Dalla Terra al Pianeta Rosso: andremo mai a vivere su Marte?

Dalla Terra al Pianeta Rosso: andremo mai a vivere su Marte?

SPAZIO – La space economy si sta trasformando in un’opportunità per i paperoni del mondo e non solo. Ci stiamo avvicinando sempre più concretamente verso una colonia extra-planetaria?

Il pianeta Marte ormai comincia a diventare una realtà sempre più vicina, dopo che la sonda della Nasa Perseverance è atterrata sul pianeta rosso lo scorso 18 febbraio regalandoci immagini spettacolari. C’è chi sogna addirittura di andare a viverci. O di colonizzarlo. Con il nostro pianeta Terra a rischio per i cambiamenti climatici che potrebbero portare a fenomeni estremi e con il rischio di nuove pandemie, corrono voci che alcuni ricchi del pianeta vorrebbero compare casa su Marte per i loro nipoti…

Tutto sarebbe possibile per il prossimo futuro.

Vivere su Marte: il caso di Elon Musk

Il secondo uomo più ricco del mondo, l’americano Elon Musk ha dichiarato alla stampa internazionale che vorrebbe vendere le sue case sul nostro pianeta e colonizzare Marte. Già nel 2019 Musk ha dichiarato di aver venduto molti dei suoi beni immobili per costruire il suo sogno sul pianeta rosso. “Penso che sia importante che l’umanità evolva in una civiltà spaziale, in una specie multi-planetaria. Ci vorranno enormi risorse per costruire una città su Marte. Voglio essere in grado di contribuire il più possibile” affermò in un’intervista col giornalista tedesco Mathias Döpfner. L’idea di Musk è di costruire inizialmente delle cupole di vetro per la sopravvivenza delle persone e, successivamente, realizzare la “terraformazione”, cioè un processo artificiale che permette di rendere un pianeta abitabile intervenendo sull’atmosfera e dunque creare una riserva di ossigeno nonché un terreno fertile.

Chi di voi andrebbe a provare a vivere su Marte?

In vacanza su Marte

Foto tratte dal sito dell’osservatorio astronomico Marsec di Marana (Vi)

Noi di My Where ne avevamo già parlato QUI, raccontando lo studio della scienziata britannica Maggie Aderin-Pocock, che insieme ad architetti e urbanisti di fama mondiale ha provato a immaginare scenari incredibili come crociere spaziali, cibo “stampato” in formato 3D, orari di lavoro minimi, città marine e case intelligenti.

Ma preferiremo davvero andare in vacanza su Marte con tutti i luoghi paradisiaci che abbiamo nel nostro pianeta?

Il Mars Cube del Marana Space Explorer Center

vivere su Marte
Foto tratta dal sito dell’osservatorio astronomico Marsec di Marana (Vi)

A Marana di Crespadoro sulle montagne vicentine è presente un osservatorio astronomico (di proprietà del Comune di Crespadoro) riconosciuto dalla NASA con tanto di Museo interno, che è purtroppo momentaneamente chiuso a causa delle misure restrittive della pandemia. Qui c’è il Mars Cube, un cubo in cui è possibile vedere il pianeta rosso in 3D, come se ci trovassimo sulla sonda Perseverance. Assieme a questa struttura era stata allestita pure una mostra dedicata al rover Perseverance, al momento non ancora visitabile.

vivere su Marte
Foto tratta dal sito dell’osservatorio astronomico Marsec di Marana (Vi)

L’associazione no profit degli astrofili del Marsec ci ha però inviato a consultare il loro sito e ci ha regalato delle foto straordinarie. Sul sito è possibile vedere la sonda in 3D e sono pure scaricabili dei disegni da colorare per bambini. Mentre sulla pagina Facebook @www.marsec.org si può trovare anche la panoramica marziana di Perseverance dal cratere Jazero. Anche sul sui social della NASA si trovano numerosi video e immagini spettacolari.

Il messaggio nascosto del paracadute Perseverance

vivere su Marte
Vivere su Marte sarà possibile? Foto tratte dal profilo Twitter della NASA

La rivista Focus riporta inoltre una bella curiosità. All’interno del paracadute atterrato su Marte vi era un messaggio in codice con scritto: “Dare mighty things” ovvero “Osate cose grandiose”. Si tratterebbe di un motto scelto da tempo dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA e si trova nascosto nell’alternanza di strisce bianche e rosse del tessuto del paracadute. Come spiegato da The Guardian, il motto è tratto da un discorso del 1899 di Theodore Roosevelt: “Molto meglio è osare cose grandiose, conquistare gloriosi trionfi, anche se screziati dall’insuccesso, che entrare nei ranghi dei poveri di spirito che né gioiscono né soffrono molto, perché questi vivono nella grigia penombra che non conosce né la vittoria né la sconfitta”.

Quindi, osare per conquistare nuovi mondi.

Marta Cardini

Leave a Reply

Your email address will not be published.