Sabrina Persechino incide il segno del Bauhaus nel design della sfilata Be_sign

Sabrina Persechino incide il segno del Bauhaus nel design della sfilata Be_sign

ROMA – Be_sign lascia il segno e incide in modo innovativo inaspettatamente anche con il colore. E’ il nome dato dalla stilista architetto Sabrina Persechino alla collezione autunno-inverno 2019-2020 per la sfilata dell’ultima edizione di Altaroma, e riassume in se tutta l’attenzione al design.

Be_sign “tutto ciò che fai lascia il segno” queste sono le principali  parole che hanno sempre segnato il modus operandi della stilista architetto Sabrina Persechino che le sono state insegnate dai maestri incontrati nel percorso professionale.

Sabrina Persechino incide il design della collezione autunno-inverno 2019-2020 in modo innovativo, inaspettatamente anche con il colore. Infatti la ricordiamo sempre per i minimal look e, come nella sfilata di una edizione di Altaroma di qualche estate fa, MonoTona, dove le gradazioni di colore spaziavano dall’immancabile nero, al grigio perla fino al bianco. Questa collezione emerge soprattutto per il connubio tra la laseratura dei tessuti (tecnica della quale è maestra) e l’incisione delle pelli, creando quel gioco di pieni e di vuoti come architetture attraversate dalla luce.

wedding Sabrina Persechino sfilata Be_sign
Il capolavoro del laserato delle creazioni firmate Sabrina Persechino

Be_sign racchiude in sé tutte le peculiarità del suo design e rappresenta appieno la sua cifra stilistica fatta di geometrismi semplici, ma mai banali.

E’ una collezione che guarda alla scuola di tutte le scuole,  il Bauhaus, scuola di architettura, arte e design, da cui trae ispirazione la collezione. L’osservazione delle architetture razionaliste e degli oggetti di design, delle opere di Walter Gropius, oltre che delle pitture del secondo ventennio del 900 e il Sigillo del Bauhaus statale di Oskar Schlemmer, si trasferisce sui tessuti e sui modelli generando veri e propri segni, spesso perpendicolari a mo’ di cardo e decumano, talvolta curvi, archi di cerchio che solcano i tessuti. Questi tagli si evidenzino su scollature o conquistano il fianco o, ancora,  percorrono l’intero busto. Fanno da cornice al corpo vestito a guanto, incorniciando il collo e le spalle delle modelle con ritagli e decori che si sostituiscono al gioiello.

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Il laserato in un inedito rosso della collezione firmata Sabrina Persechino

Incisioni e tagli sapientemente misurati e in perfetto equilibrio architettonico segnano la silhouette delle mannequin dando vita a una collezione sobria e rigorosa, di forte impronta architettonica. Come sappiamo di Walter Gropius è nota la frase “Less is more”, ma qui il minimalismo non esclude, ma provoca la curiosità dello spingersi oltre. E’ una collezione che fa pensare ad un viaggio, non attraverso il tempo ma attraverso lo spazio, tra architetture razionaliste e boschi incantati.  Nessun romanticismo per la sua icona, donna forte e indipendente che si avventura con passo deciso anche verso il fatidico sì. Infatti  il wedding Sabrina Persechino è anch’esso sobrio, costruito da linee rette, che esalta la personalità della donna decisa. Non ci sono fronzoli, anche lo scollo è squadrato, le maniche a guanto, il pantalone ampio che sostituisce degnamente la più bella gonna con strascico dell’abito classico da matrimonio.

Sabrina Persechino sfilata Be_sign
L’abito da sposa di Sabrina Persechino sfilata Be_sign con blusa e pantalone palazzo bianco (come quello che ho indossato io)

Apparentemente razionalista nelle forme che segnano i capispalla e gli abiti da sera, be_sign addolcisce le linee nella sinuosità dei tubini e nella morbidezza dei jersey in cachemire.  Ad esaltare il funzionalismo, elemento cardine del movimento moderno, l’indossabilità dei capi. Per questo le fibre naturali, abbinate a elementi tecnologici come l’acciaio e il plexiglass, purché rispondenti a requisiti di leggerezza, trasparenza, bellezza del design e totale razionalità, riservano un ruolo importante alla vestibilità degli abiti, da cui i capi in jersey.

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be_sign Sabrina Persechino. Questo è l’abbinamento che ci ha colpito di più: giallo caldo e magenta

Ci sorprende con incisivi contrasti di colore che trovano la massima espressione nell’abbinamento del giallo caldo con il magenta, del verde sottobosco illuminato dall’oro, da un sorprendente rosso corallo per chiudere con il perfetto bianco ghiaccio fino al suo immancabile il nero.

Be_Sign – Sfilata Persechino

Avanguardista, come fu la scuola del Bauhaus,  be_sign abbina sete, cachemire e pelli la cui caratterizzazione, attraverso la sperimentazione della laseratura dei tessuti e l’incisione delle pelli dà vita ad outfit rigorosamente lineari e geometrici, ma di estrema eleganza e sensualità, tra cui immancabili i capispalla e le tute, oltre che abiti da cocktail e da grande soirée.

Per non parlare dell’abito da sposa… Per il Wedding  Sabrina Persechino rimane sempre la mia preferita (infatti al mio matrimonio indossavo un abito da sposa firmato appunto Atelier Persechino). Questa stilista che onora sempre la settimana della moda a Roma ci conquista passo, e con la sua coerenza stilistica, fatta di semplice eleganza, non ci delude mai.

Insomma dal days style al weedding la stilista architetto Sabrina Persechino lascia il segno.

Photo copyright MyWhere

In homepage uno scatto dell’abito da sposa Wedding firmato Atelier Persechino, che ha sfilato nell’ultima edizione di Altaroma.

Fabiola Cinque

2 Responses to "Sabrina Persechino incide il segno del Bauhaus nel design della sfilata Be_sign"

  1. Lamberto Cantoni
    Lamberto   27 Luglio 2019 at 08:07

    Bella collezione. In controtendenza rispetto l’ornamentazione estrema della moda attuale. Contenuti artistici e concettuali importanti per la loro densa severità stilistica.

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  2. Antonio Bramclet
    Antonio   27 Luglio 2019 at 08:12

    Una moda per donne euclidee e razionali. L’eleganza non si discute ma un pizzico di follia in più ci sarebbe stata bene. Comunque complimenti alla stilista e al bell’articolo.

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