Axel Fury versus Simone Altrocchi: intervista doppia sul futuro del Wrestling

Axel Fury versus Simone Altrocchi: intervista doppia sul futuro del Wrestling

MILANO – La situazione attuale del “Business” raccontata da due esperti assoluti del settore. Uno è il wrestler italiano più famoso degli ultimi anni , l’altro è uno youtuber di successo che racconta il wrestling con uno stile particolarissimo fatto di storytelling e passione. Con loro abbiamo affrontato tanti temi, dai miti del passato alla guerra incombente tra WWE e AEW, dai problemi della federazione di Stanford al possibile e clamoroso ritorno di CM PUNK.

E’ un dato di fatto. Il mondo del wrestling vive un periodo di grandi tumulti e di rivoluzioni. Da una parte c’è la WWE, federazione principe del business, che nonostante mantenga un monopolio praticamente inattaccabile, non riesce più a offrire un prodotto di qualità ai fan, ormai stufi e avvolti da un velo di apatia e insoddisfazione. Poco male potrebbero dire quelli di Stanford, ma c’è un piccolo problema. Da qualche mese imperversa una nuova realtà, la AEW, che sta letteralmente facendo impazzire i gli appassionati più smaliziati, quelli della fetta 16-30 anni, gli stessi che non ne possono più del prodotto attuale WWE. E allora, cosa succederà nei prossimi mesi? La AEW diventerà la WCW del terzo millennio? La WWE strizzerà l’occhio ai fan che l’hanno resa grande negli anni ’90-2000′? E poi, domanda da un milione di dollari: CM Punk tornerà sul ring, magari in AEW, per vendicarsi dei torti subiti dalla federazione di Vince Mc Mahon. A queste e a molte altre domande, ci rispondono due nostre vecchie conoscenze, vale a dire il wrestler Axel Fury e lo youtuber Simone Altrocchi , in un’intervista doppia che non potete assolutamente perdere!

INTERVISTA DOPPIA SIMONE ALTROCCHI – AXEL FURY

SIMONE ALTROCCHI AXEL FURY
Kenny Omega e The Young Bucks, volti chiave della AEW

Inizio subito con un desiderio, che dalle opinioni che abbiamo raccolto, non sembra essere solo mio. Quanto sarebbe bello assistere alla nascita di una nuova federazione italiana con Axel come wrestler di punta e Simone al commento? Parliamo di fantasia pura, o qualcosa si è mosso in questi mesi all’interno del movimento nazionale?

AXEL FURY: Beh ti posso dire che, oltre ad essermi dovuto ritirare dal wrestling lottato (per cui non potrei essere un wrestler attivo, ne tantomeno di punta) apprendo solo ora di questa opinione.
Fa piacere saperlo, ma no: per quanto mi riguarda nulla si è mosso in questo senso, dato che ancora mi occupo della EPW, con la quale da poco abbiamo aperto una accademia ufficiale.

SIMONE ALTROCCHI: Ricordo con molto piacere, da fan, il periodo in cui lo show EPW Overload sbarcava su GXT con una produzione fantastica e Axel come magistrale heel di punta della federazione. Ho sempre apprezzato il suo stile, tanto old school da rendere orgoglioso Ric Flair!
Ho avuto inoltre l’opportunità di essere al commento di diverse realtà riguardanti il wrestling italiano qualche stagione fa, e di fare delle prove molto entusiasmanti al fianco di professionisti della redazione wrestling di Sky come Michele Posa, Luca Franchini e Andres Diamond. Qualora nascesse un nuovo progetto in Italia, una federazione con le massime ambizioni e in cerca di uno spazio televisivo, accetterei la proposta del commento in un batter d’occhio!

GLI IDOLI

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Chi sono i tuoi idoli? Insomma, dicci 3 nomi di wrestler che ti hanno iniziato a questa passione da bambino?

AXEL FURY: Ric Flair, Ric Rude, Kurt Hennig: questo trio di lottatori diventati popolari come Heel, mi hanno spinto a diventare un lottatore professionista. Oltre a loro, ti dico anche un match, vale a dire Dynamite Kid vs Tiger Mask al Madison Square Garden nel 1985. Ecco, questo match meraviglioso mi ha fatto scoprire il wrestling.

