Simone Altrocchi: “Undertaker il più grande. Chi commenterà il wrestling? Vi dico chi potrebbe farlo in futuro”

Simone Altrocchi: “Undertaker il più grande. Chi commenterà il wrestling? Vi dico chi potrebbe farlo in futuro”

ITALIA – Il Coronavirus e l’assenza di pubblico, il ritiro di Undertaker, i grandi protagonisti WWE e AEW della prossima stagione, ma anche il tanto discusso passaggio del wrestling da Sky Italia a Discovery Italia. E, dulcis in fundo, un’anticipazione sul nuovo podcast di Simone – Unbreakable – dove lo youtuber di wrestling più seguito in Italia si spingerà ancora più oltre con la narrazione.

“Il mio è un messaggio forte e diretto a chi gestisce il wrestling sulle tv generaliste, ma penso di potermelo permettere. Sono il più seguito narratore della disciplina in Italia. Osate, scommettete soprattutto sui giovani. Mi rendo conto che potrebbe essere un rischio ma sono convinto che potrebbe riservare sorprese molto positive”. Lo youtuber Simone Altrocchi (89 mila iscritti su Versus, 13.400 su Unscripted) ne è convinto. Per rilanciare il prodotto wrestling e farlo apprezzare da un pubblico più giovane, il coinvolgimento dei giovani narratori della rete potrebbe portare in un futuro prossimo ad una svolta. Con Simone però non abbiamo parlato solo del futuro del wrestling in Italia, ma anche dell’attualità targata WWE e AEW. I temi cardine sono sicuramente il licenziamento di Paul Heyman dal ruolo di direttore creativo di Raw, ma soprattutto il ritiro di una delle più grandi superstar della storia del business, vale a dire The Undertaker.

E poi il capitolo UNBREAKABLE. Di che cosa si tratta? Per chi non lo sapesse, Simone Altrocchi sta per approdare su Spotify con un podcast dedicato alle grandi imprese degli eroi dello sport e non solo.

Ciao Simone, partiamo subito con le domande visto che i temi da sviscerare sono molti. Una delle notizie che hanno colpito più noi fan in questi ultimi giorni è sicuramente il licenziamento di Paul Heyman da Direttore Esecutivo di Raw. Che ne pensi? Come giudichi il suo operato in questo ruolo?

Undertaker Simone Altrocchi mywhere
Vince McMahon e Paul Heyman nel 2001. Il licenziamento del fondatore della ECW è stato voluto proprio dal chairman che l’ha sostituito con Bruce Prichard

Ciao Paolo, sempre un piacere tornare a parlare con te per i lettori di MyWhere!

Il licenziamento di Paul Heyman avviene in un momento dove la WWE, senza pubblico ma comunque ostinata nel continuare le sue storie, vuole più controllo e direzione sulle storyline, e meno caos organizzativi. Heyman fu la mente dietro l’incredibile ECW degli anni ‘90, e la sua visione parla di rivalità oltre il limite. Voleva lanciare nuove stelle e offrire opportunità per chi vuole provare di essere un fenomeno.

Purtroppo l’idea di wrestling di Vince McMahon è totalmente diversa: la WWE è incentrata sullo spettacolo e sui nomi consolidati nel tempo, e questo non è il periodo per attuare la teoria di Heyman.

Sotto la guida di Bruce Prichard però, gli spettacoli sono stati allo stesso modo fantastici, azzardo e dico addirittura migliori. Quindi il capo aveva ragione.

Gli ascolti di Raw stanno calando a picco, mentre la AEW sembra reggere botta. Quali sono i motivi? E’ fantawrestling pensare ad una futura Monday Night War tra i due brand?

Cody Rhodes, figura chiave della AEW, distrugge metaforicamente il trono di Triple H a Double Or Nothing 2019

La AEW continua ad offrire un prodotto che abbraccia perfettamente l’amore per questa disciplina, saziando anche i fan più esigenti. La fetta di pubblico che la All Elite si sta costruendo tutto intorno al suo mondo è destinata a diventare sempre più grande, più forte.

