BOLOGNA – “Vi canto la mia moderna Africa”, Fatoumata Diawara fa sold out all’Estragon Club di Bologna
Decidere di lasciare il proprio paese per seguire la strada della libertà non è una scelta semplice ma purtroppo molto spesso necessaria, specialmente se quella strada è stata segnata per te da altre persone che hanno venduto la tua anima e il tuo corpo contro il tuo volere. Quella di Fatoumata Diawara è una delle tante storie alle quali ci hanno istruito a reagire con leggerezza e indifferenza, come se ormai non ci importasse di nulla se non del nostro benessere e sicurezza. Ma è qui che entra in gioco la cultura, è qui che essa crea una chiave di comprensione e di rispetto nei confronti di una realtà tanto lontana dalla nostra e ci spinge a mettere in discussione le nostre posizioni.
Fatoumata Diawara, tra le artiste africane più innovative e influenti degli ultimi anni, fresca fresca di esibizione e nomination ai Grammy 2019 nelle categorie “Best Dance Recording” e “Best World Music Album”, ha portato nuovi ritmi e colori nel capoluogo emiliano. Il concerto sold out all’Estragon club ha aperto una finestra verso la nuova generazione africana, libera di esprimere le proprie tradizioni, i propri colori e emozioni.
Durante l’arco della serata l’artista maliana ha mostrato al pubblico la sua anima, il suo orgoglio e il suo coraggio. Figlia di una tradizione maschilista e limitante, Fatoumata ha dovuto lottare per la sua indipendenza, per diventare la persona e artista che è oggi. Nonostante le barriere linguistiche (il nuovo album è cantato in bambara, una lingua mandingo della terra in cui è nata) il pubblico e la cantante non incontrano problemi nel instaurare quel legame che solo la musica riesce a creare. In un clima di chiusura, paura e egoismo la musica si dimostra ancora una volta essenziale nel capire noi stessi e le tante realtà che ci circondano.
Prima di ogni canzone si crea un momento di comunità in cui l’artista ne spiega il significato al pubblico. Secondo Fatoumata l’antidoto al razzismo è la comprensione, cercare di capire le circostanze che spingono le persone a lasciare il proprio paese nel tentativo di raggiungere possibilità di vita migliori. Il suo ultimo album “Fenfo” – che si traduce letteralmente in “qualcosa da dire”- è la prova della complessità del range musicale dell’artista. Come una moderna cantastorie, Fatoumata tocca temi senza tempo come l’amore, il rispetto, la famiglia, l’immigrazione e l’ideale di un mondo migliore.
Fatoumata Diawara non si tira indietro nell’inserire nei suoi testi una denuncia verso le violenze fisiche e psicologiche alle quali le donne del suo paese sono sottoposte in nome di una supremazia maschile, dimostrando in prima persona che uscirne è possibile. Nei suoi live si viene rapiti dalla potenza della sua voce, dal suo sorriso che riscalda e da un linguaggio moderno e diretto supportato dalle sonorità tradizionali di strumenti come il kora e il kamele ngoni che ci portano subito con la mente verso la calda saudade della moderna Africa.
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Camilla Colombo
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