I benefici della corsa: 5 motivi per iniziare a correre senza fermarsi più

I benefici della corsa: 5 motivi per iniziare a correre senza fermarsi più

MONDO – Tanti si affacciano al mondo della corsa per dimagrire, per riconquistare la forma persa o semplicemente per riuscire a fare le scale senza fiatone. Troppi però si arrendono ai primi dolori e considerano noioso saltellare sulla pista ciclabile. Cerchiamo di farvi valutare questo sport offrendovi cinque punti di vista motivazionali, utili per non sentirsi in colpa dopo le tavole imbandite delle feste natalizie.

Pranzo di Natale in famiglia, Santo Stefano dalla zia della pastiera, Capodanno al cenone nel quale ognuno porta qualcosa da casa. Tavole imbandite, grassi e zuccheri come se piovesse. Non eri in forma nemmeno prima, ma adesso ti guardi allo specchio e ti chiedi perché ti piace così tanto mangiare. E’ più che altro una questione di salute, il motivo per cui parliamo dei benefici della corsa, come abbiamo parlato spesso dei benefici di una corretta alimentazione unita all’esercizio fisico.

Quando ti alzi da letto la mattina prova a pensare agli anni passati al liceo, al tuo zaino colmo di libri di matematica o dizionari di latino. Ti ricordi quanto pesava? Ti ricordi che segni ti lasciava sulle spalle d’estate? Se quando apri gli occhi e ti metti in posizione eretta ti senti pesante, è il momento d’iniziare a correre. Sei sulla bilancia, nudo, ma il tuo peso è aggravato da uno zaino di pelle e ciccia che ostacola il quotidiano.

L’immagine è forte, ma è reale. Questo articolo vuole anche un po’ spaventare. Pensa all’ultima volta che stavi per perdere la metro, allo sprint che hai fatto prima che si chiudessero le porte. Quante fermate dopo hai ripreso fiato? La risposta è una sola: troppe.

I BENEFICI DELLA CORSA: TORNARE A RESPIRARE

Foto da it.123.rf.com

Hai chiesto al negoziante delle scarpe da principiante, quasi da passeggiatore e lui te le ha vendute circa un numero superiore a quello che indossi normalmente: giusto! Poi frughi fra i tuoi cassetti e cerchi un abbigliamento invernale: sbagliato! È gennaio e hai freddo, ma più ti copri e meno tornerai a respirare.

Dopo i primi cinque minuti sarai sudato ed il corpo si sarà adattato al clima. Fumatori, ex sportivi, chi corre per la prima volta: ognuno riassapora la respirazione umana e i benefici della corsa. Dentro un ufficio o in casa sul divano nessuno ascolta il proprio respiro. È una sensazione che porta chiunque a sentirsi vivo.

Il primo giorno sarà devastante, ti sentirai come scappato da un manicomio. L’unica cosa che ti aiuterà a non spiaggiarti sulla prima aiuola è ascoltare quanta fatica stai facendo a respirare. In che condizioni sono? Voglio essere ancora questo? Non puoi fermarti, non devi farlo mai. Se non riesci più a correre, intervalla ogni tanto con una camminata veloce.

Qualsiasi età tu abbia, ne dimostri sicuramente di più: pensa a questo. Il primo giorno dovete fare almeno cinque chilometri. Non avete un orologio satellitare, ma potete intuire la distanza prendendo dei punti di riferimento che diventeranno i vostri migliori amici. Tornati davanti al portone di casa continuate ad ascoltare il vostro respiro. Quella sensazione deve bastarvi per tornare in strada il giorno seguente.

LA SOLITUDINE DEI PRIMI MESI

Foto da: garmin.com

Scegli l’orario che preferisci e non cambiarlo. Mattina presto, pausa pranzo, la sera: quando vuoi ma da solo. È statisticamente provato: chi inizia a correre con l’amico o con il collega di lavoro, spesso dura quanto un gatto in tangenziale. I primi mesi sono fondamentali, è importante affrontare da solo la fatica e non condividere quella mezzora con nessuno.

Se hai la forza di vivere il sacrificio in solitudine molto probabilmente non mollerai. Per uscire in gruppo ci sarà tempo quando andrai più forte, quando avrai sconfitto la città senza bisogno d’aiuto. La solitudine fa paura. Una volta provata però non la baratterete più con un’uscita chiassosa. Il silenzio e le sensazioni del vostro corpo batteranno sempre i vostri compagni che si fermano a parlare delle mogli dei non presenti.

I giorni passeranno più veloci del previsto ed il tuo IPad diventerà un guru riflessivo del quale non potrai più fare a meno. La strada sotto i piedi scorre sempre più velocemente, sono trascorsi i primi quattro mesi e solo oggi hai il coraggio di salire nuovamente sulla bilancia.

Hai fatto bene a non sfidarla prima, a scappare dagli specchi perché sarebbe stato inutile. Oggi, invece, è un giorno importante. Dopo quattro mesi da soli con i tuoi pensieri, la tua musica e alla ricerca dei benefici della corsa, è arrivato il momento di pesarsi. Non devi stupirti. Mangi come sempre, ma hai trovato mezzora ogni giorno da dedicare al corpo e alla mente: solo.

