Da domenica 18 novembre, 85 opere di Giorgio Morandi sono esposte al MAMbo, il Museo d’Arte Moderna di Bologna in Via Don Minzoni.
Che fosse un avvenimento rilievo lo si è capito subito dalla grande presenza di giornalisti e tv alla conferenza stampa di due giorni prima quando, guidati da Gianfranco Maraniello, direttore della Galleria e Carlo Zucchini, garante del lascito Morandi. I due direttori ci hanno guidato nel rinnovato percorso espositivo suddiviso in aree tematiche.
Troppo lungo da raccontarne tutti i passaggi spiegati in decine di libri tradotti in tutte le lingue.
Ecco le nature morte e i paesaggi. Le geometrie elementari: cubi, cilindri, sfere e triangoli. I celebri “fiori” accostati a una tela – Tulip Sundae, 2010 – che l’artista americano Wayne Thiebaud ha voluto donare al museo e che testimonia quanto sia attuale l’influenza di Morandi sulla cultura visiva contemporanea internazionale.
Si continua con la pittura, a partire dagli anni Cinquanta, un alternanza di positivo e negativo, forme piene e vuote armonicamente accordate secondo perfetti accordi compositivi e cromatici.
Un opera di Sean Scully – Long Light, 1997- mostra come il pittore irlandese abbia pienamente accolto la lezione coloristica di Morandi.
Nell’area tematica è visibile l’ultima Natura morta dipinta e firmata da Morandi nel 1964 e che rimase sul cavalletto.
Il tema dell’oggetto emerge con forza nel lavoro qui esposto di Tony Cragg – Eroded Landscape, 1999 – in cui i bicchieri, le bottiglie e i vasi che lo compongono trascendono la propria funzione manifestandosi in una fisicità effimera, ma durevole.
Chiude il percorso espositivo una serie di dieci immagini fotografiche dello studio e degli oggetti dell’artista realizzate da Jean-Michel Folon e il video documentario di Mario Chemello La polvere di Morandi, 2012: La Collezione Permanente e la Collezione del Museo Morandi sono visitabili martedì, mercoledì e venerdì dalle 12.00 alle 18.00, giovedì, sabato, domenica e festivi dalle 12.00 alle 20.00. Biglietto intero (comprensivo di accesso alle mostre temporanee) € 6 intero, ridotto € 4.
Il Dipartimento organizza anche visite guidate, laboratori e attività animate per gruppi e scolaresche.
Per informazioni e prenotazioni www.mambo-bologna.org, oppure telefonare al numero 051 6496652 o inviare una mail a mamboedu@comune.bologna.it.
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Io vorrei che Morandi venisse collocato per sempre al Mambo.
In primo luogo si troverebbe contestualizzato. I suoi quadri dialogherebbero con i lavori di altri artisti invece che galleggiare in quella specie di nulla nel museo obsoleto dedicato interamente alle sue opere.
E poi con il traino del piu’ grande artista bolognese del 900 il Mambo si arricchirebbe di presenze e potrebbe godere di maggiori attenzioni.