Cinzia Nazzareno, il nuovo romanzo

Cinzia Nazzareno, il nuovo romanzo

ITALIA – Cinzia Nazareno, docente nella vita e scrittrice per passione ci racconta della sua esperienza, dei suoi libri e di se stessa in questa intervista a due voci che andiamo a pubblicare. 

Cinzia Nazzareno è una scrittrice di cui è impossibile non voler conoscere qualcosa di più. Ecco perché in questa intervista le abbiamo voluto dare lo spazio che merita.

Ho iniziato a scrivere per il pubblico nel 2015, anno che segna l’uscita del mio primo romanzo Il sole in fondo al cuore. Due anni dopo ritorno sulla scena letteraria con Lo scarabocchio e poi  nel 2019/2020 ero pronta per la pubblicazione dell’attuale romanzo Amore amaro, ma la pandemia non ha reso possibile la cosa. Intanto ho collaborato con MyWhere Magazine curando la rubrica che riguarda il cibo e la cucina. 

La scrittura, al di là della pubblicazione di opere, credo, per grandi linee,  appartenga a ciascuno di noi. Ci rifugiamo in essa quando, pensando di non essere compresi, ci creiamo un interlocutore immaginario paziente abbastanza a cui poter raccontare tante belle (ma anche no) storie che non abbiamo il coraggio di raccontare nelle vita reale di tutti i giorni. La scrittura è quel luogo in cui mi perdo periodicamente con la certezza di ritrovarmi. 

Amore amaro: una storia tristemente contemporanea

Le cronache di tutti i giorni ci informano continuamente, come un bollettino di guerra, di tutti i femminicidi o tentati femminicidi, stupri e violenze che si consumano ai danni di sfortunate donne.  

Perché si verifica tutto ciò? Difficile dirlo. Forse la violenza di genere esiste da sempre e le cronache non hanno riportato le notizie o forse perché le donne violentate non denunciavano per pudore, occhio sociale o per vergogna. Un tempo non lontanissimo esisteva nel nostro ordinamento giuridico il delitto d’onore e quindi i femminicidi venivano rubricati e “giustificati” (nella sua accezione più negativa e svilente) come delitti tout court.  

La società odierna – società liquida, così come viene definita dai sociologi-  attraversa una crisi di identità sotto tanti punti di vista.  

L’uomo non rappresenta più  nell’immaginario collettivo la forza, anzi, sembra aver perso questa prerogativa a vantaggio delle donne sempre più emancipate e sicure di sé e questo, probabilmente,  getta l’uomo in una sorta di sconforto e impotenza la cui reazione genera la violenza a cui siamo continuamente esposti come donne e soprattutto come cittadini di un mondo che sembra impazzito.  

Cinzia Nazzareno, Amore Amaro

 Chi è Cinzia Nazzareno nel privato?  

Cinzia Nazzareno è un’eterna sognatrice che confonde spesso i sogni con la realtà, perennemente in bilico  tra ideali  ancora da raggiungere  e  il duro contingente di tutti i giorni.
È innanzitutto  una mamma,  moglie, professionista, scrittrice per caso o, per meglio dire, per passione.
 

Si ti dessi tre parole come ti defineresti? 

Definirsi in 3 parole non è certo facile, ma ci provo dicendo che sono drammatica, in linea con le problematiche attuali, sensibile fino allo stremo.
 

Quando hai iniziato a pubblicare i tuoi scritti?

Mi presento al pubblico dei lettori nel 2015 con Il sole in fondo al cuore, un romanzo autofiction che parla della diade – alquanto tradizionale  ma non per questo banale- padre/ figlia e dei loro rapporti spesso scuciti e poi, fortunatamente ricuciti anche se nella fase terminale della vita del padre. 

Una domanda curiosa, quanta sicilianità sente Cinzia Nazzareno nei suoi romanzi? 

Quanta sicilianita’ vi è nei miei romanzi? Parecchia, direi.
È  voluta, ricercata, rimarcata nei miei scritti. È un tributo alla mia Sicilia per avermi dato i natali.  Amo la mia terra anche se ogni giorno lotto con me stessa per raddrizzare le sue infinite contraddizioni e i suoi mille difetti; un odi et amo che mi tormenta l’anima da sempre, praticamente  Ho scoperto di amarla visceralmente solo dopo essermi allontanata da essa e per motivi lavorativi.
Nell’efficiente Lombardia dove ho insegnato per alcuni anni-
terra diametralmente opposta alla mia per abitudini e condizioni – ho capito quanto  mi mancavano le mie e che facevano di me me. 

Da come nasce l’idea di Cinzia Nazzareno per il romanzo Amore Amaro?

Come dicevo sopra sono un’insegnante e gli insegnanti oltre a essere ciò che sono ovvero facilitatori di studio, trasmettitori di contenuti e valori,  ” seminatori” di idee e chi più ne ha più ne metta, spesso sono psicologi, medici, intuitori, anello di congiunzione tra la scuola e la famiglia.
Ebbene, in uno di questi ruoli, ho avuto modo di conoscere il  dramma che si stava consumando ai danni della madre di uno dei miei alunni.
Da lì è nata l’idea, maturata nel tempo, di scrivere una storia intrigante e nostalgica qual è Amore amaro. Un manifesto contro la violenza di genere e come riconoscere i narcisisti manipolatori seriali.

Senza voler far perdere il gusto della lettura ai lettori  e quindi senza  spoilerare nulla, vorrei dire semplicemente che Rosy la protagonista  cade nella trappola in cui quotidianamente cadono molte persone : ovvero non riconoscere la verità.  E perché?
Perché la verità è scandalosa, rivoluzionaria,  sconvolge e fa paura e non seduce quanto la menzogna.
La gente scappa dalla verità perché questa  pesa quanto un macigno e pone l’essere umano dinanzi a scelte a volte difficili,  perentorie e  senza vie d’uscita.
La verità è una strada  per pochi, tutti gli altri scelgono la via più semplice: chiudere gli occhi e guardare altrove dove tutto è meno impegnativo perché indorato dalle lusinghe delle bugie.  

Carmen Bartolone
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