L’XI Festival della Diplomazia per capire la politica globale

L’XI Festival della Diplomazia per capire la politica globale

ROMA – Cultural Diplomacy e Soft Power tra i temi al centro dell’undicesimo Festival della Diplomazia, che quest’anno si svolge in modalità ibrida, in presenza e online, fino al 30 ottobre. Una kermesse tra cinema, documentari, musica, letteratura, mostre d’arte e di fotografia che raccoglie la sfida del confronto diplomatico globale nell’era della pandemia. Incontri dal vivo e on-line con alcuni protagonisti dell’attualità, per comprendere il presente e i suoi scenari.

Anche in un anno come questo, tutt’altro che semplice per la maggior parte dei i Paesi del mondo, il Festival della Diplomazia di Roma non manca il suo appuntamento. Diplomacy 2020 si è infatti aperto il 19 ottobre per raccogliere la sfida del confronto diplomatico globale nell’era della pandemia. Fino al 30 ottobre, la kermesse affronterà un viaggio tra i temi più urgenti dell’attualità, in compagnia di alcuni dei principali protagonisti del settore. Con il patrocinio del Ministero degli Esteri, della Rappresentanza in Italia della Commissione e del Parlamento Europeo, di oltre 70 Ambasciate, 9 Università e numerosi partner scientifici, il Festival ha già avuto la partecipazione del Commissario Europeo Paolo Gentiloni. Tanti, però, gli altri interessanti appuntamenti dedicati alla Cultural Diplomacy e al Soft Power, termine coniato dal politologo Joseph Nye per indicare la capacità di un potere politico di persuadere, convincere, attrarre e cooptare, tramite risorse intangibili quali cultura, valori e istituzioni della politica.

Oggi il soft power è ritenuto il motore degli scambi culturali in tutto il mondo e il vero potenziale di attrazione di una nazione in ambito internazionale, contrapposto alla forza politica e militare. La nuova ondata dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questo autunno ha reso necessario, accanto agli incontri dal vivo in programma, l’introduzione della modalità on-line, sul sito www.diplomacy2020.it. Per la prima volta, attraverso 4 inediti diplo-channel, è possibile seguire, per 10 ore no-stop quotidiane, approfondimenti, interviste e confronti, insieme a sessioni speciali e retrospettive esclusive, per un totale di 90 ore di full immersion, tra comprensione del passato e del presente, riflessione e riprogettazione collettiva del futuro e dei suoi scenari. Diplomacy 2020 tratterà le tematiche geopolitiche anche attraverso larghe sezioni dedicate all’arte.

festival della diplomazia

Cinema e documentari

Spazio dunque al cinema e ai docufilm, che hanno riscontrato grande successo già lo scorso anno e ci auguriamo rappresentino in questo difficile 2020 la resistenza di un comparto audiovisivo minacciato di morte dall’ennesimo DPCM restrittivo.  La rassegna, chiamata The Doc Side of Diplomacy, include fra le pellicole Cold Case Hammarskjöld, del regista danese Mads Brügger”, il film The Campaign Against Climate, in cui Mads Ellesøe ritrae lo scenario di corruzione in cui il potere petrolifero ha insabbiato per oltre trent’anni la scomoda verità del cambiamento climatico. Il primo titolo presentato è invece l’esordio di Marzia RumiIslam de Cuba. In un Paese in cui musica e ballo scorrono nelle vene della gente, in cui la carne di maiale è l’unica presente e il rum la bevanda nazionale, ci sono persone che, nonostante tutto, hanno trovato nella religione islamica una bussola di vita. Il documentario, sullo sfondo dei complessi meccanismi geopolitici alla base dei rapporti fra Cuba e l’Islam, racconta la convivenza tra queste due culture estremamente diverse attraverso la storia del radicale cambiamento della vita di tre personaggi.