La caduta negli ascolti di RAW è ovviamente dovuta al periodo che stiamo vivendo, ma anche alla mancanza di nomi e storie epiche. Un’inversione di tendenza la stanno dando Edge e Randy Orton e a metterci una pezza spesso sono i ritorni di vecchie superstar. Non si potrà continuare così per sempre naturalmente.

Una nuova guerra di ratings? Mai dire mai, io nel frattempo spero che la AEW arrivi in Italia. Sono stato il primo a parlarne in questo paese e a stringere rapporti con loro. Mi piacerebbe vederli su Sky, sarebbe spettacolare, magari con una telecronaca in italiano. La AEW è la federazione più innovativa degli ultimi anni e meriterebbe un palcoscenico del genere.

Parliamo di Backlash. Cosa ti è piaciuto e cosa meno del PPV?

Edge e Randy Orton, protagonisti finora della rivalità dell’anno in WWE

Backlash è stato davvero interessante, nonostante le difficili circostanze. Ho naturalmente amato Edge contro Randy Orton, incontro intriso di uno storytelling e di una psicologia intensa, e nel ring quei due ci sanno ancora dannatamente fare.

Non ho particolarmente adorato l’incontro che coinvolgeva Braun Strowman e il titolo Universale: contro Miz e Morrison, due ex campioni del mondo, si poteva vedere ben altro spettacolo, magari uno scontro a tre come quello tra John Cena, Shawn Micheals e Triple H di qualche anno fa. E invece abbiamo visto un incontro debole che poco ha saputo dare.

D’altro canto, il regno da campione WWE di Drew McIntyre è tanta roba, e deve continuare così.

Se dovessi fare una scommessa, su chi punteresti per un’esplosione verso i piani alti tra i talenti WWE nei prossimi mesi? Insomma, chi saranno i protagonisti da qui a WrestleMania?

Kevin Owens, 36 anni. Sarà davvero questa la sua annata d’oro?

Tanto potrà e dovrà accadere da qui a WrestleMania 37. La speranza è quella di vedere un’arena gremita da un pubblico infinito, ma solo il tempo potrà darci la possibilità di vedere qualcosa di simile.

Mi piacerebbe assistere all’anno della consacrazione per Kevin Owens. Deve dare tutto, spingere al limite, arrivar alla Royal Rumble con l’occhio della tigre e l’amore del pubblico. I tifosi sognano un cammino trionfale per KO  che lo porti a vincere la Rissa Reale e poi il titolo a Mania. Ne sono convinto.

Owens però non è l’unico papabile protagonista dei prossimi mesi. C’è da fare i conti con il ritiro di Undertaker che per ragioni storiche, potrebbe avvenire alle Survivor Series, chissà… E poi non taglierei fuori totalmente CM Punk . Il 2021 potrebbe sancire il suo ritorno sul ring, magari proprio alla Rumble.

Infine, teniamo come sempre d’occhio NXT, con Ciampa, Gargano, gli Undisputed Era, Keith Lee e molti altri: qualcuno, da lì, diventerà grande, ancor più di quanto lo è già. Un altro nome caldo per i prossimi mesi appartiene alla AEW: MJF, uno su tutti.

A breve la WWE passerà da Sky a Discovery Italia. Ti piace la formula con cui l’utente potrà seguire i vari show?

Undertaker Simone Altrocchi MyWhere
Drew McIntyre alla Royal Rumble 2020

Credo che solo il tempo potrà dare una risposta certa. È una formula molto interessante che ricorda il passato della WWE in chiaro. Il pubblico potrà comunque vedere più wrestling, e quindi c’è possibilità di innamorarsi della disciplina. 

Chi ti piacerebbe vedere al commento?

