La gestione domiciliare di un anziano: i consigli per risparmiare

La gestione domiciliare di un anziano: i consigli per risparmiare

ITALIA – La gestione domiciliare di un anziano non è un impegno gravoso solo in termini di tempo e dal punto di vista emotivo ma lo è anche sotto il profilo economico. Ecco i consigli per risparmiare con tutte le detrazioni che lo Stato mette a disposizione.

La gestione di una persona anziana non è un impegno gravoso solo in termini di tempo e dal punto di vista emotivo. Anche sotto il profilo economico, infatti, l’onere può essere considerevole, viste le tante spese a cui si deve far fronte. Ecco perché vale la pena di approfittare di tutte le detrazioni che lo Stato mette a disposizione: per esempio, il pagamento dell’Iva è al 4 e non al 22% per l’acquisto di tutte le attrezzature di supporto necessarie in presenza di una menomazione funzionale permanente. Nel novero dei presidi per cui si può beneficiare di tale agevolazione ci sono gli apparecchi acustici, i cuscini antidecubito per le sedie a rotelle, i materassi e i letti ortopedici terapeutici e antidecubito, le traverse per letto e i pannoloni per incontinenti.

Gestione domiciliare. Come fare per beneficiare dell’Iva agevolata

L’Iva agevolata può essere applicata anche per i servoscala, per i veicoli per gli invalidi e più in generale per tutti gli attrezzi di questo tipo, cioè progettati per consentire il superamento delle barriere architettoniche. In ogni caso è sufficiente recarsi sul sito web dell’Agenzia delle Entrate per visualizzare e conoscere la lista totale dei presidi per i quali è prevista l’Iva agevolata al 4%. Ma che cosa si deve fare per poter approfittare di questa detrazione? A chi vende i presidi è opportuno consegnare una prescrizione autorizzativa firmata da un medico Asl, insieme con la tessera sanitaria e un documento di identità. In alternativa alla prescrizione autorizzativa va bene anche un’autocertificazione in cui si dichiara che al soggetto è stata riscontrata una invalidità funzionale.

Le detrazioni per le spese mediche

L’Iva agevolata per l’acquisto dei pannoloni, delle traverse per letto e di tutti gli altri dispositivi di cui abbiamo appena parlato non rappresenta il solo vantaggio fiscale di cui si può beneficiare quando ci si ritrova a dover fare i conti (non solo in senso metaforico) con la gestione domiciliare di un anziano. Infatti, vale la pena di approfittare della possibilità di scaricare le spese mediche. In particolare è possibile portare in detrazione a fine anno il 19% delle spese che sono state sostenute per l’assistenza sanitaria fornita da fisioterapisti e infermieri e per le cure mediche. Per poter scalare tali spese è necessario che il loro importo sia superiore alla somma di 129 euro e 11 centesimi.

Quali spese possono essere detratte

La lista delle spese che possono essere detratte per fortuna è molto lunga. Essa comprende, tra l’altro, le spese per i dispositivi medici, quali le traverse e i pannoloni, e le spese per i trapianti e gli interventi chirurgici. Inoltre dell’elenco fanno parte le spese per le cure termali, a condizione che esse siano state prescritte da uno specialista; ovviamente non sono da contare le spese per il viaggio e il pernotto. Non si possono mai detrarre le spese relative all’acquisto di colliri, di pomate, di cosmetici e di integratori alimentari, a differenza di quelle che si sono rese necessarie per l’acquisto, o anche solo l’affitto, di saturimetri, misuratori di pressione o altre attrezzature sanitarie.

Come fare per beneficiare della detrazione delle spese mediche

Per poter detrarre le spese mediche è necessario fornire le fatture o gli scontrini fiscali relativi, su cui deve essere indicato il codice fiscale dell’acquirente. Inoltre devono essere segnalati il prezzo e la quantità dei farmaci (o il prezzo della prestazione). È indispensabile conservare fatture e scontrini per 5 anni. Anche le spese per l’assistenza di fisioterapisti e infermieri, per le visite di omeopati e medici specialisti e per le cure dentistiche possono essere detratte.

Che cos’è l’indennità di accompagnamento

Infine, è utile acquisire informazioni a proposito dell’indennità di accompagnamento, che consiste in un rimborso il cui riconoscimento è previsto quando il soggetto anziano non è in grado di svolgere da solo le azioni della vita di tutti i giorni ne è capace di camminare in maniera indipendente. Per attivare l’iter è necessario fare riferimento al medico di base, e lo stesso dicasi per il riconoscimento della legge 104. Essa non permette solo di avere ogni mese 3 giorni di permesso per assentarsi dal lavoro per prestare assistenza, ma consente anche di usufruire di agevolazioni fiscali specifiche.

Flavio Redhair

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