90 anni fa nasceva Umberto Eco, uno dei più grandi medievisti al mondo

90 anni fa nasceva Umberto Eco, uno dei più grandi medievisti al mondo

ACCADDE OGGI – Nell’anniversario della nascita di Umberto Eco, avvenuta il 5 Gennaio 1932, vogliamo ricordare l’uomo, il filosofo e soprattutto lo scrittore. I suoi romanzi hanno unito cultura e suspence, in un modo unico di raccontare la storia.

Umberto Eco avrebbe compiuto 90 anni proprio oggi. Scomparso il 19 febbraio 2016, i suoi saggi ed i suoi racconti sono sempre attuali e ci parlano di un accademico che ha usato la cultura come arma. È stato un uomo invidiato per la semplicità con la quale riusciva a trasmettere nozioni. Il suo modo reale di scrivere ha avvicinato alla lettura molti giovani.

UMBERTO ECO. IL NOME DELLA ROSA

Nel 1980, quindi raggiunta una certa maturità, si lascia attrarre dalla narrativa. Pensa più volte e poi decide di scrivere il suo primo romanzo. Studia il modo di arrivare al maggior numero di lettori per parlare loro del medioevo, di quell’epoca che tanto lo ha colpito. Nasconde quel periodo storico all’interno di un thriller che scrive con grande astuzia e maestria. In quelle pagine c’è un’analisi precisa di un periodo, ma vi si trova anche un filo narrativo giallo che Umberto Eco guida con una maestria eccezionale.

 

Il nome della Rosa, di cui vi abbiamo parlato, è il suo primo romanzo e risulterà un successo mondiale. Verrà tradotto in più di 40 lingue e ne verranno venduti più di 50 milioni di copie. In Italia vincerà il Premio Strega stracciando la concorrenza di quell’anno e all’estero sarà finalista al prestigioso Edgar Award. Questo testo è stato letto nelle scuole, affiancato a libri di storia e teologia.

Leggere nel nome della rosa

Ha riscosso un grandissimo successo anche dalla critica di settore, da una folta schiera di giornalisti che lo hanno ricoperto di complimenti per questo best seller innovativo. Dal libro è stata tratta anche una serie televisiva Rai ed anche il celeberrimo film interpretato da uno strepitoso Sean Connery.

IL PENDOLO DI FOUCAULT

Immagine da: bompiani.it

Prima dell’uscita del secondo romanzo sono trascorsi otto anni. Questo lasso di tempo è dovuto agli impegni da accademico di Umberto Eco ed anche all’assorbimento mediatico del primo libro. Il nome della Rosa ha avuto un risalto planetario ed una forza potentissima a livello filosofico sull’esistenza del vuoto, di Dio e della natura umana.

Ecco perché Umberto Eco ha atteso il 1988 prima di sfamare nuovamente i suoi avidi lettori. Il pendolo di Foucault è un romanzo ricco di citazioni esoteriche, dalla Cabala all’alchimia, alla teoria del complotto. Una coltre di mistero perfetta per accalappiare chi legge dalla prima all’ultima pagina.

L’intero romanzo è narrato in prima persona da Casabuon, il protagonista e giovane studente che collabora con la Casa Editrice Gramond. Templari, storici manoscritti, una energia smisurata che, se controllata, permetterebbe il controllo del mondo. Un piano cospirativo tessuto con abilità diabolica, personaggi costruiti all’interno di un microcosmo carico di punti di domanda e ossessioni. Anche in questo romanzo Eco dimostra quanto sia importante avere una cultura piena, prima di provare ad intrattenere il lettore.

Ha un modo garbato di raccontare storie e vendere sogni che paiono possibili, i suoi libri non sostano mai sul comodino. Nessuna sua copertina risulta mai polverosa, sono volumi che vengono esplorati con voracità e voglia di conoscenza. Il romanzo è diviso in 120 capitoli, racchiusi in dieci parti. Ognuna di esse ha il nome di Sephirah – termine che compare nella Cabala -.

UMBERTO ECO NEL 2000: BAUDOLINO

Immagine da amazon.it

È un altro romanzo storico di Umberto Eco, scritto nel 2000. Si presenta ricco di fonti, miti, tradizioni, leggende medievali che lo possono rendere anche un’opera enciclopedica. Siamo nel 1154 ed il protagonista è Baudolino, un giovane ragazzo di campagna piemontese che all’età di tredici anni viene adottato dall’imperatore Federico Barbarossa.

