ASTI – Domenica 10 novembre EstOvest si sposta ad Asti per Conquensis Messe. Nel 2014 il Festival de Musique de Conques – La Lumière du Roman commissionò a Lamberto Curtoni la composizione di una Messa. La commistione tra un linguaggio, quello liturgico, codificato da secoli e formalmente assai poco malleabile, e quello di un giovane compositore di successo come Lamberto Curtoni, molto libero ed emozionalmente personale, ha creato risultati molto interessanti. Vi diamo qui delle anticipazioni per suggerirvi di non perderlo.
Stiamo seguendo l’EstOvest Festival passo passo, ed ora vi segnaliamo la data di Asti dove si sposta domenica prossima, presso lo Spazio Kor (piazza San Giuseppe) per Conquensis Messe.
Un coro a quattro voci ed un violoncello solista è stato il materiale con cui ha lavorato il musicista piacentino e che verrà proposto in prima esecuzione italiana.
“Scrivere musica sacra è, a mio parere, un’esigenza nella vita di un compositore – commenta Lamberto Curioni – È un momento che avviene dopo la riflessione e, chiaramente, da un’urgenza personale.Tra i miei lavori le composizioni sacre sono poche, per ora, ma sono arrivato a lavorarle sempre in un momento particolare della vita”.
La composizione è una gioiosa e spontanea devozione, una forma di religiosità che non tende all’austerità ed all’eccesso di rigore. Due vie apparentemente distanti confluiscono in una visione calibrata, dove la celebrazione del divino acquisisce, per usare la figura retorica dell’ossimoro, una leggerezza intensa.
Il compositore spiega ancora: “Non avevo mai preso in considerazione fino ad allora di confrontarmi con una forma così grande e così importante per l’enorme quantità di pretesto (contenuti extra musicali) e di grandi esempi dei Maestri del passato. L’idea da subito è nata attorno al Festival, al villaggio di Conques e alla sua meravigliosa Abbazia, che è tappa fondamentale del cammino (francese) per Santiago. La Conquensis Messe è costruita attorno all’Abbazia di Conques e al culto di Saint Foy, ai pellegrini e al loro viaggio spirituale, al villaggio di Conques, alla sua storia e alle sue tradizioni. Penso che scrivere musica Sacra oggi sia un compito importante, affinché la necessità spirituale possa avere voci contemporanee, che si possa mantenere vivo un dialogo sonoro attorno a questi temi in primis e oggi più che mai possa essere occasione di confronto e di dialogo”.
Per quanto riguarda la parte più tecnica, ecco alcune riflessioni, illuminanti, di Curioni: “Tutto è nato con la scelta dell’organico. Il coro di voci miste è senz’altro la colonna portante di tutto il lavoro a cui vengono affiancati il violoncello e l’organo. Al violoncello in realtà ho disegnato una parte molto importante, quasi propositiva nella riflessione e nel dialogo: infatti oltre ai canti dell’Ordinarium Missae nella Conquensis Messe sono presenti degli intermezzi strumentali in cui il violoncello propone elementi di riflessione come in un vero dialogo. Il primo intermezzo è un brano molto modulante, dove vengono presentati frammenti di canto (talvolta nemmeno sviluppati), proposte di dialogo e di riflessione, appunto. Ho pensato durante la fase di scrittura a Bernstein e alla molteplicità di linguaggi presenti nella sua controversa Messa e in qualche modo questo intermezzo è un omaggio al Maestro”.
“Nel Secondo Intermezzo, formalmente più chiaro ad un primo ascolto, ho voluto portare l’ascoltatore in uno stato di riflessione più profondo. Il terzo e ultimo Intermezzo è un omaggio all’homme armé, e alla pratica antica di utilizzarlo come cantus firmus. Ogni numero della Messa è ideato e composto con una propria forma e struttura; il Kyrie, per esempio, è ideato in maniera da essere idealmente un inductio e portare l’ascoltatore ad un livello di ascolto e di percezione più fine, consapevole”.
