 Champions League (vinta grazie a un suo gol in finale contro il Benfica di Eusebio) 1 Coppa d’Inghilterra, due Charity Shield e, ciliegina sulla torta il già citato Pallone d’Oro 1968.

Insomma 15 anni senza The Best, 15 anni senza il migliore: il mito del campione nordirlandese non sembra conoscere l’usura del tempo.

Paolo Riggio

9 Responses to "Accadde oggi: 15 anni senza George Best, il Baudelaire del calcio"

  1. Andrea Fabricatore   26 Novembre 2015 at 16:29

    The Best! Indimenticabile. Le citazioni sono straordinarie.

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  2. Claudio   26 Novembre 2015 at 17:41

    Genio e sregolatezza, si, ma anche talento puro, classe cristallina velocità e senso del gol, questo era george best un campione assoluto una leggenda calcistica di cui si è sempre parlato poco se non più per la sua vita extracalcistica.
    Complimenti all’autore/ice dell’articolo che ha riportato alla luce un grande calciatore a 10 anni dalla sua scomparsa, bellissimo articolo.

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  3. Valerio   26 Novembre 2015 at 17:53

    Bel articolo. Uno come Best rimarrà sempre negli almanacchi del calcio

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    • Fabiola Cinque
      Fabiola Cinque   26 Novembre 2015 at 19:20

      Sì bravo Paolo a far “rivivere” oltre che a conoscere un campione come lui. Non lo avevo in memoria purtroppo (forse per la mia scarsa cultura calcistica) ma mi ha fatto pensare un pò anche ai “genio e sregolatezza” attuali come al campione di golf Tiger Woods e la sua lunga lista di amanti e di scandali…! Chiaramente però a Tiger auguro lunga vita!

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  4. Gilles Cauteruccio   27 Novembre 2015 at 02:46

    “Nel 1969 ho dato un taglio a donne e alcool. Sono stati i 20 minuti peggiori della mia vita”. epico

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  5. Francesco   27 Novembre 2015 at 04:45

    “Se fossi stato brutto, non avreste mai sentito parlare di Pelé”.
    The Best

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  6. Pino Santamaria   27 Novembre 2015 at 10:25

    Questo articolo mi ha fatto rivivere le gesta di un grande campione.Se avesse avuto la testa di Messi o cristiano ronaldo,non dimenticando il grande Pelè,la sua stella brillerebbe ancora di più.

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  7. Domenico   27 Novembre 2015 at 17:13

    Un grande, come Gascoigne, pare che in inghilterra più i giocatori bevono più sono forti… ahahaha

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  8. ernesto   27 Novembre 2015 at 21:26

    The Best, un nome, una conferma!

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