I BENEFICI DELLA CORSA NEL BOSCO

Foto da: franzrossi.com

Dopo un anno di cemento, di cani e neonati in carrozzina, senti la necessità di allontanarti dalla ciclabile. È arrivato anche il momento di allungare il tempo delle uscite. Dalla finestra dell’ ufficio vedi la montagna nascosta dietro alla zona industriale: ripensi a quando ci andavi a fare pic-nic con mamma e papà.

Quando correndo ti lasci stritolare dalla natura, non senti nemmeno la fatica di una salita più ripida. Ti dimentichi della città, della stampante che s’inceppa ogni dieci minuti e del collega con l’alito pesante. Corri e basta. Il terreno è più accidentato ma ti diverte ballare su quei ciottoli.

I tuoi benefici della corsa riflettono che sei un corridore puro, un autodidatta, un tizio che ha perso dieci chili in un anno. Giustamente non ha mai consultato siti per professionisti, non ha mai cercato di andare più forte copiando tabelle di allenamento del campione olimpico sui 10000 metri. Sei il più forte di tutti perché conosci quegli alberi, quel bosco, sai dove c’è un fiumiciattolo per rifocillarti e ti senti vivo.

Sali quei sentieri con incredulità, meravigliato di come le tue gambe continuano a spingere. Ad un certo punto ti fermi perché vedi una busta di plastica. La raccogli e la riempi di sassi, poi la metti sulla schiena come fosse uno zaino. Senti quel peso e ricordi da dove sei partito e quanto è bello quel filare di faggi che stai attraversando. Torni a casa e ora ti senti pronto a correre in gruppo.

LA REGINA DELLE CORSE: LA MARATONA

Foto da: runromemarathon.com

Ciclabile, bosco, pioggia, vento, sole. Sei dimagrito, nessuno ti riconosce più e tu usi sempre la stessa frase:

Se uno è basso non può diventare alto, ma se uno è grasso può dimagrire.

Il fisico è stato curato, ma ora hai iniziato a guardare questo sport in tv ed impari a sognare.

Sino ad oggi non hai corso mai più di un ora e mezzo. Hai cambiato già due paia di scarpette ed hai comprato un satellitare per capire meglio le tue prestazioni. Perché no? Quarantadue chilometri? Correre una maratona è un avvenimento che cambia la vita, un’emozione indescrivibile ed è possibile. Tutti possono farlo.

La cosa più importante per un novizio è non guardare gli altri che in partenza vanno molto più forte di te. Non devi mai dimenticare che solo due anni prima eri obeso e che stai partendo per un’avventura unica ma pericolosa. La parola che devi ricordare è rispetto. La maratona va rispettata come se tu fossi un piccolo pescatore in mare aperto.

Preparati alla gara consapevole. Ascolta i consigli di chi l’ha già corsa, documentati sia per l’allenamento fisico che per quello psicologico. Serve coraggio specialmente la prima volta perché non sai a cosa vai incontro. Non devi vincere o fare un tempo prestabilito. Devi solo arrivare in fondo.

La devi conoscere, corteggiare, farle capire che sai quanto male può farti. Pensare di preparare una maratona è uno stimolo fortissimo. Ogni runner prima o poi pensa a lei.

GIRARE IL MONDO GRAZIE AI BENEFICI DELLA CORSA

Foto da: podisti.net

Hai terminato la prima maratona e ti hanno appeso al collo la medaglia di finisher. Ti guardi intorno e quell’oceano di pettorali quasi ti spaventa. Sei in una capitale europea. Hai scelto quella maratona fra tante altre perché molto pianeggiante e partecipata dal pubblico.

Durante gli ultimi cinque chilometri, mentre vedi San Giorgio che ti minaccia impugnando scudo e picca, ti giuri sia stata la prima e l’ultima. Stai facendo troppa fatica ed escono frasi di circostanza dalla tua bocca. Una delle più gettonate è questa:

Chi me lo ha fatto fare. Nemmeno mi pagassero.

Poi, dopo il traguardo, mentre ti stai togliendo i calzini ascolti qualcuno vicino a te che parla della prossima Maratona a Berlino. Sei pieno di dolori e continui a bere, ma inizi a farci un pensierino. La mattina dopo sei già in astinenza e come ogni bravo tossico stai cercando informazioni in rete. Hai già dimenticato tutta la fatica e pensi solo al prossimo nastro di partenza.

Questo accade a tutti quelli che hanno avuto rispetto dei 42 km. Hanno corso con calma guardando le bellezze della città e sentendo gli incitamenti dei passanti. Le corse più belle e suggestive sono in ogni angolo di mondo. Visitare una città il giorno prima della gara è una sensazione strana e impagabile: è come sfidarla.

Si corre nel deserto, sulle isole, si scalano le montagne, si spoglia la Grande Mela. Si gareggia con le ciaspole ai piedi o da uno stato all’altro. Se sarai bravo, determinato e fortunato in pochi anni girerai i quattro continenti a bordo delle tue scarpette da running.

Servono due cose per farlo e per assimilare i benefici della corsa. La prima è la costanza: dobbiamo volerci bene e abbandonare il sofà senza cercare scuse. La seconda è non farsi prendere la mano: rispettare i nostri limiti fisici, la nostra età e la regina delle corse podistiche.

 

Francesco Danti

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