SIMONE ALTROCCHI: Beh, facile! The Rock: Quando iniziai a guardare le puntate di Smackdown nel 2002 e a giocare al famigerato videogame Here Comes The Pain, era Rock la superstella che mi affascinò per il suo stile, la sua parlantina e quell’unicità che lo contraddistingueva. Non fosse stato per Dwayne Johnson, forse non avrei mai amato così tanto la WWE e il Wrestling.
Chris Jericho: Tanto quanto Rock, lo stile di Chris Jericho riuscì a catalizzarmi, tanto quanto il suo stile di lotta. Non era il più grosso, il più atletico, ma sicuramente era il più abile. La sua continua capacità di inventare nuovi personaggi, di cambiare rimanendo lo stesso, mi ha ispirato a fare lo stesso con i miei progetti. Sono letteralmente cresciuto con Y2J nel Wrestling, e grazie a lui sono riuscito ad apprezzarne tutti gli aspetti più epici.

Eddie Guerrero: Tra il 2003 e il 2005, tutti i ragazzi della mia età, nessuno escluso, sono cresciuti con il mito del Latino Heat. La storia di Eddie Guerrero in quegli anni, fu tanto speciale quanto commovente, e senza di lui la WWE in Italia non avrebbe avuto quel grande successo in quel periodo.

Eddie rimane nei nostri cuori!

RIVOLUZIONE AEW

simone altrocchi axel fury
Chris Jericho. Una vita in WWE, a breve potrebbe diventare il primo Campione del Mondo AEW

Parliamo del tormentone del momento. AEW. Ti piacciono i primi show che abbiamo visto? Cos’è o chi è che ti ha colpito di più?

AXEL FURY: Mi ha colpito positivamente il complessivo: Con Cody Rhodes a tenere le fila e gente come Jericho, Daniels CIMA, Kazarian, Omega, Pac e Pentagon Jr. all’interno dello stesso roster, oltre a Dean Malenko backstage, le cose si fanno davvero interessanti ed il potenziale è altissimo.
Double or Nothing mi è piaciuto, ed ho visto quello che la TNA doveva essere: qualcosa di diverso e con un ottimo futuro. Attendo di vedere nei prossimi mesi come si muoveranno.

SIMONE ALTROCCHI: Devo dire la verità: non credevo molto nella All Elite dopo il suo arrivo sulle scene, ma dopo aver visto Double Or Nothing, con il debutto dell’ex Dean Ambrose, ovvero Jon Moxley e incontri stellari come quello tra Jericho e Omega, mi sono ricreduto. La loro campagna virale ha funzionato, e ora tutti ne parlano.

Dicono che la WWE stia correndo ai ripari adottando nuove metodologie di produzione di RAW e Smackdown, dimostrazione che la competizione aiuta il miglioramento.
La vera anima della All Elite Wrestling si scoprirà il 31 di Luglio, ad ALL OUT: è lì che capiremo davvero come vuole giocare la nuova federazione rivale della WWE.

Vedremo se arriverà CM Punk e vedremo se lo show sulla TV nazionale americana avrà la sua gloria e si espanderà in tutto il Mondo: per ora buona partenza, ma sarà da ottobre che comprenderemo se sarà una federazione fantasma, o una potenza inarrestabile.

Molti appassionati sperano di rivivere un periodo simile alla Monday Night War. Credi che ci sia questa possibilità?

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Jon Moxley, da scontento in WWE a uomo di punta della AEW

AXEL FURY: Di sicuro non nel futuro immediato: la WWE è un colosso troppo grande per sovrastarlo e tutto dipende da un sacco di fattori diversi, ma di sicuro se la AEW capitalizza il suo potenziale, potrà seriamente dar fastidio a lungo termine ai ratings WWE. A questa domanda possiamo solo rispondere in tempi più maturi di adesso.

SIMONE ALTROCCHI: Tutto è possibile. Viviamo in un periodo diverso rispetto ai gloriosi anni ’90. Questo è un periodo dove le controversie vengono condannate e il politically correct imperversa in modo esagerato.
Detto ciò, se lo show offerto dalla AEW su TNT verrà amato da un’ampia fetta di pubblico, così come fu con la storica WCW sulla stessa emittente, allora la battaglia potrà avere inizio, e l’assoluto vincitore saranno i fan. La competizione fa bene a tutti, perché aiuta a migliorare come detto: e il wrestling deve migliorare. Forse vedremo spettacoli più innovativi da entrambe le parti, ma è ancora presto per dirlo, perché ciò che farà scattare la scintilla, sarà la qualità dello spettacolo offerto dalla AEW: è lì che la WWE deciderà davvero se correre agli armamenti e attuare la difesa.

