Credendo in sè stessi si può arrivare al Nobel per la Pace: la storia del 20enne Nicolò Govoni

Credendo in sè stessi si può arrivare al Nobel per la Pace: la storia del 20enne Nicolò Govoni

MONDO – Credere in sé stessi, nel prossimo, nel futuro, nel progresso. Può sembrare una follia ma sono tante le destinazioni verso cui possiamo far convergere la fiducia che così gelosamente custodiamo e proteggiamo. Ecco la storia incredibile del vent’enne candidato al Nobel per la pace Nicolò Govoni. 

Quante volte ci è accaduto di guardare ad una situazione irrisolta, ad un problema, e pensare “vedo tutto nero”? Nessuno escluso, dai più pessimisti ai grandi speranzosi, tutti quanti almeno una volta abbiamo perso la fiducia e ci siamo lasciati demoralizzare ed avvilire da una parete apparentemente insormontabile. In questo mese di novembre, tenebroso per definizione, alle porte dell’inverno di un anno decisamente nero vorrei puntare l’attenzione sull’arma più potente che abbiamo; proprio la fiducia. E per questo vi racconterò la storia di Nicolò Govoni.

Fiducia. Nelle nostre forze, nel prossimo, nel futuro, nel progresso; sono tante le destinazioni verso cui possiamo far convergere la fiducia che così gelosamente custodiamo e proteggiamo. C’è chi, nel corso dei propri giorni, ha saputo usarla al meglio, senza mai perderla, anche quando il nero più nero li circondava volendo portar via tutto con sé.

LA STORIA DEL CANDIDATO AL NOBEL PER LA PACE 

Nicolò Govoni

É il 2013, Nicolò Govoni ha 20 anni e vive a Cremona. Lui é il classico ragazzo svogliato, poco studioso, attratto solo da videogame e computer. Le famiglie dei suoi pochi amici lo guardano male, viene additato, il “buono a nulla”, il “fannullone”, il ragazzo che non porta mai niente di positivo, il ragazzo che non combinerà mai niente nella sua vita. Nicoló da un giorno all’altro decide di svoltare la sua esistenza in modo radicale, abbraccia quella fiducia che stava perdendo, l’unica a lui rimasta, l’unica che gli altri non gli avessero sottratto. Nicoló parte per la sua prima missione di  volontariato in India dove resterà per i quattro anni successivi, insegnando nozioni di base ai bambini ed assistendoli costantemente all’interno del villaggio.

Nel 2018 di fiducia ne ha tanta, nel domani migliore dei suoi ragazzini, nelle sue stesse capacità, negli occhi di creature che hanno riposto il loro stesso destino nelle sue giovani mani. Insieme ad altre due volontarie dona vita alla sua ONLUS grazie alla quale ha raggiunto il suo obiettivo riuscendo a costruire delle scuole in zone estremamente povere garantendo cosí il grande regalo che é l’istruzione a bambini che, altrimenti, non sarebbero mai stati in grado di scrivere il loro nome. Nicoló deve tutto a sé stesso, alla sua forza di volontá, alla tenacia con cui ha riscattato la sua reputazione, diventando ad oggi uno dei giovani più promettenti e in gamba al mondo.

Nicolò Govoni attualmente è candidato al premio Nobel per la pace 2020, il più grande riscatto nei confronti di chi ha sempre guardato a lui con occhi giudicanti e sentenziosi. Nei momenti in cui “vediamo nero” dovremmo tutti essere capaci di guardare alla speranza, di non lasciarsi cadere, di continuare ad avere fiducia nel domani e, proprio cole Nicoló, di credere in noi stessi.

Testo di Sara Garlaschelli

Autore MyWhere

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