Durante la scrittura il compositore ha trascorso del tempo nel villaggio di Conques, studiando testi e fonti storiche poi citate all’interno del lavoro, per rendere effettivamente questa composizione propria del luogo a cui è dedicato: “Ho inserito varie citazioni all’interno della Messa e creato uno spazio dedicato tra Intermezzo II e Sanctus in cui a voce sola si propone Hymnus desunto da un antico Graduale analizzato a Conques. Nei mesi successivi ho avuto modo di tornare più volte nel paese e di poter incontrare i pellegrini sulla via di Santiago di Compostela e di suonar per loro. Conques è un piccolo villaggio nell’Aveyron in Occitania, nei mesi di scrittura della Messa ho intrapreso vari studi sulla forma poetica D’oc rimanendo particolarmente affascinato dai componimenti chiamati Albas”.
L’Alba è un componimento lirico poetico proprio della tradizione Occitana in cui i versi descrivono la nostalgia di amanti che hanno passato la notte assieme. “Nella tradizione ci sono anche componimenti religiosi che hanno suscitato il mio interesse e di cui ho scritto la musica ma che non sono poi stati eseguiti e resi noti. Una particolarità della Messa è legata all’architettura dell’Abbazia. Durante il primo soggiorno a Conques ho avuto modo di visitare ed esplorare l’Abbazia in tutti i suoi dettagli e particolari. La simbologia è costantemente presente nella sua architettura, le curieux è la figura ricorrente sia nel timpano del portone centrale che in altri angoli (anche piuttosto remoti dell’Abbazia). Durante le giornate passate all’organo ho notato un capitello che mi ha subito destato curiosità: una formella raffigurante il Re Davide e un suo suonatore. Il suonatore raffigurato nell’atto di suonare la sua viella mi ha interessato molto e scattate le fotografie ho subito contattato un amico liutaio Calabrese (Antonio Sallustio) che ha costruito lo strumento a partire dalle immagini che gli ho inviato delle raffigurazioni. Lo strumento è una viella ed ho suonato per la prima volta in pubblico questo strumento durante la prima esecuzione della Messa in un brano a viella sola e per accompagnare il solo del Benedictus. È stata un’emozione fortissima suonare uno strumento costruito con le misure esatte di uno strumento raffigurato su un capitello del 1100 circa. Idealmente è come suonare e mettere in risonanza la struttura dell’Abbazia stessa”.
Il concerto vedrà come protagonista il violoncello di Claudio Pàsceri che così viene descritto dal compositore tedesco Helmut Lachenmann: “Il Violoncellista meraviglioso Claudio Pasceri mi ha impressionato tanto per via della sua musicalità e della maestria sovrana sul suo strumento, nonché per la sua competenza nella musica di oggi”. Pàsceri sarà accompagnato all’organo da Valentina Messa sotto la direzione di Luca Franco Ferrari.
Il concerto è una co-produzione EstOvest – Le strade del Suono e inserito nella Stagione del Teatro Alfieri di Asti, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo.
INFO:
Conquensis Messe
Domenica 10 novembre ore 17,00
Spazio Kor, piazza San Giuseppe, Asti
Ingresso 10 euro intero e 8 euro ridotto.
In homepage immagine dell’abbazia di Conques patrimonio Unesco. Photo by Giorgio Finali
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Non vivo in Piemonte e purtroppo mi sarà impossibile ma spero prosegua la tournée di questo concerto che si preannuncia davvero unico!
Confesso non conoscevo l’abbazia di Conques che è addirittura patrimonio Unesco. Terrò presente per il mio prossimo viaggio!
Com’è vero Simone! Devo pianificarmi anch’io un tour per visitarla! Dev’essere un posto pazzesco
La composizione di una messa…? Un concerto a 4 voci e violoncello? Suggestivo. Sicuramente assistere sarà emozionante
Amo attraversare i luoghi dove sorgono le Abbazie, Cistercensi, Francescane o di qualsiasi altro ordine, così come ho amato visitare tutte quelle della Ciociaria (di cui ho scritto). Il Piemonte merita per mille motivi un tour, ma l’abbazia di Conques aggiunge ulteriore interesse!