Il libro nero del Brasile. Storie brasiliane di omicidi, sette e fatti cruenti

Il libro nero del Brasile. Storie brasiliane di omicidi, sette e fatti cruenti

MONDO – Il libro nero del Brasile. Storie brasiliane di serial killers, omicidi, sette religiose e altri fatti cruenti. Così s’intitola il libro pubblicato da Francine Arioza che ci porta alla scoperta del lato oscuro della nazione verde-oro.

Il libro nero del Brasile ci porta dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Francine Arioza ci porta in un mondo che tutti pensiamo di conoscere, nel lato oscuro di questo paese. Quello delle violenze, degli efferati omicidi, delle favelas che nell’immaginario europeo sono parte integrante della nazione brasiliana.

Come Francine stessa ci dice, leggendo il suo libro conosceremo un Brasile mai visto prima.

L’autrice, prima di addentrarsi in singole storie, fa una interessante panoramica sulle principali tipologie di crimine.

Il turismo sessuale, ad esempio, è un mercato molto prolifico in Brasile. Francine scrive che

Uno studio sponsorizzato dal WTO e pubblicato nel 2005 ha rivelato il profilo dei turisti sessuali che si recano in Brasile. Si tratta per lo più di appartenenti alla classe media, tra i 20 e i 40 anni, che viaggiano non accompagnati o con altri uomini. Italiani, portoghesi, olandesi e americani conducono la classifica. In inferiorità numerica appaiono inglesi, tedeschi e latinoamericani.

Senza dimenticare traffico d’organi e di essere umani. Addirittura secondo alcuni studi condotti dall’Organizzazione mondiale del lavoro (WTO), la tratta di esseri umani genera circa 32 miliardi di dollari all’anno, in cui il 79% delle vittime è destinata alla prostituzione, dopo il commercio di organi e lo sfruttamento del lavoro schiavo nelle grandi proprietà, nel bestiame e nell’edilizia civile.

Francine poi fa un’attenta disamina delle sette religiose, di come esse persuadano le persone per poi mantenere un controllo totale su di esse. Ne fa una spiegazione per punti, che forse può portare il lettore a una lettura meno attenta, ma che comunque permette di comprenderne velocemente il modus operandi.

Non potevano mancare il racconto di alcune sette brasiliane, accompagnate dalle divinità venerate. Molto interessante la parte inerente le Pomba Gira, entità spirituali molto amate dalle donne poiché rappresentano la figura della donna libera e seducente. È, inoltre, uno spirito legato alla lussuria e ai piaceri di questo mondo. Le storie che ci presenta Francine sono varie (forse un po’ troppe), antiche e ricche di storia. Ma lascio a voi lettori scoprire qualcosa di più.

Il libro nero del Brasile

 

L’autrice spazia poi dal satanismo ai riti vodoo fino al cannibalismo. Una panoramica veloce, didattica, su cosa sono e sulle caratteristiche principali di queste pratiche. Anche qui, come per i passaggi precedenti, porta qualche esempio di casi che hanno interessato il Brasile nel corso dei secoli. Le storie sono crude, secche e non lasciano tempo al lettore di metabolizzarne una che si ritrova catapultato nella successiva. Un caso molto interessante è quello di Jorge Negromante del quale non farò spoiler ma sappiate che alla fine del libro è presente un estratto del suo diario che ci porta, per quanto possibile, nella sua mente.

Poi arriva la parte che, forse, può attirare più interesse. Quella sui serial killer. Francine ci porta a far conoscenza di spietati uomini (ma anche donne e ragazzini) che hanno seminato terrore e morte nelle strade brasiliane. Dal primo seriale, Preto Amaral (assassino e necrofilo) fino agli omicidi compiuti in epoca recente (durante proprio la pandemia del Coronavirus).

Il libro di Francine è molto interessante, ricco di spunti e di eventi toccanti, forti e duri. Non è per tutti, sicuramente. Ma per chiunque abbia interesse nella criminologia, legge thriller o è appassionato di questa tipologia di storie, questo è il libro adatto. A mio avviso, il lettore potrebbe anche leggere qualche storia in particolare ogni tanto, non dovendo seguire un filone narrativo.

Se devo trovare un punto debole, talvolta nel leggere alcune frasi mi sono sentito un po’ spaesato perché troppo nette e poco discorsive rispetto al tema affrontato in quel momento. Tuttavia, non influisce assolutamente nella lettura che risulta godibile e scorrevole nel complesso.

