MONDO – Everlasting significa eterno, ed è un titolo che racchiude in sé l’essenza stessa della storia: il desiderio di un’eterna giovinezza, perché i giovani sono il futuro; la voglia di una vita eterna, ma soprattutto il sogno di un amore eterno, un amore che non si consumi. Ne parliamo con l’editrice Francesca Di Martino.
Romanzo di esordio della giovane Juliette Pierce, Everlasting è un bestseller francese e dal 5 maggio è disponibile anche in Italia, grazie a Edizioni Piuma, con la traduzione di Alessandra Florio. L’autrice stessa ha dichiarato di amare questo titolo, perché è “breve e incisivo. È il nome dell’azienda che ha creato il famoso algoritmo, Soulmates, per trovare l’anima gemella. Per me Everlasting racchiude la domanda: fino a punto sei disposta a spingerti per amore?”
Ed è questo il nucleo centrale della storia: l’amore esiste per tutti? Ma che tipo di amore? Narrato in prima persona, la protagonista, As, vive in un futuro distopico, circondata da software e macchinari informatici. Un mondo non così tanto diverso da quello in cui viviamo oggi, dove la tecnologia sta prendendo il sopravvento.
L’AMORE PUO’ ESSERE DAVVERO CREATO?
Everlasting è, dunque, un’immensa multinazionale che vende alla gente un software rivoluzionario di sua proprietà. Si tratta di Soulmates, una sofisticata macchina ipertecnologica in grado di trovare l’anima gemella, grazie a un complesso algoritmo. Tuttavia, ad As non succede ancora. Esiste, lì fuori, davvero per tutti, l’anima gemella? As è una ragazza introversa e con diversi problemi relazionali, sogna di trovare l’amore e, invece, viene scelta come cavia per provare un aggiornamento di Soulmates. Le cose non vanno come previsto e As si ritrova coinvolta in una serie di eventi che cambieranno la sua vita.
La ragazza dovrà fare i conti con se stessa e il suo passato, con l’aiuto di Ellis, uomo misterioso e ribelle che vuole distruggere Soulmates. Un percorso di crescita e una sfida personale che porteranno As a riflettere sul potere dell’app perché, si sa, ogni tecnologia ha i suoi difetti, ma l’amore può davvero essere creato?
Rivolto ai giovani d’oggi, Everlasting invita tutti a riflettere su un futuro che potrebbe essere il nostro. La tecnologia esiste, ma non deve per forza dominarci. Siamo padroni del nostro destino, abbiamo ancora la libertà di scegliere chi essere e chi diventare, senza farci influenzare da software e web.
L’EDITRICE FRANCESCA DI MARTINO CI RACCONTA EVERLASTING
Edizioni Piuma ha scelto di pubblicare il romanzo perché “Per noi è uno spazio ideale per affrontare tematiche più vicine ai sentimenti dei ragazzi, raccontati attraverso il genere fantascientifico, distopico e solarpunk”. Lo conferma l’editrice Francesca Di Martino, con cui abbiamo fatto due chiacchere.
Everlasting è oggi Bestseller Amazon Francia top100: pensa che questi stessi risultati possano essere raggiunti anche in Italia?
Ogni paese ha il suo mercato che riflette il gusto dei propri lettori. Speriamo ovviamente di replicare anche qui. Tutti i libri in uscita sono piccole battaglie per le case editrici, si mettono in campo fantasia, fatica e investimenti per colpire l’attenzione del pubblico. Edizioni Piuma, come tutte le piccole case editrici indipendenti, lavora per far conoscere i propri libri con la speranza che vengano scoperti e letti.
Cosa l’ha spinta a pubblicare il romanzo?
Da un paio di anni sto lavorando a una linea editoriale per ragazzi ispirata al genere distopico {I Codici} per ragazzi dai 10 anni in su e {I Codici}XL per ragazzi più grandi. L’idea è quella di proporre la fantascienza di un certo tipo a un pubblico più giovane. Purtroppo di questi tempi, con l’effetto della pandemia ci siamo trovati tutti quanti catapultati in uno scenario surreale, che prima si poteva solo immaginare nei romanzi. Oggi, invece, è un’esperienza vissuta realmente, che ha fatto emergere disagi e un certo disorientamento nei ragazzi stessi nella loro socialità. Noi adulti, penso, facciamo fatica perché nella nostra memoria storica non abbiamo mai vissuto una cosa così. Una bella sfida.
