Workout, parla Emil Lazzaroni: “Il governo ha sottovalutato l’importanza delle palestre per la gente. Per tenersi in forma vi dico che…”

Workout, parla Emil Lazzaroni: “Il governo ha sottovalutato l’importanza delle palestre per la gente. Per tenersi in forma vi dico che…”

ITALIA – Dalla chiusura forzata delle palestre al tema della nutrizione e del benessere, dal media YouTube agli allenamenti da casa. Ecco la nostra intervista al personal trainer Emil Lazzaroni.

Se oggi Christian Bale dovesse ributtarsi in una trasformazione fisica senza precedenti, probabilmente si rivolgerebbe a uno come Emil Lazzaroni. Per chi non lo conoscesse Emil è un online personal trainer specializzato appunto nelle trasformazioni fisiche. Attraverso i suoi canali social, Emil condivide tutte le sue conoscenze ai suoi follower con l’obiettivo di aiutarli a raggiungere la forma fisica e lo stato di salute e benessere che desiderano.

Nel corso della sua carriera, Emil è stato tante cose. È uno youtuber di successo – il suo canale, Emil Fitness Coach sfiora i 100 mila iscritti – e ha pubblicato tre libri dedicati al fitness e alla nutrizione.

Con lui abbiamo toccato molti argomenti, dalla chiusura che ha messo in ginocchio le palestre agli allenamenti da casa, fino ad arrivare all’efficace ma anche tortuoso percorso che ogni youtuber deve affrontare per promuovere le sue idee e il suo lavoro.

Emil Lazzaroni

Buongiorno Emil, è un piacere averti tra le righe di MyWhere. Come ti è venuta l’idea di aprire un canale YouTube?
Ciao a tutti! All’inizio lavoravo molto con i gruppi Facebook. Nel 2016 però c’è stato un cambiamento che ha portato questi gruppi ad attraversare una fase molto complicata. In poche parole, nessuno vi partecipava, c’erano troppe poche interazioni. Così ho deciso di spostarmi cambiando social, passando così a YouTube e a Instagram. Diciamo che ho sempre cercato di dare contenuti di valore e per i primi 2-3 anni sono stato premiato. Purtroppo a maggio dell’anno scorso l’algoritmo di YouTube è cambiato e ha penalizzato alla morte tutti i canali che fanno informazione, spingendo invece quelli legati all’intrattenimento.

Che tipo di pubblico si rivolge a te? Sono più i giovani a seguirti o i tuoi sono utenti di età trasversale?
L’80% della mia fanbase è costituita da ragazzi dai 21 ai 35 anni, poi ho un po’ di over 35 e un po’ di donne che mi seguono.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione da quando gestisci il canale Emil Fitness Coach?

Vorrei arrivare a 100,000 iscritti, è obiettivo che mi ero prefissato tempo fa. Ci sono molto vicino ma purtroppo non sono ancora riuscito a superare quel traguardo. Al di la del numero comunque, la più grande soddisfazione è avere ricevuto molti messaggi e complimenti da colleghi che stimo e persone alle quali sono stato d’aiuto con le informazioni che ho trasmesso negli anni.

Ci parli del tuo programma Home Warrior Workout?

Certo. Diciamo che non sono mai stato un grande appassionato degli allenamenti casalinghi, ma essendo un personal trainer so come far allenare anche quelli che non vogliono allenarsi in palestra. Con la chiusura delle palestre nel primo lockdown dovevo inventarmi qualcosa. Così creai delle schede da dare a chiunque, sia clienti della mia palestra che non, allenamenti da fare a corpo libero a casa.

Le palestre poi hanno riaperto per l’estate e sembrava andare tutto per il meglio. E invece a ottobre, di nuovo una doccia fredda, con il Governo che le ha richiuse fino a data da destinarsi provocando una crisi pesante nel settore. Tante palestre purtroppo non riapriranno più.

In questo contesto in cui la palestra è solo un ricordo ho pensato di preparare qualcosa di un po’ più strutturato e scientificamente programmato del primo workout che diedi. Ho incluso anche dei bonus e dei video per aiutare le persone ad eseguire gli esercizi nel giusto modo.

Di cosa si tratta?

Le palestre poi hanno riaperto per l’estate e sembrava andare tutto per il meglio. E invece poi di nuovo a fine ottobre doccia fredda, con il governo che le ha chiuse e non le ha più riaperte, e qua si parla che molte resteranno chiuse per sempre perché ormai sono fallite.

