Festa del Cinema: lacrime, denunce e… Tom Hanks

Festa del Cinema: lacrime, denunce e… Tom Hanks

ROMA – Da Manchester By The Sea a Snowden, fino all’incontro con Tom Hanks. La Festa del Cinema di Roma spara i suoi primi colpi e lo fa in grande stile.

ROMA – La Festa del Cinema di Roma 2016 prosegue imperterrita il suo cammino nel cuore della settima arte. I primi 3 giorni della kermesse capitolina sono stati densi di proiezioni ed eventi, e noi di MyWhere, li abbiamo seguiti davvero da vicino.

Bellissimo l’incontro con Tom Hanks, che ha ricevuto il Premio alla Carriera, conferitogli da una grandissima diva del Cinema del calibro di Claudia Cardinale. L’attore 2 volte Premio Oscar (Forrest Gump e Philadelphia) ha letteralmente fatto impazzire la Sala Sinopoli (gremita naturalmente per l’occasione), con la sua simpatia e semplicità, caratteristiche non facili da trovare in una star di questa caratura. Altro punto a favore per Tom Hanks risiede sicuramente nel suo amore per l’Italia e per il Cinema italiano. Al suo arrivo alla conferenza stampa, ha salutato tutti con un “Ciao” in un italiano perfetto, e ha raccontato del suo viaggio di nozze proprio a Roma.

L’attore ha parlato di sé e della sua carriera, arricchendo il tutto con divertenti sketch, in cui imitava l’inglese maccheronico dei giornalisti italiani, suscitando le risate di tutta la sala.

Tom Hanks è attualmente sul grande schermo nel film Inferno (ecco il nostro resoconto dell’anteprima mondiale di Inferno a Firenze), pellicola tratta dal romanzo di Dan Brown e diretta da Ron Howard, ambientata per gran parte a Firenze.

Ma passiamo ai film proposti in questi primi giorni di Festa.

È un cinema di denuncia e di lacrime quello che va in scena all’Auditorium di Renzo Piano.

Il vero capolavoro finora offertoci è Manchester By The Sea, di Kenneth Lonergan (sceneggiatore di Gangs of New York e Terapie e Pallottole). Non vogliamo rivelarvi troppo della trama (in America lo danno già tra i favoriti agli Oscar 2017), ma possiamo dirvi che sentirete parlare tantissimo di questo film nei prossimi mesi. Protagonista Casey Affleck, che ci regala LA performance della carriera, con una recitazione intensa e tragica, ma allo stesso tempo sottile e ironica.

Lee Chandler è un tuttofare di quattro condomini nella periferia di Boston. Dopo l’improvvisa morte del fratello maggiore, si vede costretto a tornare nella sua città natale, per svolgere l’inaspettato ruolo di tutore del nipote sedicenne Patrick. Apatico, silenzioso e irascibile, Lee cercherà una redenzione impossibile da un passato difficile da seppellire.

Manchester By The Sea presenta una struttura a puzzle, da comporre piano piano, una sorta di processo che si alimenta di ogni scarto, di ogni momento apparentemente irrilevante ma che può rivelarsi ancor più traumatico.

Punto di forza fondamentale dell’opera di Lonergan è sicuramente rappresentato dai Flashback, capaci in pochi secondi di rivelare i fili sotterranei che legano i protagonisti tra loro. E’ così che scopriamo il profondo rapporto tra i fratelli, l’empatia incredibile e ormai sopita con Patrick e soprattutto il grande trauma che ha cambiato per sempre la vita del protagonista.

Il film, accolto da una standing ovation durante la proiezione stampa, uscirà nelle sale italiane il 1 dicembre. Segnatevi questa data!

E mentre a Lonergan è affidato il compito di darci il tempo di piangere, Oliver Stone ci racconta la storia del “complottista dei complottisti”. Stiamo parlando di Snowden film sull’omonimo hacker che nel 2013 rese pubblici i meccanismi di controllo messi in atto dai servizi segreti statunitensi.

In parallelo con la battaglia stile Davide-Golia di Edward Snowden con i colossi della CIA, scorre sullo schermo la vita personale del protagonista, la complicata relazione con la fidanzata Linsday e i logoranti attacchi epilettici che lo affliggono.

Alla base della nuova opera del regista 3 volte premio Oscar (2 per Miglior Regista e 1 per Migliore Sceneggiatura Originale) ci sono due libri, un lungo lavoro di documentazione e la grande performance di Joseph Gordon-Levitt, una certezza del panorama hollywoodiano.

Il film è in pieno stile Stone, avvincente e grintoso. Una grinta che il regista ha trasmesso fortemente anche in conferenza stampa lanciando moniti e accuse: “Siamo tutti schedati e potenzialmente sospettati. Siamo vittime di un sistema legalizzato da cui dobbiamo imparare a difenderci. Se pensate che il vero obiettivo dello spionaggio sia sconfiggere il terrorismo, siete degli illusi. La verità è che l’osservazione continua di tutto e di tutti serve a tenerci sotto totale controllo”.

Tom Hanks

Paolo Riggio

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