Mi piacerebbe che la fantascienza potesse essere considerata come un’occasione per comprendere meglio il presente, attraverso le metafore immaginifiche in cui poter criticare aspetti della vita di oggi. Per cui la vera molla che mi ha spinto a scegliere questo libro, e i prossimi che sono in cantiere, è proprio quella di trovare narrazioni che affrontino problematiche e temi usando filtri fantastici. Proprio come hanno sempre fatto grandi scrittori del passato, da George Orwell, Kurt Vonnegut, Ray Bradbury a tanti altri.
Everlasting è per “Young Adult”: crede che la giovane età dell’autrice, Juliette Pierce, sia stata indispensabile per rivolgersi a un pubblico così giovane?
Sicuramente ha contribuito. Juliette Pierce è nata nel mondo della scrittura digitale e social, cosa che si percepisce tantissimo nel suo stile di scrittura. Everlasting è stato il suo esordio in Francia nel 2018, poi ha scritto altri romanzi e speriamo continui. Essere giovane e talentuosa è un richiamo stimolante per i suoi coetanei. Juliette non fa finta di parlare ai ragazzi, lo fa per davvero attraverso la voce della protagonista. As è una ragazza vera, parla in modo veloce, imperfetto e senza filtri. Assolutamente credibile. Sembra quasi una di quelle ragazze che s’incontrano per strada, che vedi camminare con la testa per aria, immersa nei suoi pensieri e nelle sue problematiche. As non è perfetta, al contrario ha problemi da risolvere, è incasinata e non sa come reagire quando viene attaccata. Come tutti i giovani, As ha bisogno di risposte, non solo alle sue domande, ma anche alle sue angosce. Ma Juliette è onesta. Non inventa false risposte, lei racconta e dice anche cose che non piacciono.
In cosa pensa che i giovani d’oggi possano riconoscersi nella vicenda?
I nostri ragazzi sono cresciuti immersi nella società digitale, uno scenario che a noi adulti ha stravolto la vita, ma per loro è tutto normale. Si muovono nei social a una velocità pazzesca, ma quanto sanno di essere studiati o controllati dagli algoritmi? Probabilmente vivono diversi disagi e lo comunicano in molteplici forme tra loro e nel web. In questo flusso emotivo l’amore è uno di quegli appuntamenti che irrompe come uno tsunami alla loro età. Hanno bisogno d’incanalare i sentimenti forti e travolgenti. “Everlasting” centra l’argomento ponendo delle domande importanti che ultimamente sono state trattate in altri ambiti, con serie televisive, che hanno proprio raccontato il senso degli “amori digitali”.
In cosa, invece, secondo lei, i giovani si distaccano completamente dal racconto?
Rispondere onestamente a questa domanda non è facile. Se dovessi apparire come l’adulto che conosce i gusti e i pensieri dei ragazzi avrei già perso in partenza. È più importante aprire le orecchie e mettersi ad ascoltarli, per non smettere d’imparare da loro. Se conoscessi esattamente da che cosa si distaccano dalla storia di “Everlasting” sarebbe inutile rivolgermi a loro, darei per scontato un sacco di cose, insomma commetterei un grande errore di presunzione. Come casa editrice, ho semplicemente scelto una storia da pubblicare per essere letta, se poi ogni lettore formula un proprio pensiero sul libro, sia in positivo che in negativo, non posso che esserne soddisfatta perché è una storia che ha lasciato qualcosa.
Non sappiamo se Everlasting avrà o meno un seguito. Per ora, però, possiamo dire che è rivolto a quella generazione di giovani che sta ancora scoprendo se stessa. Un romanzo eterno, esattamente come si era previsto.
Testo di Elena Calabrese
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