Da ultimo, ho avuto l’opportunità di fare alcune domande all’autrice, che ringrazio molto per la disponibilità e la cortesia.

Prima, però, qui potete acquistare il libro di Francine!

Feltrinelli – IBS

Mondadori

Ciao Francine e grazie per la tua disponibilità. Parlaci di te, chi è Francine Arioza?

Innanzitutto, vorrei ringraziarti per l’intervista, per me è un piacere parlare con te. Sono una ragazza Classe 92′, doppiamente laureata in Mediazione Linguistica nel 2014 e Scienze Politiche e Relazioni Internazionali nel 2023, collaboro per diversi siti come scrittrice. Lavoro in una grande azienda e ho la passione fin da piccola per tutto ciò che riguarda il genere horror. Mi piace tanto scrivere e fare sport. Lavoro anche nell’ambito della traduzione e dell’insegnamento delle lingue.

Com’è nato questo tuo libro?

Questo libro è nato per la mia passione fin da piccola per il genere horror. Ho sempre amato tutto ciò che riguarda la cronaca nera, l’orrido e il mondo della criminologia. Da lì ho avuto un’idea “perché non scrivere qualcosa in Italia che riguarda la criminologia brasiliana?”

Si parla sempre di cronaca nera italiana e americana che è quella più gettonata, quindi, ho voluto fare qualcosa di diverso per gli amanti del genere.

I racconti e le storie che ci porti sono molto crude. Qual è (o quali sono) i fatti che più ti hanno colpito?

Ad essere sincera, con tutto ciò che succede ogni giorno in ogni angolo del mondo, niente mi colpisce più. È inutile negare che la malvagità e la crudeltà esista, perché esiste ed è sotto gli occhi di tutti. Il mondo è pieno di psicopatici e di perversioni, quando sento qualche notizia di qualche fatto cruento compiuto non mi sconvolge più.

Ma devo dire che mi ha colpito molto la storia dei cannibali di Pernambuco che, oltre a uccidere, mangiano i resti delle vittime come rituale di purificazione e facevano dei ripieni per le empanadas che in seguito erano venduti in tutta la città, addirittura apprezzate dalla popolazione.

C’è un criminale che professionalmente ti piacerebbe intervistare? E perché?

Senza dubbio Albert Fish, cosa impossibile perché morì ancora prima della mia nascita. Invece, professionalmente, sempre il cannibale Jorge Negromonte, insieme alle sue donne, e indagare meglio sulla loro setta chiamata “Cartel”, cercando anche di scoprire chi sono gli altri seguaci sparsi per il mondo.

Il BOPE è tirato in causa solo una volta. Eppure, questo battaglione non è proprio famoso per la sua delicatezza. A modo loro, possono essere considerati dei killer. Ti piacerebbe approfondire questa tematica?

Sulla tematica Bope vi consiglio il film “Tropa de Elite”, ha fatto tanto successo in Italia, e da lì è ancora più facile comprendere la tematica. Purtroppo, in Brasile c’è tanta violenza e corruzione. In Italia vediamo tanti ragazzi e ragazze che entrano nelle forze dell’ordine non per passione ma per una stabilità economica, il famoso posto fisso. In Brasile bene o male tutti i lavori sono fissi e chi cerca di entrare nello squadrone Bope deve essere preparato su tutti i fronti.

Le tappe di selezione sono durissime e solo i più forti rimangono. Come dicevo prima c’è tanta violenza e i poliziotti del Bope vengono usati per le missioni più difficili e pericolose. Spesso sono delle missioni suicide quindi o uccidi, e ti salvi, o vieni ucciso. L’istinto di sopravvivenza fa parte dell’essere umano, quindi, nel loro caso, se non diventano i “carnefici” come sono stati allenati a diventare, diventano le vittime.

Stai scrivendo qualcosa in questo momento? Se sì, puoi farci un piccolo spoiler?

Ho appena scritto un racconto horror per un libro che sarà pubblicato fra qualche mese in Brasile e sicuramente lo tradurrò in italiano. Inoltre, ho avuto delle proposte per pubblicare il libro nero del Brasile in altre lingue. Ci sono tantissimi progetti in cantiere… segreti che se poi vi racconto vi devo uccidere ahahahah

Francine, ti ringrazio davvero molto per il tuo tempo e spero di poter collaborare anche in futuro!

Francesco Frosini

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