Siete pronti per la degustazione del vino novello?

Siete pronti per la degustazione del vino novello?

ITALIA – Sapete che in Italia dal terzo giovedì di novembre è consentita la vendita del vino novello? E non c’è bisogno di fare un viaggio in Francia per degustare il Beaujolais nouveau, ma…

Purtroppo non sono sommelier ma solo molto appassionata del buon vino, accompagnato ovviamente da un’ottima cucina.

Subisco il fascino delle cantine, e avendo la fortuna di viaggiare molto, ne ho visitate davvero di splendide, in Italia ma non solo. Il mio viaggio enologico più appassionante è stato in America. In un tour attraverso la California, dall’area di San Francisco e la ben nota Napa Valley fino a verso Sud, a metà strada da Los Angeles, alla scoperta della regione di Paso Robles, di San Luis Obispo Wine Country.

Qui scoprii che, tra un vigneto ed una fattoria, le origini di questo luogo rendevano tutto più autentico, producendo i vini più carismatici dalle uve e dalle tradizioni italiane.

La ricerca enologica partiva esclusivamente dalle caratteristiche nostrane attraverso i metodi della viticoltura delle prestigiose cantine italiane, spesso supportate anche da strumentazione rigorosamente fedele alle tecniche italiane.

Come scrivevo:

“Chi si aspetta di vivere il sapore ed il profumo di Bacco in California, e va solo a Napa Valley, dobbiamo dirgli che è fuori strada…”. 

Qui ho intervistato diversi produttori di vini che mi raccontavano con orgoglio della loro esperienza di studi fatta in Italia, che li ha educati a riconoscere il buon vino e la passione per il vino di qualità. La stessa passione che li ha portati a scegliere di studiare intensamente le regole della vinificazione e della viticoltura passando così attraverso esperienze con grandi produttori di vino internazionali al fine di imparare tutte le tecniche di produzione di vini di alta qualità e con l’obiettivo di creare vini dall’eleganza tipica dei vini italiani e dal sapore unico che distingue i vini della California.

vino novello

Amo viaggiare ed ora, a distanza di qualche anno dopo aver visto nei telegiornali i danni provocati dagli incendi che hanno subito tutte le aree della bassa California, e dell’area di Los Angeles in particolare, ho ancora più voglia di tornare a visitare quei luoghi con l’augurio di ritrovarli intatti, anzi, se possibile, ancora più rigogliosi e belli di quando li ho visitati.

Sì, fu una vacanza memorabile, anche se commisi un errore imperdonabile. Pur sapendo che il mio tour sarebbe stato tra vigneti e cantine, la mia valigia era fornita (seppur previste per numerosi cambi e diversi abbinamenti) di sole camice bianche…!

Errore strategico! Non solo perché i ritmi, cadenzati su un massimo di due notti ad hotel e località non consentivano di avere il tempo disponibile per poter farsi lavare e stirare le camice, ma perché in assoluto è poco pratico! D’estate tra sudore e valige zeppe anche di costumi e asciugamani tirare fuori dalla sacca un indumento immacolato e pressochè impossibile!

Ma io il vizio non l’ho voluto perdere!

Infatti ad ogni degustazione continuo ad andare sempre e solo indossando una camicia bianca. Così è stato anche, ad esempio, quando sono andata ad intervistare la bella e stranota sommelier Adua Villa, fondatrice di Globetrotter Gourmet, (con l’hashtag #vinopop).

Io e Adua Villa

Secondo voi in questo tour enologico in America sono riuscita a non provocarmi mai una macchia di vino sulle mie meravigliose camice? Ovviamente no! Non c’è stata sera che rientrando in albergo non mi accorgessi che avevo una macchia di vino sulla mia camicia. Non perché io sia maldestra, tutt’altro, ma quando giri tra cantine e degustazioni non c’è nulla di più semplice che il cibo o il vino, anche in piccola quantità, giungano involontariamente sul tuo vestiario.

E secondo voi io sapevo come rimuovere le macchie di vino rosso ? Al tempo no. In viaggio ho provato diversi sistemi ma non sapevo, ad esempio, che la cosa migliore è trattare la macchia il più rapidamente possibile con detersivi e smacchiatori specifici come i prodotti Dixan evitando di strofinare, cosa che puntualmente facevo! Dato che è un problema che mi si ripropone abbastanza di frequente mi sono documentata per smacchiare prontamente le mie camice e poterle sfoggiare sempre nel loro candore anche dopo la degustazione più impegnativa!

Ora siamo nel periodo del vino novello ed eccomi alle prese per degustare le specialità che alcune cantine, italiane e francesi, offrono. A proposito, sapete che c’è differenza tra vino novello e vino nuovo?

E sapete che c’è differenza tra l’Italia e la Francia anche sul “periodo” del vino novello?  Infatti, dato che il vino novello non ha una grande durata nel tempo, in Italia si intende un arco temporale compreso tra i mesi di novembre e dicembre, ed è possibile l’immissione sul mercato già dal 30 di ottobre.

VINO NOVELLO

Invece in Francia la regolamentazione disciplinare richiede di aspettare il terzo giovedì di novembre per la vendita! Quindi mi piacerebbe, per l’occasione, fare un viaggio nella regione del Beaujolais per degustare il Beaujolais nouveau, ma, stando qui in Italia mi chiedo se non posso organizzarmi un tour enologico tra cantine che producono un buon vino novello. L’importante è che questo sia realmente tale, cioè ottenuto col 100% di vino della stessa annata e dal taglio puro non proveniente da altra vendemmia!

 

Photo copyright MyWhere©

Fabiola Cinque

Leave a Reply

Your email address will not be published.