Dipendenza da LSD, come combatterla

Dipendenza da LSD, come combatterla

ITALIA – La Dipendenza da LSD può diventare psicologica, ovvero che porta il soggetto a cercare il trip sempre più frequentemente. Vediamo quali sono gli effetti e come combatterla.

L’LSD è una sostanza psicotropa allucinogena, provoca cioè, su chi ne fa uso, un’alterazione sensoriale delle percezioni. A seguito dell’assunzione di una dose di LSD, il soggetto avrà delle visioni, i suoni gli arriveranno distorti e, in generale, avrà una percezione non reale di sé stesso, dell’ambiente circostante e dello scorrere del tempo.

Per quanto l’LSD non sia una droga che crei dipendenza fisica, ha l’enorme problema di provocare una tolleranza incredibilmente elevata. Un individuo che ne assuma una dose oggi, avrà bisogno di una dose doppia domani per ottenere lo stesso effetto e in breve tempo assumerà una quantità 20 o 30 volte superiore alla prima volta senza peraltro “godere” degli stessi effetti psichici, ma aggravando quelli fisici.

Oltre alla caratteristica dell’elevata tolleranza, L’LSD provoca una forte dipendenza psicologica che porta il soggetto a cercare il trip sempre più frequentemente.

Effetti dell’LSD

Gli effetti a breve termine sulla psiche dipendono principalmente da quattro fattori: le dosi, l’umore, le aspettative di chi l’assume (set) e il contesto in cui si trova quando l’assume (setting). In base a questi si può andare incontro a un trip, a un bad trip o semplicemente a una leggera alterazione di coscienza senza arrivare ad avere delle vere e proprie allucinazioni.

Riguardo le dosi, per avere un trip che generi un’elevazione della coscienza o una visione mistica, così come quelle che negli anni ‘70 l’hanno resa la droga simbolo del movimento hippie, sono necessarie quantità elevate, che vanno da 75 a 150 microgrammi.

Le dosi usate più spesso al giorno d’oggi non generano visioni, non ispirano poeti e pittori ma, secondo l’esperienza di chi ne fa uso, affinano alcune capacità come l’empatia, l’ascolto e la creatività. Usato quindi non per avere le allucinazioni, ma solo un miglior rendimento in alcuni contesti lavorativi dove la creatività è un requisito fondamentale. Queste dosi si aggirano intorno ai 10-20 microgrammi, le cosiddette microdosi.

Per quanto riguarda il set e il setting, le aspettative del soggetto che assume la droga sono fondamentali per l’esito del trip. Così come il contesto in cui la si assume.

Se la persona si trova in uno stato d’animo negativo di angoscia e ansia, è molto probabile che il trip si trasformi in un bad trip e quindi un’esperienza terribile dalla quale è impossibile uscire fino a quando non finisce l’effetto dell’acido, che si aggira generalmente fra le 6 e le 12 ore. Lo stesso si può dire per un contesto caotico.

Gli effetti fisici vengono spesso in secondo piano solo perché quelli psichici prendono il sopravvento. Fra i più comuni, a breve termine, si ricordano:

  • dilatazione delle pupille;
  • sudorazione;
  • bocca secca;
  • sonnolenza;
  • perdita dell’appetito;
  • sintomi a carico del sistema cardiocircolatorio: aumento della temperatura corporea, della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca.

Non si conoscono casi di morte o di overdose che abbiano come causa diretta l’assunzione di questa sostanza psicotropa. Quel che però spesso si legge fra i fatti di cronaca circa incidenti mortali dovuti all’LSD sono le conseguenze della compromissione della capacità di giudizio causata da questa sostanza. Ad esempio, se nel mezzo di un trip il soggetto si convince di saper volare, potrebbe decidere di fare un salto nel vuoto e morire nell’impatto.

A lungo termine, il consumo abituale di LSD può portare a periodi prolungati di stato d’ansia e depressione che vanno ben oltre la durata di un trip. Inoltre, è possibile che il consumatore cronico sviluppi danni celebrali permanenti che ne determinano il deterioramento di alcune funzioni quali quelle deputate alla memoria, alla concentrazione e alla capacità di astrazione.

L’LSD ha una particolarità che lo rende unico: la capacità di dare effetti anche a distanza di giorni, mesi o, più raramente, anni dall’ultima assunzione, i cosiddetti flashback.

Smettere di assumere LSD si può

Come uscire dalla dipendenza psicologica da LSD? La cosa migliore che puoi fare per te stesso è rivolgerti a un centro specializzato per la disintossicazione e la riabilitazione dalle dipendenze patologiche.

Al Centro San Nicola avrai la possibilità di essere seguito da un’equipe di medici, psicologi e counselor che ti seguiranno lungo un percorso personalizzato verso la libertà dalle sostanze stupefacenti.

Steve Moss

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