I due nuovi documentari di Amazon Prime sulla musica italiana

I due nuovi documentari di Amazon Prime sulla musica italiana

ITALIA – Tiziano Ferro e Sfera Ebbasta sono i protagonisti di due nuovi documentari disponibili in streaming.

Sono giorni in cui, per ovvi motivi, stiamo nuovamente passando più tempo a casa del solito. Un cambiamento iniziato ormai diversi mesi fa e che sta continuando abbastanza inesorabilmente durante gli ultimi mesi di questo 2020.

Tiziano Ferro Foto MyWhere
Tiziano Ferro. Foto MyWhere

Ora, la domanda sorge abbastanza spontanea: cosa fare durante le nostre serate casalinghe? Semplice, direte voi. Accendo Netflix, Amazon Prime o uno dei tanti servizi di streaming disponibili e mi guardo un film, una serie o un documentario. Per carità, qualche mese fa avreste probabilmente avuto ragione, ma oggi trovare qualcosa di nuovo da vedere su Netflix, o qualsiasi altra piattaforma, sta diventando una vera e propria impresa. Potete quindi comprendere l’entusiasmo nel notare la pubblicazione di ben due nuovi documentari firmati Amazon Prime. Notizia che ci toglierà presumibilmente dall’impaccio di scrollare per ore sui vari menu nella speranza di trovare qualcosa che non abbiamo ancora visto. Il genere documentario poi, sembra ormai essere tornato di gran moda in Italia vista anche l’esclusiva di Sky per “Mi chiamo Francesco Totti”, il biopic dedicato allo storico capitano della Roma.

I protagonisti? Due mostri sacri della musica italiana presente, passata e futura: Tiziano Ferro e Sfera Ebbasta.

Due pellicole, che per budget e livello di produzione, non lasceranno delusi i rispettivi fan degli artisti e che si andranno ad aggiungere alla lunga lista di film musicali consigliati per tutti gli appassionati.

documentari di Amazon Prime

Partiamo da Sfera, il cui film è apparso per primo sul catalogo Amazon lo scorso 27 ottobre.

Il film si chiama Famoso, ed è stato diretto da Pepsy Romanoff (Giuseppe Romano), ai più noto per aver lavorato in passato con Vasco Rossi a diversi progetti. Su tutti, il celebre film-concerto Modena Park.

Sono due le anime che compongono questo ambizioso biopic realizzato in collaborazione con Universal Music, l’etichetta discografica di Sfera.

Se da un lato si seguono infatti le principali tappe della carriera dell’artista, da Cinisello Balsamo fino al sold-out del tour europeo, dall’altro il film è anche una sorta di making of del nuovo disco. Un album dal titolo omonimo, ricco di collaborazioni internazionali e non: Future, J. Balvin, Steve Aoki, Gué Pequeno, Marraca$h, Lil Mosey, Offset e 7ARI.

Il futuro? Sfera non sembra proprio voler lasciare spazio ad equivoci. L’obbiettivo è quello di portare la trap italiana oltreoceano, riuscendo definitivamente a imporsi in un mercato che fino a pochi anni fa sembrava irraggiungibile. Oggi sembra ancora un’impresa titanica, ma mai dire mai. L’artista di Cinisello, con la sua carriera, ha più volte dimostrato come il concetto di “impossibile” sia abbastanza relativo.

Il docu-film su Tiziano Ferro invece, si chiama Ferro ed è disponibile su Amazon Prime dallo scorso sei novembre.

Diretto da Beppe Tufarulo e prodotto da Banijay Italia, l’artista di Latina si è servito della pellicola per raccontare alcune delle pagine più personali e dolorose della propria vita. Una carriera ricca di successi e grandi concerti, ma anche caratterizzata dalla difficoltà dettata dal dover portare sempre una maschera. Il peso di non potersi mai mostrare in maniera autentica. Un dilemma personale che ha portato l’artista ad avere più di un problema con l’alcol, come rivela lo stesso Tiziano in uno dei momenti più emozionanti del film.

C’è tanto anche della vita sentimentale di Tiziano Ferro. Dal famoso e probabilmente primo coming out della storia della musica italiana recente, fino al matrimonio con il compagno Victor con il quale l’artista vive a Los Angeles. Una parte del documentario infine, è dedicata alla partecipazione allo scorso Festival di Sanremo come ospite speciale di tutte e cinque le serate.

Davvero consigliato.

Sono molti i documentari che negli anni sono stati dedicati ai mostri sacri della musica internazionale: da Woodstock, premio Oscar come miglior documentario, passando per Michael Jackson e This is it, fino ad arrivare in tempi più recenti ad Amy, il film su Amy Winehouse, anch’esso vincitore dell’Academy.

Il fatto che Amazon abbia deciso di dedicare due documentari a due degli artisti italiani più rappresentativi, con conseguente traduzione in diverse lingue, è probabilmente sintomo del buono stato di salute della musica italiana. Un mercato che probabilmente grazie all’avvento dei social media e dello streaming, ha saputo rompere le frontiere musicali che da tempo, con le dovute eccezioni, avevano costretto i suoi artisti più rappresentativi ad essere visti come un fenomeno esclusivamente italiano.

Il vento sta cambiando, soprattutto se il vento soffia nella direzione di due pesi massimi del calibro di Tiziano e Sfera.

Redazione

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