Bellezza e inganno di Aldo Mondino, in una mostra celebrativa

Bellezza e inganno di Aldo Mondino, in una mostra celebrativa

MILANO – La Galleria Building presenta la retrospettiva Mondino. Regole per l’inganno, a cura di Alberto Fiz e in collaborazione con l’Archivio Aldo Mondino.

Dal 5 aprile al 17 giugno 2023, lo spazio espositivo Building esibisce una quarantina di opere dell’artista torinese Aldo Mondino (1938 – 2005), disposte su tre dei piani della galleria milanese.
Il primo incontro con l’arte ironica e trasgressiva di Mondino avviene già a ridosso dell’ingresso, con un’inaspettata Torre di Torrone, realizzata proprio con gli involucri di cartone del dolce. Continua con la serie dei Palloncini, che sembrano trasportare via con loro il rispettivo dipinto, con il gigantesco Mon Dine, autoritratto incrociato con quello di Jim Dine, approdando, infine, a una stupefacente piscina composta da marshmallow disposti a mosaico.
Al primo piano, dove i lavori di Mondino hanno invece focus su uno dei topic di studio dell’artista, l’Oriente, ci si imbatte, tra gli altri, in The Byzantine World, realizzata con innumerevoli cioccolatini, in alcuni Tappeti stesi realizzati in materiali edili, in Jugen stilo, un lampadario realizzato con penne bic e molto simile a quelli presenti nelle moschee, e in una serie di lavori con tema ebraico, sfociando, infine, nella ricostruzione del Muro del Pianto, con zucchero bianco e di canna e inserti di veri cespugli.
Per concludere, il secondo piano della rassegna è interamente dedicato agli omaggi, in un faccia a faccia tra generi, stili e miti, con, tra gli altri, Calpestar le uova, La mamma di Boccioni e Ruota di bicicletta. La visita confluisce poi nel trittico di dipinti Ali-Ali-Alighiero, Essaouira e alcuni ritratti di significative personalità artistiche e culturali, come Gertrude Stein e Arnold Schönberg.
Senza dubbio, Mondino sa tessere, sapientemente, un ordito di regole per l’inganno, attraverso la ricerca e l’utilizzo di materiali inconsueti (anche commestibili!) applicati a soggetti più canonici e ortodossi, elaborando spesso trappole visive, in un ininterrotto, e talora irriverente, dialogo con i capisaldi della storia dell’arte, in opposizione a un sistema omologato.
Un’arte eclettica, quella di Mondino, intrisa di curiosità, di dinamismo e di rimandi all’immaginario risvegliato dai luoghi visitati nel corso del tempo dall’artista.
Un inganno capace di sfidare maestri come Casorati, Boccioni, Duchamp, attraverso un’inaspettata magia e maestria, capace di reinterpretare i dogmi artistici ed estetici ben consolidati, assurgendo, inconsapevolmente, a modello per le nuove generazioni di artisti contemporanei.

Building Gallery
Via Monte di Pietà 23 Milano
info@building-gallery.com

Alessandra MR D'Agostino
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