In questo nuovo contento in cui la palestra sarà un ricordo, perché molti si alleneranno per sempre a casa o a corpo libero e non ci torneranno mai più, ho pensato di preparare qualcosa di un po’ più strutturato e scientificamente programmato del primo workout che diedi. Ho incluso anche dei bonus e dei video per aiutare le persone ad eseguire gli esercizi nel giusto modo.

Home Warrior Workout è un ebook di 90 giorni per casa a corpo libero. Molte persone che l’hanno acquistato lo hanno trovato divertente e spassoso. Ho cercato di variare e di inserire esercizi innovativi e diversi dal solito, come le prove a tempo ad esempio, circuiti che ti fanno accorgere dei miglioramenti giorno per giorno.

In questo periodo difficile, contrassegnato da diverse fasi, ci sono state una serie di limitazioni, alcune di queste hanno impattato anche sulla libertà di svolgere attività fisica. Questo ha suscitato malcontento per molti. Tu cosa ne pensi? Il blocco allo sport ha impattato sulla popolazione?
Guarda, qualche tempo fa ho fatto una storia su Instagram chiedendo alle persone che mi seguono come stavano. E molti stanno male… nel senso che non è per niente semplice questo periodo.

Il governo non capisce probabilmente che la palestra non è una cosa da sfigati che perdono tempo e pertanto va chiusa. E’ un benessere per molti sia fisico che mentale, e dal momento che questo benessere viene privato, tanto stress e tanto malcontento non hanno più modo di uscire e restano dentro di noi, facendoci star male.  La palestra non si può assolutamente sostituire con una corsetta all’aria aperta o qualche piegamento al parco, sono due mondi diversi.

Penso che con tutti gli investimenti che le strutture in tutta Italia avevano fatto per mettersi a norma e ripartire, chiuderle sia un gesto meschino e insensato, che va solo a danneggiare la vita di circa 1 milione di persone che nel fitness ci lavora o che frequenta le palestre in tutta Italia.

Che consigli daresti a chi vuole rimettersi in forma in questo periodo?
Il piano alimentare sicuramente va adattato ma va sempre seguito, nel senso che la nutrizione è una parte fondamentale dello stare in forma, e la chiusura delle palestre su questo punto non ha inciso più di tanto. Chiaramente consiglio il più possibile due soluzioni:

1) A chi ne ha possibilità, di farsi una palestra a casa con manubri, bilanciere e una panca. Anche solo questi 3 attrezzi possono essere già qualcosa di utile per utilizzare dei pesi invece che fare il corpo libero. Chi ha spazio e denaro si è fatto una vera e propria palestra magari in garage o in cantina, e continua ad allenarsi normalmente, ma chiaramente visto anche il difficile momento lavorativo per tutti, questo è ad appannaggio di pochi fortunati.

2) A chi non può farlo, semplicemente dico che è meglio allenarsi a corpo libero che stare sul divano. Circuiti, allenamenti, corsa, calisthenics, insomma ci sono tante discipline che per fortuna si possono ancora fare. Cercare il più possibile di tenersi in forma e di non perdere i progressi avuti in palestra durante gli scorsi mesi e anni.

E per tutti tenere duro. E’ un momento difficile che sta mettendo a dura prova tutti, non solo chi lavora in palestra o la frequenta. Bisogna ora più che mai stringere i denti e non mollare.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto scrivendo il quarto libro con un mio amico biologo, che si chiamerà L’Arte della Nutrizione. Lo scopo è quello di insegnare a tutte le persone a smetterla di stare a dieta. Se comprendi i concetti che stanno dietro al nutrirsi in modo sano e corretto, non avrai più bisogno di un foglio che ti dica cosa e quanto mangiare.

E’ un processo che richiede tempo ed impegno, ma che una volta appreso resta per tutta la vita.

Imparare a padroneggiare l’arte della nutrizione è una missione che mi ero dato e che ho completato con successo, e ora voglio insegnare a tutte le persone come si fa con calma, un approccio graduale e senza sforzo.

Per quanto riguarda i social invece sono un po’ titubante, i cambiamenti agli algoritmi degli ultimi 2 anni hanno completamente bloccato i miei canali che non crescono più e sono morti. Sto pensando di spostarmi sul lato pubblicitario, ma non è facile perché quando si investono soldi bisogna averne poi un ritorno economico, quindi è una struttura più complessa da creare.

Per ora cerco di continuare con ciò che ho fatto, ogni tanto provo a cambiare stile ai profili o ai video ma vedo che non sta funzionando niente.

Non mi do per vinto, una soluzione da qualche parte si trova sempre.

L’importante è non abbattersi e non mollare.

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Paolo Riggio

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