Fear of Unknown: chi è il miglior personaggio della storia dei manga? Ce lo dice Alfonso Ceradini

Fear of Unknown: chi è il miglior personaggio della storia dei manga? Ce lo dice Alfonso Ceradini

ITALIA – Dopo la nostra chiacchierata con il mitico Giorgio Vanni, il nostro viaggio nel mondo dei fumetti non finisce qui. Ecco la nostra intervista ad Alfonso Ceradini, creatore del canale Fear of Unknown, una vera Mecca per tutti gli appassionati dell’arte giapponese e non solo.

Oltre la narrativa, Retrospettive Cartoons, Dragon Ball al dettaglio, Le Migliori Saghe. No, non siamo impazziti, vi stiamo semplicemente elencando alcune skill del canale YouTube Fear of Unknown di Alfonso Ceradini che racconta e analizza con passione e competenza i principali temi legati ai fumetti, giapponesi certo, ma non solo.

Alfonso in pochi anni è riuscito a creare una vera e propria Mecca per gli appassionati.

Fear of Unknown può vantare una potenza di fuoco da 80 mila iscritti (and counting) e un successo in continuo aumento. Il suo punto di forza? Lo storytelling. Fear of Unknown pone con estrema e cruda onestà le sue regole fin dal primo secondo in cui si mostra: è un cocktail vorace di suggestioni giapponesi, ma anche un luogo di riflessione per gli amanti della Disney e del noir di Batman.

Nella nostra intervista con lui, abbiamo parlato di molte cose, dalla storia del canale ai personaggi più impattanti della storia dei manga, da Dragon Ball al ruolo di nuovo media di YouTube, fino ad arrivare alle trasposizioni cinematografiche dei fumetti nipponici, non sempre fortunatissime.

Ciao Alfonso, è un piacere averti con noi. Come definiresti il canale Fear of Unknown a chi non lo conosce? Ti aspettavi questo successo?

Ma ci mancherebbe, anzi, grazie per questo piccolo spazio! Beh, Fear of Unknown è un canale principalmente incentrato sull’animazione, sui cartoni e sull’incredibile fascino che lo storytelling animato esercita sia su grandi che su piccini. Per quanto riguarda il successo, non è mai stato il mio obbiettivo, quindi no, non me lo aspettavo. Almeno, non quando ho deciso di aprire il canale. Poi, pian piano, quando ho visto i numeri salire con costanza, allora ho capito che forse c’era qualche possibilità di espansione!

Domanda a brucia pelo. Qual è il tuo personaggio preferito nella storia dei manga?

Uuuuh domanda difficilissima, perché io sono più un tipo da anime. Comunque, dirne uno solo sarebbe impossibile, te ne dico alcuni: sicuramente il Goku bambino della prima parte di Dragon Ball, Kenshiro Kasumi di Ken il Guerriero, Edward Elric di Fullmetal Alchemist e Johan Liebert di Monster!

Qual è il video che hai realizzato al quale sei più legato? E qual è quello che ha avuto maggior successo?

Allora, quello che ha avuto più successo attualmente è un video su Majin Bu (quindi a tema Dragon Ball), che realizzai ormai più di tre anni fa. Quelli a cui sono più legato, invece, sono due: il mini-documentario su Akira, il film degli anni 80, e il video su Gargoyles, la serie Disney degli anni 90, perché sono stati particolarmente difficili da ideare e da realizzare!

All’interno del tuo canale troviamo numerose sessioni. Una che mi ha colpito molto è quella dedicata ai cartoni occidentali, in cui analizzi, racconti curiosità e riporti alla mente personaggi mitici della nostra infanzia e non solo. Ce ne parli?

Si tratta di un’idea che mi è venuta un po’ per caso. Fondamentalmente, sono delle retrospettive volte ad analizzare quei cartoni animati del passato che hanno segnato la nostra infanzia, sia dal punto di vista della produzione sia dal punto di vista simbolico e narrativo. Sono video molto difficili da fare, soprattutto a causa della scarsa reperibilità del materiale (in particolare le interviste degli anni 80/90), ma mi piace molto crearli, perché danno molte soddisfazioni personali che vanno oltre i semplici numeri delle visualizzazioni!

Una domanda su Dragon Ball non posso non fartela. Secondo te perché questo anime non invecchia mai e continua ad affascinare milioni di ragazzi?

In una sola parola? Avventura. L’opera di Toriyama, adattata poi per la televisione dalla Toei Animation, è un’avventura incredibile, che fa dell’esplorazione, della scoperta e della voglia di superare i propri limiti le sue fondamenta. L’epopea del piccolo Goku, ma anche del Goku adulto di Z, è piena di un fascino intramontabile, e unisce il viaggio dell’eroe verso l’ignoto alla dimensione dei combattimenti, sempre coinvolgenti e adrenalinici! Non a caso, Dragon Ball ha influenzato pesantemente il genere “battle” destinato ai ragazzi giovani, stabilendo dei canoni che queste narrazioni seguono ancora oggi, e molti lo definiscono “capolavoro senza tempo”.

Due grandi manga come Death Note e Dragon Ball al cinema non se la sono cavata benissimo. Ce n’è uno che secondo te potrebbe funzionare sul grande schermo?

Mmm, altra domanda difficile. Secondo me, uno dei motivi per cui questi adattamenti made in Hollywood non hanno funzionato è la scelta del materiale originale. Death Note e Dragon Ball sono narrazioni seriali, pensate per medium composti da tanti capitoli/episodi, non si esauriscono in un unico segmento temporale completo, come invece un film. Di conseguenza, hanno regole e linguaggi diversi. Forse, la trasposizione di un manga “one shot” o di un lungometraggio anime è più adatta. Infatti, il film di Ghost in the Shell del 2017, che ripropone in live action il capolavoro di Mamoru Oshii degli anni 90 (a sua volta tratto da un manga) pur avendo qualche difetto è di gran lunga superiore sia al film di Death Note che a quello di Dragon Ball. Poi chiaro, bisogna anche tenere conto di cosa si vuole realizzare, se un blockbuster di puro intrattenimento o un’opera più introspettiva e artistica. Detto questo, a me piacerebbe non poco vedere un film live action su Monster!

YouTube come più volte accennato da te “è ormai una seconda tv” aggiungendo la positività offerta da internet rispetto al mezzo di comunicazione tradizionale: la rete rappresenta quindi un oasi perfetta, oppure ha dei difetti migliorabili? E in cosa è superiore rispetto alla tv?

Per quella che è la mia opinione, il bello di YouTube è che non è limitato da una programmazione fissa. Tu ti metti davanti allo schermo, digiti qualunque cosa, e ti ritrovi sommerso da contenuti diversi e interessanti che soddisfano le tue curiosità e i tuoi gusti. Purtroppo però, è ben lungi dall’essere un’oasi perfetta, sia dal punto di vista degli utenti che dei creatori di contenuti. E’ difficile emergere, in quanto ormai come piattaforma è bella satura. Poi i guadagni non sono mai stabili. Certo, se hai numeri eccezionali sì, ma l’impegno, il tempo e la fatica per creare video sono uguali, sia per chi ha milioni di iscritti sia per chi ne ha poche centinaia. E non parliamo poi dei problemi di copyright a cui vai incontro se utilizzi pochi secondi di materiale originale, che a volte è fondamentale per informare o fare analisi. Insomma, diciamo che, come in ogni cosa, c’è sempre margine per migliorare! Ma comunque, rimane una piattaforma in grado di sorprenderti!

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Paolo Riggio

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