MONDO – Dichiarata il 7 dicembre 2017 Patrimonio immateriale dell’umanità, la pizza italiana ha anche la sua giornata mondiale. Ogni 17 gennaio si festeggia il simbolo dell’arte culinaria italiana, proprio nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate protettore dei pizzaioli e dei fornai.
Patrimonio Unesco
Ricordiamo ancora la motivazione con cui l’Unesco ha deciso di inserire la pizza tra i beni immateriali dell’umanità
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura identifica l’arte del pizzaiuolo napoletano come espressione di una cultura che si manifesta in modo unico, perché la manualità del pizzaiolo non ha eguali e fa sì che questa produzione alimentare possa essere percepita come marchio di italianità nel mondo.
Arte, cultura, unicità. Queste sono le tre parole chiave che trasformano la pizza in un motivo di vanto e orgoglio per ogni italiano. E’ il piatto forse tra i più consumati al mondo e, linguisticamente parlando, pizza è tra le poche parole italiane usate in tutte le lingue del mondo, ovvero intraducibile.
Un po’ di storia
La prima ricetta della vera pizza napoletana risale al 1858 ma formalmente approvata nel 1889. Infatti durante la visita a Napoli del re Umberto I e della regina Margherita, il pizzaiolo Raffaele Esposito ne prepara una con pomodoro, mozzarella e basilico. I tre ingredienti rappresentano i colori della bandiera italiana. La regina ne fu entusiasta e Esposito in suo onore diede il nome della sovrana alla sua creazione, pizza Margherita appunto.
Diffidare dalle imitazioni
Per garantirne l’unicità esiste dal 1984 anche L’Associazione Verace Pizza Napoletana che certifica l’originalità di questo prodotto e fissa gli standard a cui deve adeguarsi. Prima di gustare la vostra prossima pizza leggete questa descrizione
La Vera Pizza Napoletana deve essere morbida, fragrante, facilmente piegabile a libretto, dal sapore caratteristico derivante dal cornicione che presenta il tipico gusto del pane ben cresciuto e ben cotto, mescolato al sapore acidulo del pomodoro che persa la sola acqua in eccesso resterà denso e consistente dall’aroma, rispettivamente, dell’origano, dell’aglio o del basilico e al sapore della mozzarella
Non so voi ma io sto correndo a verificare!
le foto sono prese dal sito Associazione Verace Pizza napoletana
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