Sono sempre e comunque fermo su di un punto: bisogna attirare i più giovani. E ciò si può fare coinvolgendo chi rappresenta il giovane popolo innamorato del wrestling.  Quello che uso, è un linguaggio classico, ma che si allaccia a grandi e piccoli, ed è questo ciò che serve per far conoscere il wrestling e quindi portare più pubblico e ascolti. 

Non tutti coloro che propongono video su YouTube sono figli di un triste stereotipo raccontato dalla massa. 

Studio comunicazione, ho iniziato in radio FM  a 16 anni, ho sviluppato una vasta conoscenza dell’inglese-americano, ho fatto telecronache sul campo, scrivo articoli sportivi, ho un podcast in arrivo in cui ho messo tutto me stesso e gestisco un progetto da 100.000 seguaci. Tutto questo in tre anni. Ho pubblico ed esperienza da portare nell’equazione. La mia più che una candidatura è una constatazione basata su fatti reali, anche se purtroppo, è sempre difficile dimostrare le proprie qualità se non viene concesso.

Il mio è un messaggio forte e diretto a chi gestisce il wrestling sulle tv generaliste, ma penso di potermelo permettere. Sono il più seguito raccontatore della disciplina in Italia. Osate, scommettete soprattutto sui giovani è un rischio certo che potrebbe però riservare sorprese positive. 

La notizia delle notizie è il ritiro di Undertaker. Che ne pensi? 

Mark Callaway aka The Undertaker

Arriviamo al tema dei temi. Undertaker ha annunciato il suo ritiro al termine del documentario a lui dedicato The Last Ride. Che ne pensi?

Forse non era il momento, forse doveva accadere prima. Undertaker è la costante del wrestling, e per sempre sarà la vera e propria istituzione della WWE. Non vederlo più lottare nel ring sarà difficile, ma questa scelta è la migliore che l’uomo dietro il personaggio, Mark Calaway, poteva fare.

A 55 anni, dopo tutte le battaglie e le guerre, il corpo del Becchino non è più degno di subire il costante logoramento che si consuma all’interno del quadrato del wrestling. È stata una carriera incredibile, una storia degna di un film fatta di anni di evoluzione di un personaggio che ha definito la WWE e fatto appassionare generazioni a questo folle sport-spettacolo. Sarà difficile non vedere Undertaker lottare mai più, ma dobbiamo apprezzare ed essere grati a Mark Calaway per quello che è riuscito a darci in trent’anni di carriera.

Undertaker è qualcosa in più del wrestling, è più grande della vita stessa.

È e per sempre sarà indimenticabile.

Concludiamo parlando del tuo nuovo progetto, il podcast. Ce ne parli? Come potremo seguirlo?

Il mio nuovo podcast si chiama UNBREAKABLE (cliccate qui  per ascoltarlo). Racconta storie di eroi, soprattutto dello sport, e parla di momenti indimenticabili, indistruttibili nel tempo. Sarà disponibile su Spotify a partire da questa settimana. Partirò raccontando la storia verso il successo di The Rock ma non mi fermerò al wrestling, andrò oltre, cercando di portare l’ascoltatore all’interno di culture incredibilmente affascinanti e proponendo racconti unici. Ad esempio, un episodio sarà dedicato a Evel Knievel, lo stuntman più popolare di sempre, che più volte ha rischiato la morte per lo show. Ogni puntata sarà un viaggio in un universo nuovo.

È un progetto decisamente più maturo dei contenuti imposti da uno YouTube sempre più restrittivo. È un’occasione per creare finalmente qualcosa di unico e irreplicabile, di mai realizzato in Italia.

Beh noi come sempre ci saremo! Grazie Simone e in bocca al lupo!

Grazie di cuore Paolo e un saluto a tutti i lettori! Vi aspetto su VERSUS e anche su Spotify con il mio nuovo podcast, Simone Altrocchi: UNBREAKABLE!

INFO SIMONE ALTROCCHI

Podcast UNBREAKABLE

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Paolo Riggio

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