Enoturismo nel periodo del vino novello nella regione del Beaujolais

Enoturismo nel periodo del vino novello nella regione del Beaujolais

MONDO – Il tour nella regione del Beaujolais per degustare il decantato vino tra castelli e vigne di famiglia. Un’esperienza che può essere vissuta non solo ora nel periodo del Beaujolais. Consigliato per chi ama l’enoturismo in particolare.

Sapete che in Italia dal terzo giovedì di novembre, ossia giovedì 18 è consentita la vendita del vino novello? E non c’è bisogno di fare un viaggio in Francia per degustare il Beaujolais nouveau, ma, per chi ama l’enoturismo in particolare, consigliamo il tour nella regione del Beaujolais per degustare il decantato vino tra castelli e vigne di famiglia.

Il vino novello è un vino leggero, dai tannini dolci, che va bevuto sia in aperitivo che per accompagnare tutto il pasto. Ve lo consigliamo con un tagliere ben fornito di vari formaggi e una bella scelta di salumi italiani. Se volete invece cucinare un piatto, allora scegliete una carne bianca o a base di uova, come anche una bella carbonara. Un match perfetto è anche da degustare con una padellata di funghi porcini grigliati.

IL PERIODO DEL VINO NOVELLO

Eccoci nel periodo del vino novello, impegnati a degustare le specialità che alcune cantine, italiane e francesi, offrono. A proposito, sapete qual è la differenza tra vino novello e vino nuovo? E che differenza c’è tra l’Italia e la Francia riguardo il periodo del vino novello?  In Italia, dato che il vino novello non ha una grande durata nel tempo, si intende un arco temporale compreso tra i mesi di novembre e dicembre.

Nel nostro Paese infatti è possibile l’immissione del vino novello sul mercato già dal 30 di ottobre. Il buon vino novello, per essere realmente tale, dev’essere ottenuto col 100% di vino della stessa annata e dal taglio puro non proveniente da altra vendemmia. Invece, in Francia la regolamentazione disciplinare richiede di aspettare il terzo giovedì di novembre per la vendita, come giovedì 18 novembre 2021!

Quindi mi piacerebbe, per l’occasione, fare un viaggio nella regione del Beaujolais per degustare il Beaujolais nouveau. Ma come si può organizzare un tour enologico tra cantine che lo producono?

A questo proposito ho scoperto un sito che propone il match vincente di vino e campagna, con il valore aggiunto del gusto raffinato francese in tutte le sue manifestazioni: Rue des vignerons propone diverse location suggestive dove vivere degustazioni di Beaujolais in un clima agreste, elegante e suggestivo in giro per la regione francese Beaujolais.

I TOUR DI BEAUJOLAIS PER DEGUSTARE IL BEAUJOLAIS NOUVEAU

Se parliamo di castelli, partirei da Château de Juliénas, uno dei pilastri dell’enoturismo nella regione del Beaujolais. In questa fantastica tenuta, rilevata e gestita da Thierry Condemine, pronipote di Claude Condemine, e sua moglie Aurélie, si può condividere la passione per la viticoltura.

La tenuta ha aperto le sue porte al pubblico nel 2006 per offrire esperienze indimenticabili attraverso momenti di condivisione, convivialità e autenticità. Château de Juliénas si trova in una tenuta di 40 ettari, è di proprietà della famiglia Condemine dal 1907, e produce 4 denominazioni Beaujolais: Juliénas, Moulin-à-Vent, Fleurie e Beaujolais-Villages.

Un altro splendido castello si trova nel cuore del Beaujolais: lo Château de Corcelles. Qui potrete, tutto l’anno, organizzare una visita ed una degustazione dei suoi vini alla scoperta delle vecchie cantine nella loro imponente struttura disseminata in un parco di 2 ettari. Inoltre la posizione privilegiata della tenuta si apre su una vista mozzafiato sul castello e sul suo vigneto.

Il cortile interno rivela l’architettura in stile rinascimentale con la sua galleria a graticcio. Si possono ammirare le boiserie della cappella, poi fare un giro alla scoperta dei sotterranei e infine delle cucine il cui monumentale camino si apre su un soppalco di sale.

Se invece avete voglia, più che di un castello, di una situazione più intima e famigliare, in campagna nel mezzo della natura, vi consiglio Domaine Emmanuel Fellot. Questa è la bella tenuta di famiglia dal 1829 di Nadège ed Emmanuel, che lavorano le loro vigne in questo tipico paesino sui pendii declivi di Rivolet.

La loro vigna, convertita al biologico da circa tre anni, rispetta il loro terroir e preserva la biodiversità (dal curare le siepi alla creazione di aiuole tra le viti ad esempio per un vino che è vivo per natura. Inoltre, allevano mucche biologiche sulle alture del Domaine.

Coltivano anche diversità nei vitigni e nei terroir coltivati: lo Chardonnay cresce sui terreni argillosi-calcarei di Pierres Dorées, dove si trovano fossili di conchiglie marine, da cui Beaujolais Blanc trae tutta la sua delicatezza. I Gamays di granito, terreni in pendenza, rivolti a est, danno potenti Beaujolais-Villages.

Quanto ai Côtes de Brouilly e al Brouilly, crescono su terreni sabbiosi con un terroir eccezionale, i cui vini traggono finezza e rotondità.

FABIO ROMOLO BURATTI PARLA DEL VINO NOVELLO

Avrete comunque l’imbarazzo della scelta se navigherete in questo sito. Se invece rimanete radicati alla nostra terra, vi farà piacere sapere cosa ne pensa un noto sommelier. Ho chiesto così a Fabio Romolo Buratti il suo pensiero sul Beaujolais Nouveau. Ecco la sua risposta:

“Il Beaujolais Nouveau è un vino molto conviviale, beverino e alla portata di tutti. Per questi motivi ma anche per la grande tradizione e la popolarità che ha alle spalle, è un vino che merita tutto il rispetto di noi sommelier”.

E cosa ci dice del vino novello?

Per quanto mi riguarda, penso che il vero novello sia il Beaujolais. Nonostante si producano dei buoni vini novello in Italia, secondo me la storia, la tradizione e la popolarità che questo vino ha in Francia non sono paragonabili con gli stessi parametri in Italia. Al momento, la carta dei vini di Giulia Restaurant non include il novello ma quando troverò un buon Beaujolais, sarò felice di inserirlo e di proporlo nell’ Area Wine Bar” .

Comunque se siete nella Capitale ed il viaggio in Francia è rimandato ad un prossimo futuro, vi suggerisco di godervi una serata Da Giulia. Qui al cocktail bar potrete vivere l’esperienza dei drink ideati dallo storico bar manager Gianluca Storchi oppure, al wine bar, degustare una bottiglia o un calice di vino proposti con sapienza dal visionario sommelier Fabio Buratti che firma una carta snodata tra chicche e piccole realtà di prodotti naturali e biologiciIl tutto da abbinare a un irresistibile dessert, come finale perfetto di una romantica serata.

In homepage foto del Giulia Restaurant location unica, intima ed esclusiva su via Giulia a Roma.

L'Editore

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