Sartorio e Massimo Piombo

Sartorio e Massimo Piombo

Sartorio è la storia di un napoletano nel mondo. La Sartoria Napoletana, elevata a livello internazionale coniuga la perfezione artigianale del prodotto fatto a mano in Italia, da mani e menti italiane, con uno stile aziendale, riconoscibile dal taglio. Anni di perfezione nella manifattura, materiale ricercati di trame elegiache quasi, fino, all’ossimoro del poter divenire “habitus”, vestibilità ritagliata su e per ciascun uomo, dettagli sartoriali tipici di una galleria d’arte di ricercatezze d’epoca, delineano l’azienda Sartorio, di oggi.

Nella sede operativa all’ombra del Vesuvio, tra pitture contemporanee ed oggetti d’arte illuministi o nella casa-showroom milanese, lo storico marchio Sartorio Napoli, si impone e si rinnova nel suo target di mercato, precorrendo e percorrendo la strada della ricerca dei materiali su modelli classici, per anticipare le tendenze del gusto e indirizzandole, consapevolmente-inconsapevole, in una nuova visione, una scuola, di dress code italiano, per una naturale crescita del brand a livello internazionale.

Pone attenzione al dettaglio artigianale volendo rinnovare lo stile e i tagli del passato in particolare degli anni ’50 e ’60 rivisitando i tessuti. Molta attenzione viene data al “peso” dei filati e della calzature. Satorio si pone come entry level dell’alta gamma parlando, soprattutto quest’anno, ad un uomo riservato che non ostenta ma che ama l’eleganza essenziale. Un target dunque intellettuale interessato al gusto del bello.
Una nuova interpretazione di moda per Massimo Piombo, nella sua collezione opera d’arte per un uomo dandy ricco di personalità.

Tessuti ricercati come le lane italiane e le sete francesi con la precisa volontà di non utilizzare il cachemire divenuto per Piombo troppo comune. Giacche uniche dalle forme eccentriche perfettamente indossabili, a seconda dell’abbinamento, in qualunque occasione del giorno e della sera. Lo stilista ligure Massimo Piombo, che da qualche mese non è più alla guida creativa del marchio da lui fondato e anzi, ha dato vita attraverso la MP srl a una nuova etichetta, battezzata MP di Piombo. Entrambi presenti alla fiera fiorentina con un proprio stand a pochi metri uno dall’altro. Lo scorso ottobre il designer, entrato in conflitto con la nuova gestione, decide di sganciarsi dal progetto e di assumere la direzione creativa di una nuova collezione autunno-inverno 2012 con il marchio MP di Piombo.

 

Fabiola Cinque