Si rivela un birbante ed un bugiardo incallito, insomma un ragazzo difficile che ha bisogno di fare esperienza per maturare e capire quanto sia veramente difficile la vita. E’ una storia anche pedagogica e romantica che ha come cornice l’avventura di un tempo freddo e cupo.

Baudolino, insieme ad un gruppo di amici, partirà verso Oriente. Eco racconta al lettore le peripezie che questi giovani dovranno affrontare, i loro sogni, le loro paure. Si scopriranno terre leggendarie e creature fantastiche. Un fantasy di altissimo pregio arricchito da luoghi e storie reali, da personaggi realmente vissuti e battaglie dove si è sparso vero sangue.

Baudolino tornerà a casa dopo molti anni di viaggio, ma capirà che la sua terra d’origine è ancora stretta per lui, per la sua voglia di mettersi alla prova. Il protagonista così deciderà di partire, ma stavolta verso est e questa volta non farà ritorno. Un’adolescenza irrequieta che brama di curiosità e coraggio, un’età che nel medioevo andava inevitabilmente incontro alla sconfitta data dall’inesperienza.

NUMERO ZERO

Immagine da: amazon.it

L’intero romanzo si svolge a Milano ed il protagonista, Colonna, è un ghost writer fallito che fa parte della redazione di uno sgangherato giornale di provincia. La trama è ricchissima di colpi di scena che girano tutti intorno al mondo di un certo tipo di giornalismo esclusivamente scandalistico e gossipparo.

La bravura di Eco è quella di costruire un discreto numero di personaggi falliti che sognano di tirar fuori la storia del secolo e uscire dall’anonimato nel quale si trovano. Fra questi c’è un tale Braggadocio che conduce un’inchiesta storica sull’autenticità della salma del Duce.

Il romanzo è intrecciato in modo fantastico da Eco che guida il lettore attraverso le pagine più controverse del secondo dopoguerra italiano. Viene sfiorata la questione di Gladio, la morte di Papa Luciani, le Brigate Rosse, i grandi attentati mai chiariti, Ustica.

Nel romanzo sono presenti molte tematiche ma si gira sempre intorno alla verità vista come pura, come distorsione, come moltiplicata. Si aprono contraddizioni, ipotesi di complotto, fonti non ufficiali, smentite. Un sosia di Mussolini morto al suo posto, una fuga verso paradisi fiscali, vicende, dubbi, fatti lasciati cadere piano dall’abile penna di Umberto Eco.

UMBERTO ECO: PERCHE’ FRA TRENT’ANNI SARA’ ANCORA FRA I PIU’ LETTI

Foto da: liberiamo.it

Un giovane, un anziano, uno studente, un semplice curioso. Ognuno di loro leggerà ancora i romanzi di Eco fra trent’anni. È stato una personalità di altissima cultura che però non si è nascosto dietro ai libri della sua biblioteca. I filosofi confessavano il loro vero io nelle epistole, Eco lo ha fatto nei suoi romanzi così generosi e pieni di particolari.

Le sue storie hanno il merito di essere nate con la voglia di essere lette. Non ha scritto in aulico latino come facevano i letterati di un tempo, le sue parole non sono rivolte ai dotti, ma al popolo. Tramite queste vicende misteriose pescherà ancora molti pesciolini curiosi anche nei prossimi anni.

Chi vorrà scoprire i risvolti delle sue trame, inchiodare i colpevoli, immaginare le possibili via di fuga, sarà costretto a fare un bagno nella vera storia. Umberto Eco è il re del passato, dei simboli, della semiotica con la quale farcisce omicidi e fughe impossibili.

Una personalità così importante avrebbe bisogno di centinaia di articoli per scoprirne lentamente ogni aspetto. Da lettori, ci siamo limitati ad accennare alcuni volumi che saranno letti sicuramente dai nipoti dei nostri nipoti. Pensare ad un grande uomo che non c’è più mette tristezza, ma possiamo trovare un lato positivo nei milioni di copie venduti da questo grandissimo scrittore.

Anche se andassero in fiamme cento abbazie piene di libri, siamo sicuri che i posteri troverebbero in giro per il pianeta ancora una copia del maestro Umberto Eco.

di Francesco Danti

Francesco Danti

Leave a Reply

Your email address will not be published.