Your Personal Best, Paolo Capriotti si racconta: “Il blocco delle maratone? Un duro colpo, ma presto torneremo a correre”

Your Personal Best, Paolo Capriotti si racconta: “Il blocco delle maratone? Un duro colpo, ma presto torneremo a correre”

ITALIA – Ha preso parte a decine di gare podistiche, dalle maratone alle 10km, fino ad arrivare alle 100k del Passatore. Ha praticato il Triathlon e l’Ironman, per passare poi allo Sprint, al Trail Running e alla Spartan Race. Insomma, con lui, possiamo parlare di allenamento alla grande. Ecco la nostra intervista al preparatore atletico (e star del web) Paolo Capriotti.

“Porsi un obiettivo è il primo passo verso il traguardo, affidarsi ad un professionista qualificato e competente, il passo più importante”. È questa la filosofia di Paolo Capriotti, preparatore atletico professionista specializzato negli sport di resistenza, dal Running al Triathlon, dal Trail all’Obstacle Course Race.

Il suo nome, oltre ad essere sinonimo di competenza e passione in queste branche dello sport, è anche famosissimo in rete. Capriotti è infatti presente su YouTube con il canale di successo Your Personal Best e ha un grande seguito sui social, dove trasmette la tecnica. Cosa significa? Che per allenarsi, per correre e per riuscire nelle nostre imprese sportive, la tecnica è fondamentale e consente di performare in maniera efficace e senza infortuni.

Con Paolo abbiamo ripercorso la sua carriera da preparatore atletico, soffermandoci sulle difficoltà che stanno vivendo gli sportivi a causa della pandemia, senza tralasciare un inevitabile cenno al triste blocco delle maratone, specialità che Paolo conosce molto bene.

Ecco la nostra intervista con lui.

Paolo Capriotti

Ciao Paolo, è un piacere averti tra le righe di MyWhere. Ci parli del tuo progetto Your Personal Best? Come lo definiresti a chi non lo conosce? 

Ciao a tutti! Your Personal Best è un progetto rivolto agli amanti degli sport di resistenza come podismo, Triathlon, Trail e OCR.  La nostra missione è aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi sportivi in maniera programmata ed efficace.

Ci racconti la tua esperienza nel campo degli sport di resistenza? 

Ho sempre amato correre. All’inizio ero più attratto dalle brevi distanze poi andando avanti con gli anni ho iniziato ad appassionarmi alle gare più lunghe, correndo diverse Maratone ed Ultra Maratone, fino ad arrivare a correre la famosa 100km del Passatore, da Firenze a Faenza. Il mio amore per le discipline di Endurance però non si è fermato alla corsa, ho partecipato anche a diverse gare di Triathlon tra cui alcuni Ironman e a qualche Spartan Race.

In parallelo ho portato avanti i miei studi laureandomi in Scienze Motorie e Sportive e specializzandomi con i più riconosciuti enti formativi italiani ed internazionali come istruttore di Running, Triathlon, Ironman Coach, Spartan Sgx Coach e recentemente anche come Trainer di Crossfit.

Da ormai tanti anni ho trasformato la mia passione in una professione aiutando così centinaia di appassionati a raggiungere i propri obiettivi sportivi, dalla prima Maratona all’IRONMAN, dalla Spartan Race ad Ultra Trail tra i più impegnativi d’Europa.

Che tipo di pubblico si rivolge a te? Sono più i giovani a seguirti o i tuoi sono utenti di età trasversale?

Devo ammettere che mi segue un pubblico abbastanza trasversale, guardando le statistiche

direi persone di età compresa trai i 18 e i 65 anni, anche se solitamente sono principalmente gli utenti della fascia centrale, tra i 25 e i 45 anni, che si rivolgono a me per essere seguiti personalmente nella preparazione dei propri obiettivi.

L’emergenza Covid-19 ha avuto ripercussioni anche sulla nostra condizione fisica. Che consigli daresti a chi vuole rimettersi in forma in questo periodo?

Questa situazione ha limitato di molto la possibilità di fare Sport, i centri fitness sono chiusi e molte delle manifestazioni sportive sono state annullate. Ad ogni modo consiglio di non mollare la pratica sportiva e di organizzarsi con gli strumenti che si hanno a propria disposizione. La corsa e lo Sport all’aria aperta sono consentiti e hanno un grande impatto sulla nostra salute e sulla forma fisica. Ovviamente, come tutte le cose, bisogna procedere per gradi, a chi non ha mai corso consiglio di iniziare gradualmente alternando corsa e cammino e cercando di limitarsi ad intensità moderate. Se si ha un approccio corretto in poco tempo si può arrivare ad ottenere progressi notevoli.

Nel campo delle maratone, nazionali e internazionali, proseguono i rinvii a data da destinarsi. Tu che ne pensi di questa situazione? E come si stanno attrezzando gli appassionati e i professionisti per sopperire a questo clima di incertezza?

E’ stato un duro colpo per tutto il mondo dello Sport, organizzare una Maratona con migliaia di iscritti non è facile di per se, figuriamoci durante una pandemia. Qualcosa ora si sta muovendo perciò sono fiducioso che presto, seppur con alcune limitazioni di sicurezza, si potrà riprendere a gareggiare.

Gli appassionati all’inizio sono stati frenati da questa situazione, non è facile continuare ad allenarsi senza conoscere quali gare si svolgeranno e in quale data. Ho notato che affidarsi ad un Coach aiuta a mantenere alta la motivazione. Ai ragazzi che seguo dico sempre di guardare il bicchiere mezzo pieno, si ha più tempo a disposizione per prepararsi al meglio per le prossime gare.

Rimanendo in tema maratone, quali sono gli aspetti più importanti per prepararsi ad una maratona non avendola mai praticata prima?

L’aspetto più importante in assoluto è aumentare la resistenza. Per ottenere dei risultati significativi bisogna avere costanza, consiglio di correre un minimo di 3 volte alla settimana cercando di fare almeno un’uscita lunga.

Un’altro aspetto ancora troppo sottovalutato dagli amatori è la tecnica di corsa, ci sono statistiche che evidenziano come oltre un 50% di podisti si infortuna ogni anno per un’errata tecnica di corsa o per un eccessivo carico di allenamento. Essendo la corsa uno schema motorio di base dell’essere umano la si da troppo per scontata, in realtà con un’errata tecnica di corsa spesso ci si infortuna ancor prima di arrivare alla Maratona.

Negli anni hai supportato tantissime persone a raggiungere i propri obiettivi sportivi, dalla prima maratona all’IronMan, passando per l’Ultra Trail e la Spartan Race. Qual è la pratica più dura da preparare? 

Bella domanda! Dipende molto dalle caratteristiche dell’individuo, in linea generale penso che l’Ironman sia la disciplina che richieda più rigore. Per affrontare una distanza estrema, formata da  tre discipline, è fondamentale allenarsi con impegno e determinazione.  Per chi non lo conoscesse l’Ironman è la distanza più lunga nel Triathlon ed è una gara che prevede 3.8km di nuoto in acque libera, 180 km di bicicletta e 42km di corsa.

COME SEGUIRE PAOLO CAPRIOTTI – YOUR PERSONAL BEST

 

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Paolo Riggio

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