Feysal Bonciani è il nuovo volto che darà voce a Jude nella più grande opera rock di tutti i tempi: l’intramontabile Jesus Christ Superstar, frutto del binomio vincente Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Opera nata nel 1970 successivamente divenuta pellicola nel 1973, con interpreti straordinari ormai entrati a pieno titolo nella storia del musical, debutterà all’EuropAuditorium di Bologna il 31 dicembre e vi resterà fino al 2 gennaio, un’occasione questa da non perdere, poiché il ruolo di Jesus Christ sarà affidato proprio a Ted Neely che già lo vide protagonista nella versione filmica omonima, ma non solo: tutto il cast è all’altezza del compito visto il grandissimo successo da loro ottenuto, ovunque si siano recati. Superbamente diretti da Massimo Romeo Piparo, la versione giunge in Italia dopo essere stata ospite in Olanda all’Uitmarkt di Amsterdam, dove è stata la sola produzione italiana là presente. Salutata da un successo di pubblico e critica a dir poco esaltanti, complice sicuramente un imponente allestimento che affianca la qualità artistica dei cantanti. L’orchestra diretta dal vivo dal M.ro Emanuele Friello, un numero cospicuo di ballerini, acrobati, mangiafuoco e trampolieri, le coreografie di Roberto Croce, le scenografie di Giancarlo Muselli e Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona, fanno di questo musical un prodotto con tutte le carte in regola, per caratterizzarsi quale grande spettacolo degno sia del plot che del periodo in cui viene presentato. La versione che vedremo è comunque in inglese, la lingua originale.
Feysal Bonciani, ricopre il ruolo di Giuda Iscariota; già discepolo nonché amico di Cristo, lo tradirà e vendendolo ai sacerdoti ne decreterà la condanna. Nello specifico però, il punto di vista storico di un Giuda traditore viene “quasi alleggerito”, rappresentando l’uomo come una vittima a suo modo, poiché era già stabilito che Cristo dovesse venire sacrificato a redenzione dell’umanità. Giuda viene quindi ad essere la pedina utile nella scacchiera di Dio.
Jesus Christ Superstar si incentra, sugli ultimi sette giorni della vita di Gesù, viene raccontato sì, da un punto di vista squisitamente umano, ma d’altra parte è un prodotto d’arte con nessuna pretesa di volersi sostituire alle Scritture. La versione narrata da Giuda, ne decreta un fascino che dura da oltre 40 anni, poiché lo raffigura nei suoi limiti di uomo combattuto fra odio e amore, ma riesce a esaltarne tutti quegli aspetti umani, mettendo d’accordo sia chi crede e chi invece è attento solo all’opera, in quanto tale.
Ruolo impegnativo, quello di Iscariota, poiché chiave di svolta alla vicenda, ne consegue che l’attenzione del pubblico sia prevalentemente a carico di Giuda (Bonciani) poiché è quasi sempre in scena; se poi si pensa che il protagonista storico a ricoprire quel ruolo, fu nientemeno che Carl Anderson, l’onere diviene ancora più pesante: il testimone è ora passato a un giovane artista – peraltro bravissimo – pur con i suoi soli 24 anni!
Feysal Bonciani è nato a Firenze, ma è di origini somale. Ha un curriculum di tutto rispetto poiché si è formato alla Gypsy Musical Academy e successivamente alla M.D.M. Academy di Milano, ho modo di conversare brevemente con lui, chiedendogli alcuni aspetti del suo personaggio.
Sei giovanissimo e interpreti un ruolo che dal punto di vista teatrale è forse il principale, come ti sei calato dal punto di vista tecnico nella parte, quali sono state le difficoltà nell’affrontare questo ruolo? Sapendo che interpreti un ruolo già rivestito da un monumento, come Carl Anderson, quali sono state le difficoltà maggiori?
In realtà con Ted (Neely N.d.R.) abbiamo proprio cercato di instaurare proprio un rapporto di amicizia, che va al di là del palco, un po’ come lo yin e lo yan; siamo amici anche fuori, sin dalle prove a Roma… quindi creando questo legame molto forte che ci avrebbe aiutato sul palco e ci aiuta ancora, per fare arrivare questo legame dei due personaggi, anche al pubblico.
Certo! In fondo, anche i due personaggi storici Giuda e Gesù erano amici: uno il discepolo e l’altro il Maestro…
Assolutamente! Sì, questa è una storia in cui Giuda è raccontato in maniera più vittima del proprio destino, è di fatto un personaggio controverso, potente, combattivo, però allo stesso tempo anche fragile rispetto al tormento umano, in tutte le sue sfaccettature che è quello tra amore e odio, però alla fine diviene vittima del proprio destino: scelto proprio da Gesù per compiere poi, la più grande storia mai raccontata!
E’ stato comunque necessario, questo dualismo. Senti, è vero che ti ha messo un po’ in crisi – se è giusto quanto ho letto – questo ruolo di “cattivo”, per te che hai fede?
Assolutamente no! In realtà è una storia molto importante, però va al di là delle religioni e avvicina sia i credenti che i non (credenti N.d.R).
Sono stato scelto per un ruolo molto importante, a fianco a Ted, il personaggio è chiaramente importante e ci vuole molta responsabilità… però, quando uno va sul palco qualsiasi ruolo, deve essere interpretato!
INFO: Prevendite biglietti presso la biglietteria del Teatro EuropAuditorium in Piazza Costituzione 4 a Bologna (dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00), presso il Circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d’ascolto delle IperCoop e il Circuito TICKETONE, oltre alle prevendite abituali di Bologna e con carta di credito su www.teatroeuropa.it.
Per informazioni: 051 37.25.40 – 051 63.75.199 info@teatroeuropa.it
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