La personalizzazione delle offerte nell’e-commerce

La personalizzazione delle offerte nell’e-commerce

ITALIA – Dalla personalizzazione delle offerte nell’e-commerce e delle promozioni alla raccolta di cookie di profilazione. Vediamo di approfondire quali sono le formule più utilizzate e in che modo vengono attuate dalle varie imprese di e-commerce o dalle piattaforme di servizi online

Le offerte ad personam ormai sono all’ordine del giorno per gli acquirenti del web: tramite questa tecnica di marketing le aziende mettono in atto uno dei passaggi più delicati e potenzialmente performanti del percorso di fidelizzazione basato sul modello “a imbuto”.

La personalizzazione delle promozioni, che viene improntata sulle abitudini di uso e di consumo degli utenti, è infatti una tattica che è volta a mantenere la clientela dopo la conversione, in modo da evitare un rimbalzo alla sempre più spietata concorrenza.

Le forme di personalizzazione si adattano ai vari ambiti merceologici e di servizio, e vengono strutturate sulla base degli acquisti precedenti dei consumatori del web presso l’azienda, ma anche sulle ricerche effettuate dai naviganti, tanto che non è raro, iscrivendosi a un servizio, dover cliccare sull’apposita spunta per rendersi disponibili all’invio di offerte personalizzate.

Il fenomeno è così diffuso che, a tutela della privacy, il Garante rende obbligatorio il consenso informato per la raccolta di cookie di profilazione (non tecnici ed essenziali al funzionamento del sito, dunque) e per gli annunci personalizzati.

In ogni caso, secondo il report State of Marketing, il 65 per cento degli acquirenti digitali è favorevole all’invio di promozioni “su misura”, in quanto le stesse garantiscono un  vantaggio economico a fronte di una spesa che, in ogni caso, era in previsione.

Ma quali sono le formule più utilizzate, e in che modo vengono attuate dalle varie imprese di e-commerce o dalle piattaforme di servizi online?

offerte e-commerce
mark-konig-unsplash

I bonus

Ormai comunissimi, i bonus, come dice la parola stessa, sono degli “extra” che vengono messi a disposizione da un negozio o da un operatore online a fronte di una spesa che viene effettuata presso la piattaforma.

A loro volta i bonus si suddividono in varie categorie, che dipendono sostanzialmente dal settore considerato.

 

Esempi di bonus

Un esempio di bonus è quello del Prendi 2 paghi 1, che per sua natura si applica con facilità a prodotti di largo consumo, utilizzati abitualmente, e non a scelte di acquisto “occasionali”: è dunque la strategia giusta per i beni al dettaglio, come la cosmetica, la profumeria, i prodotti per la casa, i generi alimentari.

Quando i bonus sono applicati ai servizi, il loro contenuto assume una natura diversa, anche a seconda del comparto.

Nel settore della telefonia fissa e mobile è molto usuale la tecnica dei “minuti e giga extra”, mutuata peraltro da una formula esistente anche prima del web e di solito concessa agli utenti già registrati e comunque piuttosto attivi nelle spese di ricarica.

Nel campo dell’intrattenimento i bonus consistono soprattutto nell’estensione del servizio a fronte di una spesa: un primo esempio viene dal campo del gioco a distanza, dove è molto comune tra le proposte degli operatori  il bonus casino, il cui contenuto di personalizzazione varia a seconda se l’utente sia appena registrato oppure già titolare di un conto (nel primo caso si parla di bonus di benvenuto, nel secondo di bonus con deposito), ma esistono anche dei piani promozionali creati in divenire, in base all’esperienza di gioco dell’utente, come nelle cosiddette formule “VIP”.

Ancora, nel caso degli operatori che propongono servizi di audio e video in streaming, i bonus riguardano l’accesso a canali o contenuti che non fanno parte del piano di abbonamento, ma che si pensa possano essere di gradimento dell’utente, sulla base alle sue preferenze o alla composizione del nucleo familiare, come capita di frequente nel caso dei pacchetti combinati (calcio + film, film +intrattenimento ragazzi, musica + sport etc.) a prezzo di vantaggio.

 

In homepage foto John Schnobrich Unsplash

Flavio Redhair

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