Sapete cos’è il DIG Festival? Un ricco weekend per il giornalismo investigativo

Sapete cos’è il DIG Festival? Un ricco weekend per il giornalismo investigativo

MODENA – Questo weekend non si può di certo mancare a Modena per il DIG Festival. La cittadina emiliana è in grande fermento per il più importante festival europeo dedicato al giornalismo investigativo e di reportage. Il titolo dell’ottava edizione è Stay Gold ed in programma ci sono oltre 80 eventi in quattro giorni. Mi aspetta una vera e propria full immersion tra proiezioni, talk, workshop e l’assegnazione dei DIG Awards 2022 e del DIG Pitch. Qui qualche anticipazione sul programma.

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Il meglio del giornalismo da tutto il mondo a Modena per il DIG Festival. Il più importante festival europeo dedicato al giornalismo investigativo e di reportage. Sicuramente sono tanti i temi dei quali si discuterà in questi giorni. Populismi e democrazie, crisi politica e climatica, libertà di espressione, diritti civili e naturalmente un focus sull’Italia al voto.

Al DIG Festival tra gli ospiti speciali Sergei Loznitsa, Silvia Federici, Mads Brugger, Avi Mograbi, Maria Nadotti. Una manifestazione ricchissima con talk, proiezioni, workshop e l’assegnazione dei DIG Awards 2022 e del DIG Pitch. Il titolo dell’ottava edizione del Festival è Stay Gold: un omaggio a Matteo Scanni, presidente di DIG scomparso a inizio anno.

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Io Fabiola Cinque al DIG22

Sergei Loznitsa, leggendario regista ucraino premiato a IDFA e al Festival di Cannes, è tra i protagonisti della nuova edizione di DIG Festival, edizione caratterizzata da un programma internazionale.

Cos’è DIG Festival

DIG è un’associazione culturale che dal 2015 sostiene il giornalismo di qualità in tutte le sue forme, in Italia e nel mondo. DIG sta per Documentari, Inchieste, Giornalismi e richiama l’azione dello “scavare”, to dig in inglese.
Il claim dell’associazione è I wanna be your watchdog. Dal 2015 DIG organizza e promuove un Festival che è diventato un vero e proprio punto di riferimento per i giornalisti e le giornaliste che si dedicano a inchieste e reportage. A tutti loro DIG offre contatti con i maggiori broadcaster europei e un pitch dedicato per raccogliere parte del budget utile a produrre storie importanti.

Le location di DIG

Dal 2020 il DIG Festival si tiene a Modena. E’ sempre un piacere visitare questa città, ve ne ho parlato in un altro mio articolo.

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Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena. Foto MyWhere

DIG Festival 2022 si terrà negli spazi del collegio San Carlo, del cinema Astra e del Complesso San Paolo, compresi gli attigui spazi del dipartimento di Giurisprudenza, nel cuore del centro storico della splendida cittadina emiliana.

Scopriamo meglio l’evento

Durante DIG Festival 2022: Stay Gold si parlerà di conflitti, propaganda e giornalismo, reportage di guerra delle grandi crisi del nostro tempo e di autoritarismo tecnologico. Un’edizione dedicata alla memoria di Matteo Scanni, giornalista, documentarista, a lungo direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica, prematuramente scomparso il 27 gennaio scorso. Stay Gold, “resta d’oro”, era infatti l’invito con cui amava spronare i giovani giornalisti a rimanere incorruttibili e a continuare a cercare la verità senza scendere a compromessi.

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Tra gli ospiti più importanti il documentarista investigativo danese Mads Brugger, vera e propria icona del giornalismo sotto copertura; la reporter irlandese Sally Hayden, vincitrice dell’Orwell Prize 2022 con il suo My Fourth Time, We Drowned, sulla tratta di esseri umani in Libia; Avi Mograbi, il documentarista che con i suoi lavori ha saputo raccontare meglio di chiunque altro la politica di occupazione di Israele nella Striscia di Gaza. Saranno presenti anche esponenti di spicco di diverse realtà chiave del giornalismo di inchiesta più innovativo: Bellingcat e Forensic Architecture, che con le loro tecniche di indagine hanno saputo svelare abusi e crimini di guerra nelle zone di conflitto, recentemente anche nel contesto ucraino. Il prestigioso “laboratorio” Centre for Investigative Journalism (CIJ) e la ONG Privacy International arricchiranno invece il programma di DIG con riflessioni sull’uso autoritario della tecnologia contro il giornalismo e i migranti.

DIG è anche cinema e grandi documentari! Per quattro giorni nelle sale dello storico Cinema Astra verranno proiettati i film finalisti nelle cinque categorie dei DIG Awards. Le proiezioni si tengono alla presenza degli autori che raggiungeranno Modena da ogni parte del mondo. Oltre ai titoli in concorso, il Festival presenta come ogni anno una ricca sezione di film extra: spiccano le rassegne dedicate al lavoro proprio di Loznitsa, Mograbi e Brugger.

