Axl Rose: il frontman con la bandana in testa e l’estensione vocale di cinque ottave

Axl Rose: il frontman con la bandana in testa e l’estensione vocale di cinque ottave

ACCADDE OGGI – Il cantautore e polistrumentista statunitense compie oggi, 6 Febbraio 2022, 60 anni. Chi era un suo fan negli anni Ottanta, ai tempi dei Guns N’ Roses, oggi fatica a riconoscerlo. Analizziamo il lento declino di una delle voci rock più riconoscibili di tutti i tempi.

Quando per qualche oscuro motivo si diventa un idolo della folla, si entra immediatamente in possesso di un cargo stracolmo di responsabilità. Axl Rose era giovane, bello, biondo, lanciava mode, cantava da Dio, faceva innamorare sconosciute e top model. Si è trovato, forse prematuramente, alla guida di una super car senza avere la patente. Il mondo dei Guns lo ha protetto sotto una campana di vetro sino a quando il gruppo faceva duecento date l’anno. Quando è sceso dall’autoscontro e le luci della fiera si sono spente, intorno a lui sono rimasti solo i sacchi d’immondizia pieni d’avanzi e biglietti strappati.

STEPHANIE SEYMOUR, OSTRICHE E FERRARI

Per chi è di genere maschile ed è nato agli inizi degli anni Settanta, come il sottoscritto, probabilmente ha ben chiaro in mente chi è Stephanie Seymour. Avevo circa vent’anni quando, verso il 1991, Axl Rose faceva coppia con la super modella di San Diego. Lei era sulle copertine di Vogue, sfilava per le più grandi firme, girava spot pubblicitari e pellicole di poco valore impreziosite dal suo volto algido.

Lei di una bellezza imbarazzante e di una classe straordinaria. Lui, tamarro come dev’essere il leader di un gruppo rock di tendenza, con quella bandana legata in testa come fosse la sua coperta di Linus. Noi, i ragazzi del tempo, pieni d’invidia verso quel cantante magrolino che era riuscito ad acchiappare una delle donne più affascinanti del pianeta. La loro vita di coppia non è durata molto, forse un paio d’anni, ma sono stati sufficienti per incoronarlo fra le leggende del gossip.

Quelli all’inizio dei Novanta, forse sono stati gli anni più esplosivi di Rose: il periodo in cui ha sparato tutte cartucce delle sue Guns. Ferrari, ostriche, Stephanie, viaggi e due videoclip dove la modella ed il cantante mostravano con vanto il loro amore: Don’t Cry e November Rain. Cosa poteva andare storto ad Axl Rose, come avrebbe potuto rovinare tutto?

AXL ROSE: LA T-SHIRT SUL PALCO DI WEMBLEY

Axl è nato nell’Indiana e, senza fare una sua biografia dettagliata, possiamo dire a sua discolpa che non abbia avuto un’infanzia per niente facile. Il padre biologico lasciò sua madre quando lui aveva due anni, poi entrò nella casa una nuova figura maschile al quale pare piacessero molto i bambini. Gli piacevano così tanto che molestava sia Axl che la sorella Amy. Pare una di quelle storie americane fatte di roulotte rugginose e gente che beve alcool dalla mattina alla sera, ma purtroppo non è una novella triste: è la pura verità.

Quando si arriva al vero successo, quando si ha un grande talento, si deve essere forti per non cadere giù dalla torre. Axl invece era solo, senza una famiglia alle spalle e qualche cavolata l’ha fatta. Io lo ricordo quando salì sul palco di Wembley davanti a me ad un altro miliardo di telespettatori durante il concerto in memoria di Freddy Mercury. Rose indossava una maglietta raffigurante Gesù e sopra c’era una scritta: Kill Your Idols, uccidi i tuoi idoli. Fece scandalo, forse si riteneva intoccabile.

Io non l’ho giudicato, anzi ci ho riso anche sopra. Per me era solo il leader di un gruppo di spettinati con la voglia di far parlare di loro. Una voce strepitosa, bello, arrogante, sessualmente impegnato con modelle dal profilo rinascimentale. Forse, però, citare il figlio di Giuseppe e Maria gli ha portato sfortuna. Quella frase, a distanza di anni, gli si è rivoltata contro. Axl Rose ha ucciso l’idolo Axl, ed ha fatto tutto con le sue mani.

NOVEMBER RAIN

Torniamo ad uno dei pezzi più famosi dei Guns ed alla voglia di sfidare ancora la chiesa cattolica, certi crismi e credenze che la circondano. Vorrei precisare che, nonostante in tenera età abbia fatto il chierichetto, non sia un fervente credente e non voglia portare la questione su un aspetto esclusivamente cabalistico. Purtroppo però, ci sono cose sulle quali non si può scherzare senza tirarsi addosso una certa sfortuna. Fra queste ci sono quella di non ridere mai di un anziano che cade per terra, di non fischiare l’inno di una squadra avversaria e di non scherzare su un sacramento.

