MACCARESE (ROMA) – Il Santa Lucia Maccarese è una residenza agricola dove, dalla cucina all’hotel di charme possiamo ritrovare principi irrinunciabili quali autenticità, genuinità, sostenibilità e bellezza. Ci si sente “fuori dal mondo” ma dista poco dalla Capitale ed è a due passi dal mare. E’ un invito alla quiete, quella corporea e quella dell’anima. Qui è veramente possibile “staccare la spina” e riconnettersi con l’ambiente, ricaricando le energie spese nello stress del quotidiano.
Il Santa Lucia e il suo territorio
Fuori dal mondo a due passi dal mare dei romani, tra Fregene e Maccarese, nasce questa residenza agricola divenuta da poco ristorante e hotel di charme. In un luogo che vuole trascinarci lontano dalla frenesia del quotidiano per riscoprire i ritmi lenti e spontanei della natura, consiglio di programmare una sosta qui per riconnetterci con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda.
Sin dall’arrivo nel viale contornato dalle tipiche case rosse coloniche, appena si varca il cancello del Santa Lucia ci si ritrova in un luogo inaspettato. Il giardino infatti è un luogo che diffonde armonia e benessere, dove i colori caldi degli arredi in legno, i vasi in terracotta, le lampade in paglia, ci immergono in un sapore mediterraneo.
Qui anche il nome della strada che ci conduce all’ingresso è terribilmente suggestivo: Via della Luna. Attraversato il cancello del Santa Lucia, si supera la quinta di profumato alloro, ed io mi sento proiettata in un’altra dimensione pervasa dai cinque sensi che spaziano dai profumi delle erbe aromatiche, al calore delle lampade. Accolta dalla rigogliosa vegetazione mi sento sospesa tra i colori caldi del Marocco ed il verde della rigogliosa campagna laziale.
Il Santa Lucia è infatti una residenza agricola, e ne conserva tutto il sapore. Nasce infatti dall’idea di creare un luogo autentico e di benessere in un’atmosfera di perfetto equilibrio ed armonia con la vita di campagna ed entrare in contatto con la terra ed i suoi sapori e odori.
La residenza agricola Santa Lucia nasce a Maccarese, a pochissimi chilometri dalla Capitale, nel cuore del territorio dell’agro romano la cui storia è descritta dalle strade bianche poderali, dai filari alberati frangivento, dai canali di bonifica e dai caratteristici centri agricoli dei primi ‘900 rappresentati dalle case rosse coloniche.
Il progetto di Bioarchitettura e responsabilità verso l’ambiente
Il verde non è presente solo nell’estetica ma si fonda sui pilastri di un progetto architettonico dall’etica green e sostenibile.
È dal recupero di un ex ovile che ha preso vita la struttura centrale. Il progetto è stato curato dall’architetto Sarah Lollini che, rispettando l’identità dell’edificio attraverso la conservazione delle geometrie e della ritmicità delle aperture sui prospetti, ne ha valorizzato diversi aspetti. E’ stato preservato il tipico colore rosso della zona in alcuni originali elementi costruttivi, così come recuperati alcuni mattoni in laterizio. Ma di fondamentale importanza è che l’intero progetto di recupero del Santa Lucia si fonda sui principi della bioarchitettura.
Santa Lucia appartiene all’azienda agricola biologica Tenuta Terre dell’Agro. L’attenzione dell’azienda agricola verso l’ambiente ha fortemente concentrato l’attenzione sul senso di responsabilità verso l’ambiente. Inoltre il progetto della Residenza Agricola ha mirato all’efficienza energetica.
Lo spirito eco-friendly anche in cucina, rigorosamente naturale e sostenibile
Il Santa Lucia offre una cucina e un’ospitalità le cui qualità primarie sono la sincerità e la coerenza. Vuole essere uno spazio immersivo e avvolgente dove conoscere o riscoprire sapori, odori, rumori. Un luogo dove, attraverso bellezza e autenticità, potersi emozionare.
È una cucina autentica, vera, che punta sull’eccellenza delle materie prime ponendo la massima attenzione ai processi di preparazione e alla sostenibilità. Le verdure provengono dall’orto padronale e tutta la filiera è responsabile; per questo provenienza e sicurezza degli ingredienti, produzione sostenibile, consumo consapevole, conservazione della biodiversità e della ricchezza della tradizione produttiva agricola e zootecnica regionale, sono le basi della filosofia del Santa Lucia.
