Lo YouTuber fumettista Mangaka96 si racconta: “Death Shield viene da un incubo. Ai giovani fumettisti dico che…”

Lo YouTuber fumettista Mangaka96 si racconta: “Death Shield viene da un incubo. Ai giovani fumettisti dico che…”

ITALIA – Youtuber, autore e conoscitore della cultura nipponica come pochi altri. Ecco la nostra intervista a Luca Molinaro, conosciuto anche come Mangaka96.

Dal Giappone all’Italia il passo è breve se condotto da Mangaka96. Oggi intervistiamo Luca Molinaro, in arte Mangaka96 appunto, poliedrico e prolifico autore del manga Death Shield e youtuber di successo (230 mila iscritti and counting).

Con lui parliamo del concept del suo canale, di Death Shield – e come non potremmo – toccando anche corde cinematografiche e “myazakiane”.

Ecco la nostra chiacchierata con lui.

Luca Molinaro in Giappone. Foto dal profilo Instagram dell’autore

Come ti è venuta l’idea di aprire un canale YouTube. Ti aspettavi questo successo?

È successo tutto per caso. Nel 2011 seguivo video di ragazzi giapponesi che pubblicavano sulla piattaforma Timelapse dei loro disegni. Così mi sono detto: voglio farlo anche io! E molto semplicemente per un anno ho iniziato a caricare video in cui disegnavo, raggiungendo i 100 iscritti, un traguardo che per me significava moltissimo, a 14 anni nemmeno le conoscevo 100 persone.

Così decisi un giorno di fare un video speciale in cui ho mostrato per la prima volta il mio volto online e da lì in poi le cose sono cambiate in fretta. Ho iniziato a parlare delle mie passioni, oltre che a disegnarle, e ogni giorno arrivavano centinaia di persone nuove a vedermi.

Mai mi sarei aspettato che da lì a qualche anno quelle persone sarebbero diventate 100.000 e poi 200.000. Ad oggi mi sembra ancora incredibile tutto questo.

Parliamo di Death Shield. Ci racconti com’è andata la stesura di questo meraviglioso progetto?

Death Shield: il manga di Mangaka96 e Giorgio Battisti

Death Shield è nato da un mio incubo quando ancora andavo al liceo. Mi ricordo di essermi appuntato quello strano sogno e da lì ho iniziato a manipolarlo, modificarlo, decine e decine di volte, fino a che dopo 5 anni, con gli splendidi disegni del mio collega Giorgio Battisti è diventato quello che oggi conosciamo come Death Shield.

Che consigli ti senti di dare ad un giovane che vuole intraprendere il percorso di mangaka?

Prima di tutto mi sento di dirgli che è fortunato. Quando io andavo al liceo, se avessi detto di voler fare il Mangaka, i meno lungimiranti mi avrebbero risposto che sarebbe stato impossibile. Ma grazie anche ai ragazzi della mia generazione che non si sono arresi nel voler realizzare questo sogno, oggi è possibile diventare Mangaka anche in Italia.

Sono sempre di più le case editrici che decidono di pubblicare Manga non solo di autori giapponesi, ma anche italiani. Certo, si può diventare Mangaka anche in Giappone e non sareste il primo italiano a farlo, però è una strada ancor più in salita.

Quindi il consiglio che mi sento di dare a chi vuole diventare Mangaka è esercitarsi ogni giorno: da soli in cameretta, oppure frequentando corsi, perché se si impegneranno davvero anche loro un giorno arriveranno alla pubblicazione.

In questo periodo così complicato gli hobby e le passioni da portare avanti scarseggiano. I fumetti però non fanno parte dei “settori” danneggiati dal covid dal punto di vista della fruizione. Ce ne suggerisci alcuni da leggere?

È sempre molto difficile consigliare qualcosa da leggere a qualcuno che non conosci, quindi finisco sempre per consigliare qualcosa che piace a me. Ti dico quindi un paio di titoli che secondo me andrebbero letti: Death Note e Vagabond. Di sicuro non andranno bene per tutti, ma sono tra le opere che ho più a cuore.

Il grande Miyazaki ha appena compiuto 80 anni. Qual è il tuo pensiero su questo mostro sacro assoluto?

Mi auguro possa vivere a lungo e che possa regalare all’umanità qualche altra opera indimenticabile.

Recentemente si è consumato l’anniversario della prima uscita di Dragon Ball avvenuta nel 1985. Cosa puoi dirci su questo manga che in pochi sanno?

Dragon Ball è stata l’opera più importante per me, perché mi ha regalato delle emozioni che  forse nessun altro manga riuscirà a darmi. Ricordo che la prima volta che lo vidi andavo in prima elementare e sul televisore a tubo catodico da 14 pollici che avevamo a casa potevo vedere questo ragazzo coi capelli a punta che correva su di un serpentone bianco.

Ciò che posso dirvi su Dragon Ball però è che non era stato concepito per durare così a lungo, anzi non avremmo mai dovuto nemmeno vedere quel serpentone bianco. L’autore inizialmente credeva che sarebbe durato anche meno della sua precedente opera Dr. Slump, ma il successo di Dragon Ball stava divenendo così grande che concluderlo sarebbe stato impensabile… e il resto è storia.

Erased, disponibile su Amazon

Due grandi manga come Death Note e Dragon Ball al cinema non se la sono cavata benissimo. Ce n’è uno che secondo te potrebbe funzionare sul grande schermo?

Ce ne sono moltissimi che secondo me si adatterebbero bene sul grande schermo, solo che molti di questi non sono mainstream. Prendiamo per esempio due live action che mi sono piaciuti molto: “Erased” e “Alice in Borderland”. Ciò che li accomuna è potersi adattare bene ad un contesto reale. Sono entrambi ambientati nel mondo in cui viviamo, il che li rende più credibili anche se ad impersonare i vari personaggi sono attori in carne ed ossa. Inoltre la trama non è stata stravolta rispetto all’opera originale. Fatta questa premessa è facile immaginare quali potrebbero funzionare sul grande schermo.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

A fine anno uscirà il quarto e conclusivo numero di Death Shield. Mentre a Febbraio avrà inizio la pubblicazione del mio nuovo manga After Time sulla rivista Manga Vibe. Inoltre c’è un enorme progetto che vedrà la luce alla fine di questo mese, su cui ancora non posso dire nulla, ma su cui stiamo lavorando moltissimo. Spero possa far felici tutti gli amanti dei Manga e del Giappone, per ora non posso dire altro!

 COME SEGUIRE LUCA MOLINARO – MANGAKA96

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Paolo Riggio

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