Vi invito a guardare il videoclip di November Rain e vi renderete conto quanto ad Axl piaccia il rischio. Una chiesa gigantesca, un Gesù che lacrima sangue, una sposa – ancora la sexy Seymour – che entra in chiesa indossando un miniabito bianco dal quale sbuca un reggicalze mozzafiato, lui che l’attende all’altare vestito come un domatore di tigri. Completa la farsa il chitarrista Slash, ubriaco e con una sigaretta in bocca: si fruga nelle tasche cercando le fedi degli sposini.

Poco dopo quel video di cattivo gusto i due si lasciarono. Lui l’accusò d’infedeltà, lei non negò ed entrambi presero strade diverse. Nel giro di pochi anni la richiesta musicale è mutata, il pubblico giovane ha iniziato a cercare qualcosa di diverso dal rock e nessuno ha più giocato con le aste sul palco. È arrivato il rap ed Axl si è trovato dal tuffarsi su folle oceaniche a cantare in club pieni di nostalgici con la bandana in testa. Non sarà stata colpa di una maglietta che sfidava Gesù o di un video trash, ma forse era meglio non rischiare.

AXL ROSE: IMPIETOSI MOTORI DI RICERCA

Oggi, per uccidere un idolo bastano pochi secondi e tanta cattiveria. Lo abbiamo visto con molti numeri uno, che si sono ritrovati a camminare da soli, scalzi, in un deserto di offese gratuite. Anche Axl Rose è finito nel tritatutto che macina i talentuosi senza più carisma. Il ragazzo magro, bello, wild che ricordiamo non esiste più, ma non per questo trovo giusto denigrare la sua vita attuale. Non si può cancellare una voce come la sua caricando immagini che lo ritraggono in difficoltà.

Nelle foto recenti, Rose, è gonfio forse a causa di troppi anni vissuti a tutto gas. I capelli un tempo lunghi e biondi, oggi sono radi e tinti. Il mondo del web è crudele perché non accetta imperfezioni, peccati, ingenuità. Sono state pubblicate alcune foto di Axl nelle quali, effettivamente, si fa fatica a riconoscerlo, a capire si tratti di quel cantante esile che saltava sul palco e sfidava i decibel.

Una foto di Axl Rose di fianco a Mickey Rourke è diventata virale. Erano fra il pubblico ad un incontro di boxe allo Staples Center di Los Angeles. I commenti e le mostruosità scritte dai leoni da tastiera si sono moltiplicate in pochi minuti. Secondo molti blog gli idoli non possano fare errori o invecchiare, non possono cadere in disgrazia o perdere il loro smalto. Per noi, il talento, quello resta e questi due ne avevano da vendere. Per questo motivo noi oggi pubblichiamo solo foto che ritraggono Axl Rose all’apice.

AXL ROSE: IL RIBELLE

Axl è una specie di calamita per i problemi, non ho mai incontrato nessun altro come lui. È il tipo di persona che sarebbe capace di ficcarsi uno spazzolino in gola perché proprio quello specifico spazzolino è difettoso.

Questa dichiarazione filosofica e profonda è di Slash: descrive il cantante con quella voglia d’infilarsi nei problemi che abbiamo messo in luce anche noi. Sin dagli inizi della sua carriera, col suo trasferimento nella metropoli di Los Angeles, il carattere non semplice lo rende protagonista di alcune risse di un certo spessore. Ad esempio, non ha mai avuto un buon rapporto con Kurt Cobain, leader di Nirvana, i due sono arrivati anche alle mani nel backstage degli Mtv Video Music Awards del 1992. Nel 1987 invece, Axl, fece a pugni in un hotel di Chicago con un’ascensorista. L’uomo lo chiamò sottovoce sosia di Bon Jovi, ma lui lo sentì e non la prese bene.

Altro episodio, il pugno sferrato dritto in viso al Duca Bianco nel 1989. Sir David Bowie era stato colpevole di aver guardato troppo la fidanzata di Axl, Erin Everly, ma tutto si concluse, a quanto pare, a tarallucci e vino. La stessa sera i due uscirono e si presero una bella sbronza al China Club. Non potrebbe essere diverso perché una star del rock deve essere quello che è stato Axl, avere nel proprio Dna intonazione, esibizionismo, coraggio e tanta violenza repressa.

Concludiamo questo articolo ricordando a tutti che, comunque, stiamo parlando di una voce che ha fatto la storia, del leader di un gruppo musicale che ha accompagnato una generazione. Un uomo forse anche fragile, che merita di essere ascoltato chiudendo gli occhi. Il suo timbro unico è inconfondibile in mezzo ad altri mille. Dobbiamo guardarlo come guardiamo un calciatore: interessiamoci di cosa fa, o cosa ha fatto in campo, delle emozioni che ci regala o ci ha regalato.

Buon compleanno burrascoso!

Francesco Danti

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