Ultimo docufilm degno di nota, che verrà proiettato il 26 ottobre alle 18.30, è COVID HOTEL: un memento alle vittime e ai superstiti del covid19 in nord Italia nella prima fase del lockdown italiano che ha segnato tristemente le aree lombarde. Firmato dai reporter Sergio Ramazzotti e Andrea Monzani, di Parallelozero, è un raro documento di video e foto giornalismo al fronte che per la prima volta ha visto protagonisti della pellicola a colpi di testimonianze toccanti ed interviste i front liners di questa guerra contro il virus: i sanitari italiani in assistenza dei pazienti de ospedalizzati covid19 in quarantena nella struttura alberghiera Winter Garden Hotel di Grassobbio. alle porte di Bergamo. Il progetto audiovisivo, a cura del giovane regista romano Roberto Palattella, realizzato con il contributo del Festival della Diplomazia e la collaborazione degli Uffici dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri, racconta il drammatico momento in cui il Covid-19 è stato dichiarato pandemia. Da quel giorno gli uffici ed il personale della Farnesina sono stati chiamati ad uno sforzo straordinario di coordinamento internazionale per consentire ai circa 110.000 italiani all’estero di rientrare in Italia e nelle loro case, ma anche di collaborare con le ambasciate ed i consolati di tutto il pianeta che si trovavano a vivere le medesime emergenze. Nella traccia narrativa il regista si concentra nella ricostruzione visiva delle drammatiche difficolta di viaggio e ricongiungimento familiare vissute in ogni angolo della terra.

Mesi difficilissimi a causa dei lockdown che andavano via via imponendosi nei diversi stati e che hanno provocato sentimenti di grande smarrimento e paura. Le proiezioni si sono svolte dal 23 al 25 ottobre, dalle 19 alle 23, sulla facciata di WEGIL, storico palazzo di Trastevere oggi punto di riferimento artistico e culturale del territorio, delle Mura Latine, all’interno del sito archeologico Stadio di Domiziano, della Galleria Bresciani Visual Art, nei quartieri storici e caratteristici PignetoGarbatellaFlaminio, all’interno di CityLab 971, gli spazi della ex Cartiera di via Salaria, rigenerati e dedicati all’innovazione culturale.festival della diplomazia

Festival della Diplomazia: Musica e letteratura

Protagonista del festival è anche la musica. Il 22 ottobre è andato infatti in onda Concerto per Piano e Orchestra n°2, capolavoro di inizio ‘900 di Sergej Rachmaninov. Il concerto sarà suonato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale Lituana condotta dal Maestro Modestas Pitrenas e vedrà come solista al piano Likalukas Geniusas. Per quanto riguarda la letteratura invece, il 26 ottobre Vincenzo Tiani leggerà e commenterà alcuni passi di The Game, bestseller di Alessandro Baricco. L’evento, organizzato in collaborazione con We Reading e Studio Legale Panetta & Associati, approfondirà in particolare il tema della rivoluzione digitale come punto di rottura fra la società e i suoi corpi intermedi, che ha dato vita a quello che Baricco definisce un un pianeta a trazione diretta, dove l’intenzione e l’intelligenza collettive diventano azione senza dover passare da autorità intermedie.

Mostre

Un intero diplo-channel, il numero 3, sarà infine dedicato alla Diplomazia Culturale, alle mostre d’arte e fotografiche, e più in generale al soft power dei vari Paesi, e ospiterà una serie di eventi che hanno in comune il ruolo svolto dai Musei, dalle Organizzazioni Culturali, nella creazione e nel rafforzamento dell’immagine e dell’identità di varie Nazioni. Fra le “visite guidate” previste nella sezione Diplomazia in Mostra, c’è quella alla Collezione Farnesina, concerti provenienti da Berlino, Varsavia, Mosca, Montreal; tre lungometraggi e altre testimonianze nazionali e internazionali.

festival della diplomazia

Ogni evento del Festival è diffuso tramite la piattaforma digitale è i canali social del Festival.

Programma completo sul Sito Ufficiale

Credits fotografie: Arek Rataj, David Pescarollo, Elaha Sahel, Sally Ryan, Sergio Ferri, Stefano Giuseppe Barbarini, Fortunata Scarponi, Danilo D’Auria, Fabrizio Spucches, Roberto Del Bergiolo.

XI Festival della Diplomazia

Stefano Maria Pantano

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