Sagra del Maiale Monghidoro docet: Salsiccia, salame, ciccioli di montagna

Sagra del Maiale Monghidoro docet: Salsiccia, salame, ciccioli di montagna

MONGHIDORO – Il 5 marzo da 17 anni  si svolge a Monghidoro la sagra del maiale. Siete tutti invitati con ciaspole o senza ciaspole: per gli onori di casa ci pensa il maiale allevato negli Appennini. 

Sagra del Maiale a Monghidoro, 45 km. da Bologna e 8 km dal passo della Raticosa, altezza 978 metri, punto di ritrovo dei motociclisti bolognesi e fiorentini e traguardo della gara automobilistica in salita Bologna – Raticosa. Ufficialmente si chiama Strada Provinciale della Futa n.65. 

La nascita di Monghidoro sembra da attribuirsi ai Romani ed ai Goti (4°e 5° secolo). Il paese si trova a 815 metri di altezza, la neve d’inverno non manca mai e d’estate il clima è da Paradiso Terrestre. Gli abitanti, comprese le frazioni, sono circa 3900 ed è una comunità molto bene organizzata, direi familiare e coesa. Avrete certamente capito che ho una certa predilezione per questo paese che purtroppo visito solo un paio di volte all’anno. 

Non manco però mai, da 17 anni, alla festa o sagra del maiale che in realtà ha origini molto più antiche dove le 2 mezzene   manipolate  da esperti norcini donavano e donano oggi agli ospiti di Monghidoro i sapori antichi della tradizione montanara, quei sapori familiari oramai assenti nei processi di macellazione industriale che ci propina la grande distribuzione organizzata.

Quest’anno il giorno fatidico è domenica 5 marzo. Dalle prime ore dell’alba e fino al tramonto i norcini, così chiamati perché un tempo Norcia era il paese da cui proveniva la maggior parte di loro, sono maestri nel trasformare i suini in salsicce, cotechini, salami, prosciutti, ciccioli, coppa, costoline, capocolli, braciole, eccetera.   

Osservando all’opera i norcini, che con atavica maestria svolgono questo lavoro (propenderei di più chiamarlo arte), noi ospiti della sagra di Monghidoro abbiamo la possibilità di apprezzarlo prima attraverso gli occhi e successivamente con il palato.

È una esperienza gastronomica oramai rara per i cultori del cibo tradizionale e genuino. 

Conviene raggiungere Monghidoro il 5 marzo per fare scorta di queste prelibatezze, ma non solo, troverete al mercatino prodotti biologici e prodotti tipici della montagna: marmellate di frutti di bosco, miele, pane e dolciumi montanari. 

L’allevamento dei maiali dista solo nove chilometri, si trova nel paese di Loiano dove i profumi dell’aria di montagna si trasformano in sapori che percepiamo quando degustiamo queste carni. A onor del vero a Monghidoro i 2 macellai che hanno   bottega in questo paese sono di fatto anche esperti norcini. Tutto l’anno preparano e commercializzano carne bovina locale di prima scelta e selvaggina stanziale: leggi cinghiale, capriolo e cervo.

Il 5 marzo tutte le vie principali del paese sono porto franco per i turisti in cerca di novità. Si possono fare assaggi anche nelle tre postazioni dove operano i norcini. Sono aperte le botteghe alimentari lungo le strade, i 13 ristoranti del paese e  il rifugio Fantorno (1000 metri di altezza) che offre alloggio, ristorazione e, nelle belle giornate, vista del mare Adriatico. Si trova in Via San Pietro 70. È gestito da tre ex allievi della scuola alberghiera. Non dimenticate  che alle ore 15 nel centro del paese ci sarà lo spettacolo del Country Village con musica e ballo country. 

Potete trovare ulteriori informazioni ecco il LINK della Sagra del Maiale a Monghidoro

Lamberto Selleri

One Response to "Sagra del Maiale Monghidoro docet: Salsiccia, salame, ciccioli di montagna"

  1. Valeria   4 Marzo 2023 at 16:10

    Sono andata altre volte alla sagra diel norcino a Monghidoro. Mi hanno sempre attratto l’aria frizzante e pulita dell’Appennino, il verde degli alberi e la gentilezza dei Norcinii.
    Potete fare a loro tutte le domande che vorrete e vi risponderanno con perizia, pazienza e sorrisi. Tanti prodotti da acquistare legati alle specialità montanare che conosco fin da quando ero bambina. Un giorno diverso, lontano dalla città, dall’inquinamento, dal traffico, camminando in un piccolo borgo tutto da scoprire,,, e da assaggiare…

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