Sofitel Wine Days 2023, come celebrare la vendemmia dal settimo piano

Sofitel Wine Days 2023, come celebrare la vendemmia dal settimo piano

ROMA – I Sofitel Wine Days celebrano la vendemmia in tutto il mondo. Nell’edizione capitolina targata 2023 protagonista è l’arte visiva del fotografo Gilbert Bages nel magnifico scenario di Settimo Roman Cuisine & Terrace.

Sofitel Wine Days: passione per l’enogastronomia, legame con il territorio e arte di vivere francese. Con questo spirito il Sofitel Rome Villa Borghese, l’hotel nel cuore della città, celebra la vendemmia, con iniziative aperte al pubblico, per tutto il mese di ottobre.

Le cantine territoriali del Lazio presenti

MyWhere Sofitel Wine Days 2023
Le Cantine laziali presenti al Sofitel Wine Days 2023 esposte con il quadro del fotografo Gilbert Bages

Un evento che il gruppo celebra in tutto il mondo, i Sofitel Wine Days, e che a Roma vede al centro l’arte e la cultura del cibo e del vino. Questo grazie anche alla collaborazione con i produttori locali, con iniziative costruite intorno al mondo del vino, durante l’intero periodo della raccolta dell’uva. Qui vi racconto con piacere questa manifestazione che abbiamo seguito anche lo scorso anno sempre ad inizio ottobre.

Elodie Lacroix General Manager Sofitel Rome Villa Borghese e il fotografo Gilbert Bages alla presentazione dei Sofitel Wine Days

Ho chiesto ad Elodie Lacroix, General Manager Sofitel Rome Villa Borghese, il perché della scelta di questa iniziativa da Settimo.

Sofitel Rome Villa Borghese è ben più di un hotel.
È una casa per i giovani artisti, nella quale amiamo creare un connubio fra le diverse tipologie di arte. Da quella culinaria a quella enologica, dalla fotografia alla pittura e scultura e non solo. E il nostro ristorante Settimo con terrazza all’ultimo piano è il luogo perfetto per vivere e gustare queste forme di arte, anche grazie alla splendida vista su Roma, città d’arte per eccellenza.

Arte e Vino ai Sofitel Wine Days

In questo evento confluiscono l’arte visiva del fotografo Gilbert Bages, l’arte del vino con la wine manager Livia Belardelli e l’arte culinaria dello chef Giuseppe D’Alessio, che per l’occasione ha creato un menù autunnale dedicato alla tradizione romana e laziale con tocchi tipici della gastronomia francese.

Livia Belardelli, Elodie Lacroix e lo chef Giuseppe D’Alessio

Un menù autunnale dedicato quello dello chef Giuseppe D’Alessio, tutto da gustare nel magnifico scenario di Settimo Roman Cuisine & Terrace con vista su Roma.

I piatti protagonisti sono un connubio di semplicità e profumo. Rispecchiano la tradizione senza tradirla ma rendendola ancora più unica e prelibata grazie ad accorgimenti delicati che aggiungono originalità senza eccedere. L’armonia del polpo con pomodoro, olive e rucola, è data proprio dal bilanciamento del sapore unito al profumo di mare e di orto allo stesso tempo. Così come il risotto carnaroli con crema di zucca, mostarda di pere e nocciole, dove l’agrodolce ci inebria il palato, grazie anche all’esaltazione del gusto attraverso l’abbinamento del vino perfetto. Tra gli altri piatti anche il filetto di baccalà e crema di broccoli ci sorprende, ma se preferite la carne non rimarrete delusi neanche dal filetto di manzo arrosto al rosmarino con foie gras e funghi o la tartare con tartufo.

Un’occasione per scoprire l’arte messa in tavola dallo chef Giuseppe D’Alessio per l’autunno con le sue diverse proposte stagionali, piatti che tracciano un percorso tra Roma e la Francia, da scegliere nella ricca proposta del menu, che sia per pranzo o per cena, o affidandosi alla selezione creata dallo chef per il menu degustazione.

Io, Fabiola Cinque con lo Chef Giuseppe D’Alessio

Oltre alla cucina accompagnata dagli ottimi vini laziali, per tutto l’autunno, al Sofitel Rome Villa Borghese sarà possibile ammirare le opere di Gilbert Bages, fotografo del vino ed ex viticoltore della regione vinicola del Penedes, che è anche il volto dietro @drinkinmoderation, un popolare blog dedicato al vino su Instagram.

Gilbert ha trascorso oltre un decennio lavorando nell’azienda vinicola di famiglia prima di studiare alla scuola di design di Barcellona, dove ha sviluppato la sua creatività e il suo senso artistico, per poi viaggiare nelle migliori regioni vinicole del mondo, collaborando con le aziende per mostrare il lato divertente della vinificazione, come fotografo dello stile di vita del vino.

La fotografia esposta di Gilbert Bages l’arte del vino

Le Quattro Cantine

Alla wine manager Livia Belardelli è affidata la selezione delle cantine del Lazio: Marco Carpineti, azienda biologica da sempre legata al territorio e impegnata nella promozione del lavoro degli artisti e artigiani locali. Carpineti, di cui vi abbiamo spesso raccontato, è importante per la valorizzazione dei vitigni laziali Nero Buono e Bellone e per i suoi spumanti metodo classico.

Livia Belardelli e Paolo Carpineti

Cantine Silvestri, che dal 1929 produce bollicine ai Castelli Romani e porta avanti la promozione del territorio artistico. Lo fa attraverso il progetto di etichette che raffigurano i particolari delle opere d’arte dei Castelli Romani per raccontarle e invitare alla visita.

Muscari Tomajoli, che a Tarquinia produce vini di estrema eleganza – tutte bottiglie numerate e in quantità limitata – le cui etichette sono ideate dall’artista Guido Sileoni, che prende spunto dalle divinità etrusche e porta in bottiglia un vero progetto culturale.

Livia Belardelli e Giulio Senni AD delle cantine Principe Pallavicini

Principe Pallavicini, azienda dei Castelli Romani con più di 350 anni di storia, da sempre promotrice dei vini del territorio, legata a doppio filo con il mondo dell’arte grazie all’importante collezione artistica della famiglia e dell’evento Vino e arte che passione, organizzato ogni anno all’interno del Casino dell’Aurora affrescato da Guido Reni e di proprietà della famiglia.

La General Manager Elodie Lacroix ci ha fatto vivere quest’esperienza della dolce vita italiana all’interno di un percorso che esprime passione per l’arte, per la gastronomia e per il mondo del vino in sinergia con l’arte francese di vivere.

Sofitel Rome Villa Borghese

Situato nel cuore di Roma, con affaccio su Villa Medici, Sofitel Rome Villa Borghese è un antico palazzo romano del 19° secolo. Recentemente ristrutturato dall’architetto Jean Philippe Nuel, al suo interno lo stile della Dolce Vita italiana si fonde con l’Art de Vivre francese. Tutto in un connubio unico, con un’atmosfera rilassata in un ambiente affascinante, per un’esperienza di totale immersione nell’essenza della città. A pochi passi dalle principali attrazioni della città offre: 78 camere e suite, Settimo Roman Cuisine & Terrace, sale riunioni ed eventi, fitness center. Sofitel fa parte di Accor, gruppo alberghiero leader a livello mondiale che conta oltre 5.400 strutture in più di 110 paesi.

Io, Fabiola Cinque alla terrazza Settimo Roman Cuisine & Terrace  per il Wine Days
Fabiola Cinque

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