Se fossi un dirigente della AEW cosa proveresti a fare per creare un prodotto ancor più competitivo? In questa fase sarebbe più significativo acquisire un top name dalla WWE o cercare di proporre un prodotto sempre più originale e differente?

Il riferimento inequivocabile di Cody a Triple H durante Double Or Nothing
Il riferimento inequivocabile di Cody a Triple H durante Double Or Nothing

AXEL FURY: Nomi interessanti ne hanno già, quindi il vero fattore di distinzione sarà produrre degli spettacoli distintivi ed appetibili, offrendo quello che la WWE non sta più dando da molto tempo: più wrestling che entertainment. Puntare sulla qualità piuttosto che la quantità, per quanto intuitivo sia, può essere davvero il veicolo di distinzione per la AEW.

SIMONE ALTROCCHI: Abbiamo già visto negli sporadici eventi della AEW delle situazioni decisamente molto più spinte rispetto alla WWE odierna: da Jon Moxley e la sua follia fatta di filo spinato e puntine, alla sediata in testa subita da Cody Rhodes. Mi domando se è questo ciò che serve davvero. E mi rispondo di no. Ciò di cui il wrestling ha bisogno oggi, sono storie epiche, credibilità, realismo sportivo, e la AEW mi ha deluso in alcuni punti nei suoi primi show.
Condivido il pensiero di Jim Cornette, quando dice che se la All Elite vuole davvero competere con la WWE, deve eliminare certe filosofie da wrestling indipendente abbastanza ridicole (ci sono letteralmente due lottatori che fanno i bibliotecari, e un wrestler che usa olio baby per liberarsi dalle prese) e ripartire da ciò che era la WCW dei tempi d’oro, dove Flair e Steamboat battagliavano in incontri memorabili e Dusty Rhodes incarnava il popolo lavoratore nel ring.

E lo dico da tempo, ma lo ripeto ora: dopo tutto quello che hanno professato, quelli della AEW devono assolutamente far firmare CM Punk.

È l’ultimo tassello fondamentale per lanciare una sfida alla WWE, che intanto guarda da lontano.

LA WWE HA PAURA DELLA AEW?

Vince McMahon, Triple H e Stephanie McMahon
Vince McMahon, Triple H e Stephanie McMahon

Capitolo WWE. Negli ultimi mesi la federazione ha toccato dei picchi bassissimi in termini di qualità, con buchi evidenti sotto l’aspetto della sceneggiatura e dimostrando un’inquietante incapacità nel mandare “over” le varie superstar, oltre a un calo d’ascolti senza precedenti. Come se gestiresti questa situazione? Su cosa metteresti le mani se fossi uno dei gestori della “casa madre”?

AXEL FURY: I punti sono molteplici su cui agire nella WWE. In generale vi sono troppi facenti parte dei team creativi che non sono del ramo: sono sceneggiatori televisivi, persone che non comprendono il wrestling e che non sanno cercare il potenziale dei worker che hanno a disposizione per creare un prodotto appetibile al fan di wrestling, perché sembra che pensino di scrivere i copioni per un telefilm e non per pro-wrestling.
Solo chi è cresciuto nel wrestling sa come proporlo: e per questo lascerei la federazione in mano a HHH e Steph. Loro hanno dimostrato in mille modi di avere la testa giusta per rendere le cose interessanti, essere connessi col pubblico e stare coi piedi per terra in quanto ad aspettative: cosa ormai del tutto estranea a McMahon Sr. Per il quale è davvero giunto il momento di tirare i remi in barca.
Ma è dura per il vecchio re, ammettere di non riuscire a governare più il proprio regno.

SIMONE ALTROCCHI: Alla WWE non mancano i talenti, ma si avverte una stanchezza generale nella produzione degli spettacoli. La colpa è dell’eccessiva quantità di eventi, della mancanza di riposo per lottatori e sceneggiatori, in favore di una massimizzazione del ricavo da parte di McMahon.
È su questo che agirei se gestissi alcuni aspetti del Mondo WWE: cancellerei alcuni show decisamente inutili, metterei geni del wrestling come Jim Cornette, Paul Heyman ed Eric Bischoff in carica di scrivere gli show, come già è stato praticamente fatto, ma senza limitarli in alcun modo, togliendo divieti a stili e parole che riescono a rendere speciale la WWE.
Non ci vuole molto, perché le future stelle in WWE ci sono, ma nelle piccole cose da cambiare c’è la vera risposta al ritorno alla gloria del Wrestling generalista.

