ROMA – Si è celebrato nella sede storica de Il Vero Alfredo il compleanno delle mitiche fettuccine all’Alfredo, 115 anni di gusto e glamour. Qui vi racconto la storia delle fettuccine burro e parmigiano più imitate che esistano!
Il compleanno da Il Vero Alfredo.
Sono stata invitata al grande evento che celebrava i 115 anni dalla nascita di uno dei piatti più gustosi della cucina italiana e tra i più conosciuti all’estero: le leggendarie Fettuccine burro e parmigiano all’Alfredo. Il birthday event si è tenuto in occasione della Festa USA National Fettuccine Alfredo Day. A organizzare la serata Ines Di Lelio e la figlia Chiara Cuomo eredi di quella che possiamo definire una vera e propria dinastia che, consapevoli della grande storia passata, continuano ad onorare la tradizione gastronomica familiare.
Chiara Cuomo mi ha illustrato la storia del locale e abbiamo ripercorso, mentre mi mostrava le varie foto appese alle pareti, la lunga storia dal suo bisnonno a oggi. E’ una storia italiana, della grande tradizione culinaria che ci identifica nel resto del mondo. E sicuramente una delle più imitate come altri brand della nostra cucina.
Le raccontavo infatti del mio stupore quando, in America, trovavo nel menù elencato Fettuccine all’Alfredo. In realtà mi sono accorta sin da subito che avevano poco a che fare con le originali fettuccine burro e parmigiano, ma la notorietà della cucina italiana, e (spesso) la scarsa capacità di riconoscerne la genuinità, hanno fatto si che il “brand” Fettuccine all’Alfredo fosse molto conosciuto ma, aggiungiamo noi, molto confuso con l’originale.
Ad ogni modo Chiara Cuomo con fierezza mi raccontava anche che ora, grazie all’accordo con una catena di hotel internazionali di lusso, potremo trovare le originali anche all’estero.
Il Vero Alfredo. La storia raccontata tra stornelli
La serata è stata animata da Maurizio Canforini scrittore e attore che ha omaggiato, esibendosi, l’Imperatore delle Fettuccine. Lo spettacolo di Canforini ha avuto al centro della narrazione il giovane Alfredo Di Lelio che si muove sullo sfondo della Trastevere degli stornelli e dei tanti episodi che la caratterizzano e l’hanno resa il quartiere più pittoresco di Roma.
Il racconto parte dalla prima trattoria aperta da Alfredo Di Lelio e da sua moglie Ines nel 1908, in piazza Rosa. Location oggi scomparsa dopo la costruzione della Galleria Colonna, attualmente Galleria Alberto Sordi.
La storia vuole che Alfredo nel 1908 abbia creato le storiche fettuccine per aiutare, con ingredienti naturali e nutrienti, sua moglie Ines a riprendersi fisicamente dopo il parto del primogenito Armando. Da lì le fettuccine che amava chiamare affettuosamente le bionde, furono inserite nel menù del ristorante.
Il Vero Alfredo: dall’Italia all’America
Forse non molti conoscono la vicenda che nel 1927 vede protagonisti due importanti attori degli anni d’oro di Hollywood Mary Pickford e Douglas Fairbanks. Questi due nomi possono dire poco oggi, ma all’epoca del cinema muto erano celebri almeno quanto Charlie Chaplin. Douglas Fairbanks, conosciuto come “Il re di Hollywood”, fu anche uno dei fondatori dell’Academy (quella degli Oscar, per intenderci) e della Universal Artist. Mary Pickford era invece conosciuta come “La fidanzatina d’America” ed è considerata una delle attrici più importanti e influenti del cinema americano.
I famosi divi in luna di miele a Roma ebbero il piacere di assaggiare le fettuccine e decisero di regalare al ristoratore delle posate, una forchetta e un cucchiaio, in oro massiccio con inciso To Alfred, the King of noodles.
In questo modo, attraverso il passaparola, il piatto si è diffuso in America. Pietanza ricca di mistificazioni e semplificazioni di una ricetta che è semplice negli ingredienti ma non di facile esecuzione. Gli americani per riprodurre lo stesso effetto cremoso del piatto, hanno aggiunto la panna come ingrediente, che conferisce una consistenza vellutata, grassa e coprente. La preparazione richiede una tecnica consolidata e decine di prove sul campo.
Si tratta in realtà di un ricetta italiana tramandata amorevolmente generazione dopo generazione. Di padre in figlio, di figlio in nipote, fu così che quella degli Alfredo diventò una vera e propria dinastia. Alfredo III, infatti, ereditando l’estro del nonno e del padre, ha il merito di aver proseguito degnamente il percorso tracciato dai suoi predecessori, portando il nome di questo storico ristorante nel mondo.
Il Vero Alfredo: cosa trovo nel menù
In questo ristorante troviamo le ricette tipiche della cucina romana, create però sempre con un’attenzione ed un sapore genuino. Tra i fritti di antipasto vi consiglio Carciofissimo, con le quattro 4 tipologie di cottura tra cui alla giudea e alla romana. Poi sicuramente dalla varietà di primi a quelli della carne. Per non parlare del dessert dove ho provato il bacio di Alfredo.
Poi sappiate che il ristorante si trova in pieno centro. Quindi se avrete timore dell’eccedenza delle calorie, potrete fare una bella passeggiata da via del Corso a Piazza di Spagna e oltre. Se invece andrete a pranzo, ancora meglio, vi consiglio di prenotare una visita al Mausoleo di Augusto Imperatore. Attenzione però, al momento sono sospese per la riqualificazione dell’area ma al termine dei lavori questa piazza, e le sue rovine storiche, saranno un ulteriore polo attrattivo della magnifica Capitale.
piazza Augusto Imperatore 30 – Roma
In homepage la mia porzione gigante, una bontà che va provata di persona! Le Fettuccine de Il Vero Alfredo. Foto MyWhere©
Il Vero Alfredo festeggia 115 anni. Diffidare delle imitazioni! added by Fabiola Cinque on
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