Impresa cultura, facciamo il punto

Impresa cultura, facciamo il punto

VENEZIA – A Mestre in ottobre è stato presentato il 18° rapporto di Federculture 2022, al centro Candiani si è svolto un vero e proprio convegno che ha avuto come punto focale impresa e cultura.

Lo scorso mese è stato presentato nel centro Candiani di Mestre (a proposito visitatelo perché è un bellissimo centro multiculturale che sta ospitando in questo periodo anche un’ottima esposizione dedicata a Vassily Kandinsky) il 18° rapporto annuale Federculture 2022. La presentazione si è trasformata in un vero e proprio convegno su impresa e cultura con una particolare attenzione al lavoro e innovazione e le strategie per crescere.

 

Federculture è un’associazione che raggruppa moltissimi enti che si occupano di cultura nel nostro Paese, comprese molte istituzioni locali. Il rapporto è particolarmente interessante (ne consiglio l’acquisto – Gangemi editore) perché spazia con interventi di esperti che lavorano da anni su questi temi. Ne segnalo alcuni: Andrea Cancellato, il presidente di Federculture, ha lanciato la proposta “Per lo statuto dei diritti dei lavoratori della cultura”; non tralascerei tutti gli approfondimenti dedicati alla gestione e all’organizzazione del lavoro nelle aziende culturali come la fotografia sull’occupazione culturale in Italia. Bisogna comunque tenere conto anche dell’aspetto formativo e dell’istruzione superiore (molto interessante l’analisi di Antonio Taormina).

Il rapporto affronta anche aspetti più specificatamente di nicchia, relativi sempre all’attività culturale; per esempio i festival, le nuove tecnologie digitali, tutto il settore audiovisivo e dell’editoria libraria. Interessanti sono anche gli interessanti approfondimenti su specifici casi aziendali come quelli che riguardano il lavoro nei beni culturali (storie quasi dimenticate). Certo che per affrontare il futuro dell’impresa culturale bisogna cominciare a ragionare veramente su obiettivi strategici e sul loro stato di attuazione: quindi andare in modo più veloce verso riforme considerate necessarie.

Uno strumento che si è rivelato utile è l’ “Art Bonus” che ha bisogno comunque di un rafforzamento nella sua comunicazione.

 

Federculture

Una pubblicazione che è un importante punto di riferimento

Ritengo sia utile e necessario per chi decide di operare appunto nel settore culturale di fare riferimento a questa pubblicazione che è costruita con grande equilibrio e attenzione. Vi sono riportati analiticamente i dati del settore cultura e turismo nel triennio pre e post Covid, dal 2019 al 2021, che richiedono un’attenta e meditata lettura.
Sottolineo ancora come l’attività di Federculture con il rapporto annuale è estremamente meritoria e fondamentale per il futuro dello stesso settore.

Ci auguriamo tutti che con l’uscita dall’emergenza Covid e con la ripresa seppur faticosa del settore culturale si possa andare verso un pieno riconoscimento di queste attività con una crescita che faccia capire che non è un caso che l’Italia sia depositaria del 75% del patrimonio artistico mondiale.
Quindi buona lettura a tutti voi.

 

Tutte le immagini sono state concesse dalla Fondazione Musei Civici di Venezia.

Federico Grilli

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