La Biennale Gherdëina 9, l’arte internazionale nel cuore delle Dolomiti

La Biennale Gherdëina 9, l’arte internazionale nel cuore delle Dolomiti

MONDO – L’attesa Biennale Gherdëina 9, aprirà le porte dal 31 maggio 2024 al 1° settembre 2024, in Val Gardena (Trentino-Alto Adige). Anche quest’anno la Biennale saprà stupire il pubblico con opere significative ed espressive. Il tema prevalente di questa edizione è il Selvaggio. Curiosi di saperne di più?

Biennale Gherdëina 9, curata da Lorenzo Giusti con Marta Papini in qualità di curatrice associata, è intitolata The Parliament of Marmots. Da cosa nasce l’idea di questo titolo?

Dalla leggenda, di tradizione ladina, del regno dei Fanes. Lo studio del materiale è da attribuire all’antropologo austriaco Karl Felix Wolff.

Un breve riassunto per conoscere una delle affascinanti  leggende – mito delle Dolomiti.

Il popolo dei Fanes, ha un’alleanza con le marmotte, e il regno vive nella pace. Quando la regina dei Fanes sposa un re straniero bellicoso, la pace svanisce. Lo sposo sostituisce lo stemma dei Fanes, rappresentato dalla marmotta, con quello dell’aquila. Il regno entra nel caos. Si susseguono battaglie e sconfitte. Il popolo dei Fanes, ostili al re traditore, si rifugiano in un antro sotto le rocce del Regno, insieme alle marmotte, ad attendere il suono delle trombe come segnale della loro rinascita.

Perché la Biennale Gherdëina si è ispirata a questo mito/leggenda?

Ce lo spiega il curatore Lorenzo Giusti che ha pensato di prendere a prestito il titolo da una delle leggende del Popolo dei Fanes, perché vi ha colto un nesso con le tematiche della Biennale.

“Le tematiche al centro di questa edizione della Biennale Gherdëina sono tre: il selvaggio come dimensione creativa, il multispecismo come traiettoria del divenire e la montagna come terreno d’incontro e come dimensione narrativa. Gli artisti e le artiste che si riuniranno in Val Gardena fondano la propria ricerca sullʼesperienza concreta del bosco, del cammino, dellʼisolamento, della montagna, della materia, del corpo, della connessione con le diverse specie animali e dellʼempatia con il mondo naturale. Deconcettualizzando lʼidea di natura a vantaggio di una dimensione esistenziale dellʼesperienza artistica, The Parliament of Marmots darà voce a una variegata comunità artistica, rappresentativa di unʼarea culturale vasta che connetterà le Dolomiti con lʼEuropa continentale, il Nord Africa e il Medio Oriente.”

La Biennale Gherdëina è organizzata dall’Associazione Zënza Sëida VFG.

Zënza Sëida, presieduta da Eduard Demetzun è un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata nella diffusione della cultura contemporanea e volta a valorizzare, promulgare e produrre arte contemporanea come strumento fondamentale di crescita e sviluppo in Alto Adige.

La Biennale è uno degli appuntamenti più attesi nel panorama artistico europeo.

La Biennale Gherdëina è stata fondata da Doris Ghetta nel 2008 e situata nella cornice unica del Patrimonio Mondiale Unesco delle Dolomiti. Edizione dopo edizione, il dialogo con altre tradizioni artistiche e geografiche si è ampliato e oggi è unʼimportante istituzione radicata in Alto Adige.

Le Dolomiti da barriera diventano valico

Alpe di Fanes © Simone Antonazzo

La montagna è un punto di passaggio, un  luogo d’incontro e di contaminazione. Ed è proprio di contaminazione che questa nona edizione di Biennale Gherdëina desidera parlare. Storie contemporanee,  provenienti dall’Europa continentale, dal Nord Africa e dal Medio Oriente, accoglieranno i visitatori in una comunità multiculturale.

Le artiste e gli artisi della Biennale Gherdëina

Sono trentasei  gli artisti che riempiranno con le loro opere gli spazi di Ortisei e zone limitrofe. Ci saranno nuove produzioni, performance, mostre personali e collettive, installazioni, sculture, video digitali e brani sonori, collaborazioni con istituzioni regionali e laboratori aperti al pubblico.

Insieme alle nuove produzioni diffuse nelle diverse sedi della Biennale, The Parliament of Marmots presenterà una mostra retrospettiva.

La mostra retrospettiva sarà allestita nella Sala Trenker di Ortisei e  nello Spazio Zero della GAMeC di Bergamo. L’artista è Lin May Saeed (1973-2023) tedesca di origini irachene. La sua ricerca artistica è centrata sul tema dell’animale perché è una attivista per la difesa delle diverse specie viventi. Si è sempre interrogata sui motivi allʼorigine del conflitto tra gli animali e lʼessere umano per immaginare un futuro liberato dai principi dello sfruttamento e della sopraffazione.

Oltre alla retrospettiva, una mostra collettiva di opere sul tema del selvaggio

Perché la GAMeC, collabora con una mostra collettiva di opere, prodotte nel corso degli ultimi dieci anni, che tratterà il tema del selvaggio? Perché Lorenzo Giusti, Direttore, nonché curatore della Biennale è molto attento al pensiero ecologico e all’ambiente naturale. Infatti questa mostra mette al centro il selvaggio in relazione ai fenomeni dellʼantropizzazione, del consumo dei territori e del collasso ecologico. La mostra, insieme al film program a essa collegato, racconterà vicende “più che umane”.

“Nessun organismo può diventare sé stesso senza lʼassistenza di altre specie”.

(Anna Tsing, antropologa)

 

Conosciamo meglio il curatore Lorenzo Giusti

Ho avuto il piacere d’incontrarlo a Venezia in occasione della preview della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia.

Io, Anita Orso, con il curatore Lorenzo Giusti – Biennale Gherdëina (Sede Associazione  I Bochaleri Venezia)

Lorenzo Giusti. È uno storico dell’arte italiano, curatore e direttore di museo. Dal 2018 è il direttore della GAMeC (Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo. Ha curato svariate mostre personali e collettive di autori sia storici sia contemporanei, collaborando con istituzioni pubbliche e private, tra le quali Art Dubai, la Biennale di Venezia, Artissima Torino, Vienna Curated by Festival, Palazzo Grassi-Punta della Dogana a Venezia, OGR Torino, Shenzhen Animation Biennale, MAN Nuoro,FRAC Corse, Triennale Milano, PalazzoStrozzi a Firenze e altre.

Chi è Marta Papini curatrice associata

È una curatrice indipendente, femminista e amante della montagna. Attualmente è parte del comitato di selezione del Future Generation Art Prize. Nel 2020-2022 è stata Organizzatrice Artistica de Il latte dei sogni, 59. Esposizione Internazionale dʼArte – La Biennale di Venezia, a cura di Cecilia Alemani. Ha curato, co-curato e organizzato numerose mostre personali e collettive in istituzioni pubbliche e private.

Vi consigliamo di andare a visitare la Biennale Gherdëina.

Perché potrete visitare le bellezze del panorama dolomitico e perché avrete la possibilità di ammirare le opere di trentasei artisti che, attraverso le loro opere, diffonderanno un messaggio universale: empatia con il mondo naturale e relazione con tutte le specie viventi.

 

Per maggiori informazioni:

Info Biennale Gherdëina

Zënza Sëida VFG

Pontives 8 IT-39046 Ortisei, BZ

www.biennalegherdeina.it

 

foto © Anita Orso per MyWhere

foto sito Biennale Gherdëina

Anita Orso

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