NAPOLI – La bellissima cornice di Castel dell’Ovo, ospita fino al 28 settembre la mostra di Ginny Sykes dal titolo “The Tangle of Existence” – Il Groviglio dell’esistenza. L’artista offre ai visitatori, uno straordinario omaggio alle donne e alla loro esistenza.
Ancora fino al 28 settembre potremo ammirare le opere dell’artista americana Gynny Sykes. La visione intima dell’esistenza, l’insofferenza delle donne, l’intima voglia di affermarsi, la voglia di uscire dai canoni tradizionali e rompere il muro di convenzioni, sono l’espressione più vera dell’artista di Chicago.
La sua tecnica è particolare e complessa e si sviluppa in due momenti fondamentali. La prima fase è’ quella istintiva, creativa, in cui la pittura acrilica, con l’ausilio di spatole, viene stesa su una superficie di plastica, dove viene lasciata asciugare.. creando così’ una pellicola di colore. Nella seconda fase, questa pellicola, una volta staccata, viene spezzettata e ricomposta su un foglio di carta pregiata come un puzzle.
Disegni, acrilici e collage; l’influenza di Napoli, il dialogo tra poesia scritta e visiva, grazie anche all’opera della scrittrice napoletana Elena Ferrante, e alle sue idee femministe, che portano a una riflessione profonda sull’identità’ e sul potere delle donne: un’arte come espressione di una lunga ricerca, che nasce da lontano, anche dallo studio degli affreschi di Pompei, La visione della vita l’indifferenza verso il ruolo che la società’ ha assegnato alla donna. Il desiderio di uscire allo scoperto, di rompere il muro spesso delle convenzioni sono tutte caratteristiche peculiari dell’artista di Ginny Sykes. La filosofia a cui si ispira l’artista, potremmo riassumerla con l’espressione biblica ‘gli ultimi saranno i primi’: le donne, gli emarginati, i deboli diventano protagonisti. Vita vissuta, pensieri.
Ginny non si ferma qui: mentre in queste opere ha esaltato i colori e la densità’ e la struttura della pellicola, sta già pensando a un’evoluzione della sua arte, e sta sviluppando la sovrapposizione di trasparenze.. Altre mostre in Europa e in America..Un’arte in continua evoluzione sempre mantenendo come filo conduttore l’idea di reintegrare gli emarginati della società’, sempre con l’utilizzo di media espressivi diversi, e con grande vitalita’.
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