Chi è l’autrice del Watchdog, simbolo dell’edizione 2022?

L’artista Gabriella Giandelli è l’autrice del Watchdog dell’edizione 2022. Il “cane da guardia” simbolo del giornalismo di inchiesta e di ogni edizione di DIG.

Gabriella Giandelli è un’illustrastrice e fumettista milanese. Diplomata all’Istituto di Arte, alla Scuola di Fumetto e successivamente in regia al Centro Civico di Cinematografia di Milano.

Inizia a pubblicare le sue prime storie a fumetti negli anni ’80 su riviste italiane: Frigidaire, Alter Alter, Nova Express. Come ilustratrice sono numerose le collaborazioni con testate e case editrici italiane e internazionali: il personaggio per l’infanzia Milo per France5 e Rai3, della quale è art director; Il Manifesto, La Repubblica, Le Monde e Liberation, il settimanale Internazionale, le case editrici Seuil, Actes-Sud, Einaudi, Minimum Fax, e Mondadori. Recentemente ha pubblicato il libro Australia per Louis Vuitton Editions. Il suo lavoro è stato esposto in numerose gallerie e musei nazionali e internazionali.

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La disegnatrice ritorna a Modena 9 anni dopo la mostra personale tenutasi alla galleria D406. Esporrà le proprie opere all’interno del Complesso Conventuale San Paolo. Fulcro dell’esposizione saranno i numerosissimi disegni che Gabriella Giandelli ha realizzato nel corso degli ultimi 20 anni per la carta stampata.

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Tra i tanti ricordiamo quelli per i quotidiani La Repubblica (collaborazione oramai ultra decennale), il manifesto, la rivista Internazionale, sottolineando il contesto del Festival di giornalismo che la ospita.

Si potranno ammirare anche le tavole a fumetti che nel corso degli anni hanno reso Gabriella Giandelli apprezzatissima autrice nel mondo dei comics. Completano la mostra grandi riproduzioni su tessuto, veri e propri arazzi, realizzati da una nota casa di Design per interni.

La mostra assume infine un significato particolare: è dedicata al giornalista Matteo Scanni, Presidente e cofondatore di DIG. Amico e collezionista dell’artista, è stato il primo entusiastico promotore di questa esposizione.

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DIG Festival è anche formazione ad alto livello

Il Festival ospiterà, come sempre, anche le sessioni della DIG Academy, dodici workshop gratuiti di alta formazione, aperti a tutti e accreditati dall’Ordine dei Giornalisti. Le sessioni sono ospitate all’interno del Complesso San Paolo e nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena.
Durante DIG Festival, inoltre, saranno assegnati i premi internazionali dei DIG Awards – il concorso che quest’anno ha attirato una partecipazione da record, con oltre 400 opere candidate da tutto il mondo. I premi saranno attribuiti dalla giuria internazionale di DIG, in cui siedono autori e produttori dei maggiori brand del giornalismo di inchiesta e del documentario al mondo, tra cui Al Jazeera, Arte, SVT, BBC e Fremantle. Sempre maggiore spazio verrà dato alla categoria audio, con una giuria composta da membri di assoluto prestigio tra i quali Susanne Reber e Matteo Caccia, che saranno anche protagonisti di panel dedicati al podcast.

Essere Gold

“Dal 2015 ciò che rende unico il DIG Festival è la sua attenzione per l’approfondimento e la contaminazione, per gli sguardi liberi e obliqui, per la condivisione della conoscenza attraverso decine di incontri, rassegne esclusive al cinema, workshop di alta formazione, eventi artistici e culturali originali”, dichiara Alberto Nerazzini, giornalista investigativo e Presidente di DIG. “DIG conferma il supporto al giornalismo investigativo e la crescita della sua grande comunità composta da autori, giornalisti e cittadini che non si accontentano e vogliono essere gold, ovvero consapevoli, informati, liberi e incorruttibili, proprio come esortava Matteo Scanni, cofondatore e presidente, amico fraterno e compagno di viaggio che ci ha lasciati troppo presto, senza lasciarci soli. Il programma necessario e ambizioso dell’ottava edizione lo dedichiamo ovviamente a lui”.

“DIG Festival rappresenta uno degli appuntamenti più importanti nella scena culturale di Modena e non solo”, commenta Andrea Bortolamasi, assessore alla cultura del Comune di Modena. La città emiliana ha fortemente sostenuto il progetto fin dal 2020 insieme alla sua Fondazione e alla Regione Emilia-Romagna. “DIG è coraggio, partecipazione, impegno civile: vogliamo fare in modo che cresca e si sviluppi sempre di più a Modena, che ormai è città dei Festival”.

Il DIG Festival si svolge dal 22 al 25 Settembre.

Tutte le info qui 

 

Alcune immagini sono riprese dai profili Instagram del Festival e dell’artista Gabriella Giandelli.

In homepage l’aula del convegno giornalistico nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena. Foto MyWhere

Fabiola Cinque

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