Canto Libero la band che omaggia Lucio Battisti. Intervista al frontman

Canto Libero la band che omaggia Lucio Battisti. Intervista al frontman

ROMA – L’intervista a Fabio Red Rosso, frontman di Canto Libero, la band triestina che da anni riempie piazze e teatri con la musica di Lucio Battisti. Al Teatro Olimpico il 19 e il 20 febbraio 2024. Attraverso le sue parole, vediamo di capire perché Lucio Battisti è ancora uno dei cantautori più amati.

Lucio Battisti avrebbe compiuto quest’anno 81 anni (nato il 5 marzo del 1943). Celebriamo il suo ricordo con la band che porta la sua musica in giro per l’Italia  e che saranno a Roma al Teatro Olimpico il 19 e il 20 febbraio 2024.

Un momento dello spettacolo della band Canto Libero nel loro omaggio a Lucio Battisti

 

Siete nel pieno di un tour che toccherà varie città. Avete ripreso alla grande  dopo l’interruzione forzata. Il pubblico vi segue  con grande entusiasmo.

Sì da entrambe le parti sia noi artisti che la gente che viene a vederci. Una grande accoglienza dappertutto.

Tornate a Roma anche quest’anno dopo il sold out dello scorso anno al teatro Olimpico. Accoglienza calorosissima dal pubblico romano notoriamente difficile.

Eh sì, il pubblico romano  se lo  conquisti veramente è un tripudio.

Dunque Lucio Battisti avrebbe compiuto il 5 marzo 81 anni. Ho letto che la tua, la vostra è quasi una missione oltre che una passione naturalmente, quella di non far perdere la memoria storica di uno dei nostri più grandi artisti.

La cosa è fatta veramente con passione, con il cuore, con grande gioia, con amore per la musica vera. Lucio è stato il capostipite dei cantautori italiani. Io sono sconvolto se penso che lui avrebbe già compiuto 80 anni perché le sue canzoni sono ancora attuali. Pensa a Una donna per amico, al ritornello, all’inciso, al sound di quel brano che è stato inciso nel 1978. La musica vera non muore mai.

E allora come spiegare alle giovani generazioni chi era Lucio Battisti? Tutti ne parlano come un innovatore, un rivoluzionario. Il suo impatto sulla scena musicale italiana è paragonabile a quello dei Beatles in Inghilterra.

Assolutamente. Se poi andiamo ad analizzare le melodie a livello di qualità siamo lì con Paul Mc Cartney e John Lennon. E’ stato il più grande rivoluzionario della musica italiana. Lui ha portato il sound del rithm and blues nella melodia italiana. Pensiamo per esempio a un brano come Mi ritorni in mente o a Il tempo di morire. Lui ha portato la musica che amava lui, quella degli afro-americani,  l’ha portata in Italia e l’ha unita alla melodia italiana che è quella che ti prende il cuore. Ha fatto questo mix secondo me. Poi è stato ripreso in maniera diversa da altri cantautori Pino Daniele, Zucchero, lo stesso Ramazzotti, anche se un po’ più pop, aveva questa venatura di musica soul. La differenza con gli artisti che ho nominato è la diversità dei brani non c’è un solo brano che assomigli a un altro.

Eppure i suoi inizi furono difficili. Tanta diffidenza  soprattutto per il suo modo di cantare che si discostava dai canoni del momento. Lui stesso affermò di aver  ottenuto tutto a denti stretti.

Lui era uno molto timido. Mogol dice che era pacioso in realtà era molto timido non voleva cantare i suoi brani. Però spesso ogni canzone che presentava era  migliore come esecuzione di quella degli altri e Mogol gli diceva perché non te le canti tu? E così è stato.

Uno dei pregi che gli si riconoscono è quello di essere stato capace di seguire l’evoluzione del linguaggio della musica. Oggi che Battisti avremmo?

Ne parlavo proprio con Mogol qualche tempo fa e lui si immaginava  Lucio in  un talent di oggi che poi sono programmi che hanno fatto uscire anche alcuni artisti. Le cose sono cambiate, una volta c’erano le case discografiche che puntavano sulla qualità della musica, sulla produzione dei dischi, se valevi qualcosa vendevi, se non valevi non vendevi. Adesso la situazione è cambiata, io penso sia solo una questione di marketing, adesso Lucio Battisti sarebbe un genio assoluto.

Avete un repertorio di 40 brani come li avete scelti e che arco temporale attraversano?

Noi abbiamo deciso diversi anni fa  di fare questo omaggio e la prima cosa a cui devi pensare è:  il pubblico cosa vuole sentire? Il pubblico vuole sentire Acqua azzurra Acqua chiara, Il tempo di morire, Il mio canto libero, I giardini di marzo, Non è Francesca, Anna. Abbiamo anche inserito anche delle chicche perché i battistiani doc conoscono tutto. Una volta Renzo Arbore ha invitato Mogol e Battisti  a una sua trasmissione. Avevano fatto un disco che aveva  sul lato A Dieci ragazze  e lato B  Acqua azzurra.  Volevano lanciare 10 ragazze e Arbore li ha costretti a fare il lato B. Ci sono dei brani tipo Vento nel vento  che la gente non conosce, ma sono dei capolavori. Lucio su un disco aveva 10 hit, nessun brano di ripiego come accade oggi.

Tu chiamale se vuoi emozioni .. Qual è la canzone con cui il pubblico si emoziona di più?

Il pubblico tocca il cielo con il ritornello de I giardini di Marzo. Sono  in delirio, piangono. Secondo me insieme al ritornello della Donna cannone di De Gregori  è il più bel ritornello della musica italiana.

Progetti oltre al tour ?

Noi abbiamo la grande passione per la sua musica e per l’artista vogliamo portare in giro Lucio e farlo conoscere a tutti e per gustarcelo noi insieme perché siamo musicisti e vogliamo emozionarci  anche noi. Le suoniamo per pura passione. Non abbiamo mai pensato nemmeno lontanamente ad un progetto lavorativo, non ci interessano le regole del mercato che prevedono pochi musicisti sul palco per questioni economiche. Noi saliamo sul palco in 10 con i tecnici siamo in 15 lo facciamo veramente per passione.

Vuoi aggiungere qualcosa?

A proposito della popolarità di Lucio a livello esclusivamente nazionale. Lui è stato, è, il numero uno in Italia, ma all’estero ha fatto poco. In realtà lui ha rifiutato da quello che io so dei contratti importanti con i produttori dei Beatles. E’ stato definito da David Bowie il genio della melodia, aveva degli estimatori tra colleghi importanti.

Lucio Battisti
Foto dal profilo Instagram @luciobattistiofficial
Anna Maria Di Francesco
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