Secondo te l’avvento di Paul Heyman e Eric Bischoff come direttori creativi di Raw e SmackDown! potrà portare a un miglioramento? Se si, cosa ti aspetti da loro?

Paul Heyman e Eric Bischoff, nuovi direttori creativi di Raw e SmackDown!
Paul Heyman e Eric Bischoff, nuovi direttori creativi di Raw e SmackDown!

AXEL FURY: Heyman è un booker eccellente: non troverai nessuno nel business che ti dica il contrario, a meno che non menta.
Bischoff non è allo stesso livello di Heyman, ma comunque è più che in grado di tenere in piedi e governare dignitosamente uno dei “brand”, e di farlo molto meglio di come sia stato fatto prima.

SIMONE ALTROCCHI: Il miglioramento deve assolutamente esserci, senza se e senza ma. Quello che preoccupa è la quantità di libertà che avranno Heyman e Bischoff nel tempo, poiché la decisione finale la prende sempre il capo, Vince McMahon, abituato addirittura a riscrivere interi spettacoli poche ore prima dell’inizio per il suo personale gradimento.
Mi aspetto tanto dai due nuovi direttori creativi, ma spero con tutto il mio cuore che vengano lasciati liberi di agire, dando il loro meglio.

THE CULT OF PERSONALITY

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Cm Punk. Un suo arrivo scuoterebbe profondamente il panorama del wrestling americano

Capitolo CM Punk. Pronostico secco: secondo te firmerà per la AEW? La sua scelta non rischia di rappresentare uno spartiacque per il futuro del wrestling? Insomma, se firmasse, la WWE dovrebbe iniziare ad avere davvero paura?

AXEL FURY: Punk soffre molto a livello di immagine le due figuracce in UFC, perché non parliamo di Lesnar, che è una belva sempre e comunque e che distrugga qualcuno è sempre credibile dal peggior smartone: parliamo di un Punk che aveva la sua forza nel personaggio e nei promo, ma non nel lottato.
Gli converrebbe firmare per poter avere un ruolo extra ring, o come GM.
La WWE non avrebbe mai paura nemmeno se ne dovesse avere legittimamente: l’Effetto dei cori “CM Punk!!!” si è spento da un pezzo e la WWE ha creato altri idoli nel frattempo. Ma chissà, dicevano lo stesso di HBK, quindi staremo a vedere. Di sicuro sarebbe un bel colpo sia per punk che perla AEW.

SIMONE ALTROCCHI: Dovrebbe assolutamente firmare per chiudere il cerchio sulla sua carriera nel wrestling, evitando di lasciare le cose in modo incompiuto. Dopo la tremenda disfatta in UFC, una redenzione nel wrestling sembra quasi obbligatoria. Il suo eventuale approdo in AEW sarebbe davvero devastante per il wrestling, un ritorno talmente tanto agognato da poter rivoluzionare tutto l’ambiente: sarebbe quasi surreale.
Ma dopo un suo debutto, CM Punk sa bene che dovrebbe prendere le redini della federazione e dimostrare di valere addirittura più di quanto professato. Se firmasse con la AEW, la WWE dovrebbe prendere coraggio, rimboccarsi le maniche, e iniziare a fare ciò che ha fatto magistralmente nel tempo, nel modo migliore possibile.

IL FUTURO

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Quali sono i tuoi progetti futuri? Salutatevi con il vostro stile unico!

AXEL FURY: Portare avanti L’accademia EPW, continuare a comporre le mie canzoni, godermi i frutti del mio lavoro e si, penso che ora mi berrò una birra trappista ambrata.
Che la diarrea sia con voi, inutili sprechi di ossigeno.

SIMONE ALTROCCHI: Sto finalmente dando vita a un nuovo canale YouTube basato su musica, spettacolo e sport, il tutto dovrebbe aver vita dalle prossime settimane. Inoltre ho diversi progetti segreti fuori dai social che sono in fase di evoluzione, e che col tempo avranno luce, quindi vi invito a seguirmi su tutti i miei social per aggiornamenti vari.
Un saluto a tutti i lettori di MyWhere, a te Paolo, e al grandissimo maestro del ring Axel Fury, ci vediamo alla prossima!

Paolo Riggio

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