Intervista a Ma che ne sanno i 2000?: “Viva la nostalgia, abbasso l’intrattenimento piattume!”

Intervista a Ma che ne sanno i 2000?: “Viva la nostalgia, abbasso l’intrattenimento piattume!”

ITALIA – “Non ce la faccio, troppi ricordi” diceva Giovanni in Tre Uomini e una Gamba. Preparatevi ad essere colpiti da un vortice di nostalgia irrefrenabile. Ecco la nostra intervista ai creatori della pagina Facebook Ma che ne sanno i 2000? che tributa il periodo che va dalla fine degli anni ’80 all’inizio degli anni 2000′. 

Le Dr.Martens e il Barbour, il Tamagotchi e il Game Boy, il Karaoke, Mtv, Non è la Rai, Dragon Ball e Bim Bum Bam e ancora le Spice Girls e i Backstreet Boys. Finita qui? Macché, c’è il Nokia 3310, i Pokèmon e l’esplosione del Grunge, anche se la lista potrebbe essere infinita. La domanda è: Ma che ne sanno i 2000? Di quel periodo mitico che va dalla fine degli anni ’80 all’inizio degli anni ‘2000, ne sanno veramente poco.

E’ stato un periodo unico spesso sottovalutato da chi lo stava vivendo, un periodo ricco di rivoluzioni politiche, tecnologiche, culturali e sociali, un periodo che ancora oggi influenza tutti noi.

Su Facebook c’è una pagina, Ma che ne sanno i 2000? appunto, che ripercorre quel decennio o poco più, attraverso un’operazione nostalgia perpetua. Se siete nati o cresciuti in quegli anni e vi sarà capitato di dare un’occhiata ad un post qualsiasi vi sarà successo di commuovervi, emozionarvi o ridere pensando a ciò che è stato. Perché la nostalgia è proprio questo. È uno stato d’animo radicato in ciascuno di noi che se stimolato può dare vita a momenti estremamente catartici, controversi e coinvolgenti. È un concetto, una moda, che sta colpendo sempre di più l’estetica contemporanea.

Crediti foto: pagina facebook di Ma che ne sanno i 2000?

Per approfondire il tema, siamo riusciti a intervistare i creatori della pagina Facebook (quasi 740 mila follower) con i quali abbiamo affrontato molti temi legati a quel periodo e non solo.

Com’è nata l’idea di aprire la pagina? Vi aspettavate un successo del genere?

La pagina nasce per un motivo banale e semplice. Dare voce al fattore nostalgia. Nel web si avvertiva il bisogno di ricordare e rivivere tempi passati, ma non esisteva una pagina dedicata proprio a questo. Dopo la creazione di Ma che ne sanno i 2000 sono nati altri progetti e altre pagine simili che hanno sfruttato la nostra scia e spesso anche i contenuti.

Perché l’epoca a cavallo tra gli anni 90 e 2000 è così rimpianta? Quali sono i tratti distintivi di quel periodo?

Più che altro tutti rimpiangono la vita tra i 16 e i 24 anni. È il tempo più bello, più intenso. Il periodo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ‘2000 è stato un periodo creativamente incredibile. Musica, film, serie tv. È stata un’era ben definita che tutti quelli che l’hanno vissuta non possono dimenticare, senza contare che è il periodo che coincide con la rivoluzione digitale a portata di tutti.

L’effetto nostalgia è un concetto, una moda, un virus per alcuni, che sta colpendo sempre di più l’estetica contemporanea. Questo tratto della società di oggi è un aspetto positivo secondo te?

Non tutto ciò che riguarda la nostalgia è positivo, anzi. Penso che a volte sia un qualcosa di negativo. La nostalgia per un periodo è una cosa, andare a riprendere e a ricopiare sonorità o film del passato e riproporli con seguiti o rifacimenti spesso produce solo del, perdonatemi il termine, “intrattenimento piattume”. Insomma, un conto è ricordare e tributare, un conto è riprodurre o ricopiare goffamente.

Se dovessi indicare 5 icone, italiane o internazionali ovviamente, di quel periodo chi sceglieresti?

Purtroppo non posso risponderti, con molte persone che hanno caratterizzato quel periodo sono in rapporti di amicizia e rischierei di escludere qualcuno!

E se ti chiedessi 5 oggetti che ci resteranno sempre nel cuore di quel periodo?

Ti propongo una risposta alternativa. Più che scegliere 5 oggetti ne vorrei nominare uno che ha simboleggiato più di tutti un’epoca. Il NOKIA 3310, il telefono cellulare che ha fatto partire una rivoluzione che ha cambiato la vita di tutti. Diciamolo, quello che teniamo in mano oggi, non è altro che un suo “nipote”.

Ci parli dei vostri progetti extra pagina? So che siete attivi nel teatro e non solo…

Ad aprile è terminata la nostra esperienza in radio. Ora come ora stiamo lavorando alla realizzazione di un mini cartone animato. Il nostro obiettivo è terminarlo entro la fine di settembre.

Ultima. Ci saluti come ci avrebbe salutato un giovane ragazzo a cavallo tra i 90′ e i 2000′?

Ciao sono Gianluca vi saluto tutti ma rispondi sul mio questo è il telefono di mia mamma ho finito il credito.

Paolo Riggio

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