BOLOGNA – Il Cinema Ritrovato, finalmente è stato ritrovato davvero. La 36° edizione del festival cinematografico con proiezioni gratuite in piazza Maggiore ha riscosso il successo meritato ma… si può fare di più?
La 36° edizione de Il Cinema Ritrovato (per inciso non ne ho persa una) ha avuto la fortuna, meritata, di essere realizzato finalmente dal vivo perché, come hanno scritto nell’introduzione gli organizzatori, “il cinema sarà anche figlio dell’era della riproducibilità tecnica, ma ogni proiezione è diversa. Un festival non è una piattaforma digitale, ha qualcosa di irriproducibile, e Il Cinema ritrovato 2022 ha vissuto proprio tra la fine di giugno e l’inizio di luglio insieme e grazie a tante persone che hanno assistito alle proiezioni”. Consideriamo quindi questa edizione l’edizione della ripresa e del risorgimento.
A parte gli ospiti eccellenti che hanno attraversato Bologna in questo periodo, ci permettiamo alcune considerazioni.
La prima. Come sempre, ad ogni edizione vengono proposti dei capolavori non solo ritrovati ma anche restaurati, ma c’è la possibilità di avere degli “speciali ingrandimenti” su alcuni periodi o personaggi che hanno fatto la storia del cinema. Quest’anno, tra tutte le proposte, due sono risultate particolarmente interessanti anche per la loro novità proposta. I film di Peter Lorre hanno messo in risalto la straordinarietà di questo attore definito da Charlie Chaplin negli anni Trenta “il più grande attore vivente”. Lorre ha ispirato letterati come Bertolt Brecht e Graham Greene ma è anche “L’uomo perduto”, titolo che scelse per la sua unica esperienza di regia. Il percorso cinematografico di Lorre è emblematico per comprendere luci ed ombre di tutta la produzione cinematografica di quegli anni.
Parallelamente alla “illuminazione” su Lorre è avvenuta la grande scoperta di un regista poco conosciuto in Italia di origine argentina, Hugo Fregonese, maestro del thriller poliziesco e del western solido e rude. Fregonese, regista straordinario, sottovalutato ingiustamente, ha lavorato in Argentina e in America, in Spagna e in Italia e nel Regno Unito e nella Germania Ovest. Il festival dà quindi dignità a un lavoro di un regista che era stato quasi occultato in tutti questi anni.
La seconda considerazione riguarda la “ricaduta” di alcune opere del festival sulla città.
Le proiezioni gratuite in piazza Maggiore e in alcuni luoghi decentrati alla periferia della città hanno registrato un’affluenza superiore rispetto agli altri anni. Si valuta una presenza attorno alle 200.000 persone. Un successo veramente straordinario. Mi viene però un piccolo dubbio da esporre, che magari potete considerare banale ma poi tanto non lo è. Queste manifestazioni così frequentate sono tutte gratuite. Allora medito ad alta voce: dato che la cultura ha sempre bisogno di finanziamenti ed è il settore oggettivamente più penalizzato in tutto il bilancio dello Stato, non è il caso forse per la prossima edizione di chiedere ai cittadini per ogni proiezione un piccolo contributo che aiuti anche i bilanci delle stesse istituzioni culturali? Quindi un contributo a proiezione di 1 euro a persona non è una cosa così fantascientifica. Vorrei che su questo si aprisse anche un dibattito… La proposta mi sembra in linea, per esempio, con la politica che viene adottata in Francia sul finanziamento delle istituzioni culturali. Mi è rimasto impresso da anni un piccolo cartello informativo situato alla base de “La Maison Carrée”, monumento romano restaurato e recuperato nella citta di Nimes, situato a fianco della galleria d’arte moderna e contemporanea, tutta realizzata in vetro. Il cartello detta: “Questo monumento è stato restaurato grazie al contributo dello Stato… %, della Regione… %, del Comune… % e dei cittadini… %”…
Questo credo sia un metodo corretto e responsabile per migliorare ancor di più l’offerta culturale.
In homepage Foto Lorenzo Burlando da sito Cinema Ritrovato
Il Cinema Ritrovato, finalmente è stato ritrovato davvero… ma soprattutto in presenza! added by Federico Grilli on
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