Mi ha affascinato in particolar modo anche lo spazio del Ristorante. La suddivisione in vari ambienti preserva la privacy, così come un lungo fratino troneggia al centro della grande sala interna per una serata conviviale tra un bel gruppo di amici. C’è anche un grande soppalco ma, per la mia serata, ho scelto di sedere ad un tavolo tra gli eleganti bracieri interrati circondati da comode sedute e un’infinità di erbe aromatiche.
Se andrete al ristorante di giorno, magari in una di queste tiepide domeniche autunnali, potrete scegliere di mangiare in uno dei due dehors che si differenziano per le loro peculiarità: da una parte la vista è sulla grande piscina di acqua salata, dall’altra è sul verde e sulla seconda piscina, dove gli odori e i profumi delle erbe aromatiche si fondono con la brezza del mare.
Il territorio protagonista nella proposta Gastronomica
La proposta gastronomica ha un legame profondo con il territorio e si contraddistingue per i prodotti dell’orto e delle materie prime locali, selezionate attraverso un’attenta ricerca dei produttori vicini e regionali, scelti per qualità ed etica, in modo di creare una rete virtuosa.
Una cucina genuina e naturale, dal sapore territoriale ma attentamente realizzata con tecniche contemporanee e precise, con lo scopo di esaltare al meglio ogni prodotto oltre che di valorizzare e raccontare il territorio e i suoi piccoli produttori. Pasta, pane e lievitati sono fatti in casa. Qui si utilizzano uova biologiche, grani antichi e farine di farro e segale e le carni sono selezionate dalla cooperativa limitrofa Testa di Lepre, i formaggi e i salumi provengono dalla Tuscia. L’Olio extravergine d’oliva biologico è auto prodotto così come il miele.
La filosofia responsabile anche nel menu dell’orto
Ma oltre alla proposta alla carta che ho prescelto io, è possibile scegliere tra i 3 menu degustazione. I primi due caratterizzati da 5 e da 7 portate che spaziano tra le proposte della carta e permettono di avere una visione d’insieme della cucina del Santa Lucia.
Il terzo, invece, è il menu dell’orto, dedicato proprio alla proposta degli orti Santa Lucia situati a pochi metri dalla struttura, che segue la stagionalità delle verdure ma non si definisce prettamente vegetariano. Sicuramente vi consiglio, qualunque sia la vostra scelta, di abbinare un pairing con il vino per gustare un percorso enogastronomico completo. Anche qui il territorio è importante infatti c’è un’ampia scelta di vini del Lazio e non solo.
Nella stagione dei funghi non ho potuto esimermi dall’ordinare una fettuccina con i porcini ma voglio tornare per assaggiare anche il bottoncino fatto in casa ripieno di mascarpone con asparagi e nocciole. L’offerta poi spazia dal classico Spaghettone alla carbonara o le Pappardelle al ragù di agnello, ma l’orto autunnale viene esaltato nel fresco e vegetariano risotto al pesto di fiori di zucca, pomodorino semi-dry dell’orto e ricotta al forno.
Per secondo eccomi qui ad ordinare una superba tartare con altri crudi di carne tra cui il Carpaccio di manzo con maionese alle erbe di campo e ricotta infornata. Ma i secondi spaziano dall’imperdibile cavallo di battaglia, il Pollo alla diavola marinato allo Sryracha al Piccione agretti e ciliegie, passando per il Rollè di coniglio, bieta e il suo fondo e la Selezione Tomahawk per due persone.
Tutti i dolci sono fatti in casa, degni di nota il classico Tiramisù e il Cioccolato al latte, arachide salato e cacao. Anche qui ho avuto l’imbarazzo della scelta tra le diverse etichette proposte in abbinamento al dessert!
INFO
Santa Lucia
Via della Luna, 00054 Fregene RM, Italia
06 8540230
www.santaluciamaccarese.it
IG santalucia_maccarese
Tutte le foto MyWhere©
Il Santa Lucia a Maccarese per una sosta fuori dal mondo a due passi dal mare dei romani added by Fabiola Cinque on
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