Nicolas Cage: nasceva oggi l’attore americano che ha vissuto due vite

Nicolas Cage: nasceva oggi l’attore americano che ha vissuto due vite

ACCADDE OGGI– Buon compleanno Nicolas Cage: oggi, 7 Gennaio compie 58 anni. Vorremmo tanto omaggiare la nascita di questa star ricordando solo i suoi successi, ma pensiamo sia giusto citare anche le sconfitte.

 La sua vita sotto i riflettori sembra quella di un eroe sfortunato di un film western. Un pistolero tanto veloce, bello, dagli occhi di giacchio: uno che ha bruciato la gioventù in questo strano mondo. Quando le forze sono venute meno, la sua pistola si è inceppata ed è caduto nella polvere. E’ proprio lui, Nicolas Cage.

Ha vissuto i primi anni di carriera scegliendo i copioni più giusti, diretto da grandi registi ed affiancato da strepitosi colleghi. Poi la fragilità umana è venuta fuori. Recitare è diventata una necessità, non è più stato un piacere. Ha speso gli ultimi anni accettando parti scontate all’interno di film banali. Sceneggiature squallide che si sono aggrappate al suo nome per sopravvivere al botteghino. Nel giorno del suo compleanno, analizziamo due film che lo hanno reso Nicolas Cage ed altri due nei quali ha tentato di distruggere la sua immagine.

NICOLAS CAGE IN CITY OF ANGELS

Nicolas Cage, City of Angels. Foto da: film-book.com

Una generazione di ragazzi si è innamorata di questo film, ha pensato che la città degli angeli potesse essere Monfalcone o Barletta. Usciti dalla sala in molti si guardavo attorno cercando di scrutare un uomo in impermeabile scuro. Nicolas era giovane, attraente, convincente nei panni di quell’angelo triste.

Una trama avvolgente filmata in modo furbo dal regista Brad Silberling che ha scelto Nicolas Cage e Meg Ryan come protagonisti. Diciamo che volesse andare sul sicuro, desiderava essere certo che quei due avrebbero fatto sognare intere squadre di adolescenti.

Questo film è basato sulla speranza, sulla forza dell’amore, sulla disperazione e sulla straordinaria potenza della parola. Nicolas Cage dimostra tutte le sue qualità interpretative, ha cura della sua donna come fossero all’interno di una stessa lacrima. Gestisce i tramonti della pellicola senza fingere, chi lo vede recitare lo sente davvero vicino, reale palpabile.

Un film aiutato anche da una straordinaria colonna sonora, che aiuta durante i primi piani dei due protagonisti. U2, Jimi Hendrix, Peter Gabriel, Eric Clapton ed il singolo Iris dei Goo Goo Dolls. In queste ballate romantiche, la faccia a volte stralunata dell’angelo Seth riempie lo schermo.

RED ROCK WEST

Red Rock West. Foto da: film-book.com

Film di John Dahl del 1992 nel quale Nicolas Cage apre la strada a tutta una serie di attori che sono arrivati dopo di lui. Un copione con poche battute e tanta intensità, un po’ come quelli che anni più tardi sono stati proposti ad esempio a Ryan Gosling, Matt Damon, Chris Evans.

Michael, un disoccupato gira errante per gli Stati Uniti con la sua auto in cerca di lavoro. Nessuno lo vuole assumere perché zoppica a causa di una brutta ferita quando era un marine. Arriva per caso in una piccola cittadina del Wyoming dove un proprietario di un bar lo scambia per un sicario che stava attendendo.

Michael ha bisogno di denaro e si finge quel criminale. Il barista lo paga per uccidere la moglie, ma il ragazzo solitario e silenzioso non lo farà mai. Anzi. Fra i due nascerà un amore folle che gli poterà ad una fuga senza fiato.

La bravura di Cage è palese nel mostrare più facce dello stesso uomo. La necessità, il bisogno, il fallimento, la rivincita, l’amore. Nel film dimostra anche tutte le sue doti atletiche utili per girare un action movie pieno d’inseguimenti, risse, salti da un fienile ad un tetto di un saloon.

NICOLAS CAGE, IL CATTIVO TENENTE

Foto da: lecronachedinarnia.com

Già dai primi anni duemila Nicolas Cage ha cominciato ad alternare buoni film, a pellicole di dubbio valore. Ha iniziato ad accettare ruoli pensando solo al portafoglio ed alla vita viziosa che aveva deciso d’intraprendere. I problemi con l’alcool erano già evidenti ed ha incominciato a pensare che non aveva niente da perdere.

Questo film, a nostro avviso scadente, del 2009 girato da Wemer Herzog è una sorta di remake mal riuscito del Il cattivo tenente di Abel Ferrara. Quest’ultimo quando vide in sala questo rifacimento disse:

Spero che quella gente muoia all’inferno. Spero che si trovino tutti nello stesso tram e che esploda.

Questo a conferma che non si tratti di un capolavoro e che Nicolas Cage non appare quello dei giorni migliori. La sua interpretazione lascia a desiderare. Mostra una sola faccia un po’ spenta ed i segni dei vizi sono già palesi sul suo volto stanco.

La trama riguarda il periodo successivo all’uragano Katrina, gli effetti devastanti subiti a New Orleans. Gli unici momenti nei quali Cage risulta credibile sono quando assume droga, quando da poliziotto capisce di non essere più un esempio per nessuno. C’è una scena nella quale si trova in una farmacia e, con la tipica arroganza di chi è in astinenza, urla contro la farmacista chiedendo delle pillole antidepressive da assumere insieme al crack.

NICOLAS CAGE: BANGKOK DANGEROUS

Bangkok Dangerous. Foto da: cinemaecomics.com

È triste vedere, in film come questo, il premio Oscar del 1996 per Via da Las Vegas. Questo genere di pellicola è adatto a Jean-Claude Van Damme o a Jackie Chan. Uno come Cage non dovrebbe nemmeno leggere certi copioni e concentrarsi su qualcosa che lo consacri definitivamente dove merita.

Cosa dire di questo incommentabile action movie? È del 2008, diretto dai fratelli Pang ed è persino uscito in Italia nel 2010. Purtroppo, la nostra dogana è stata troppo permissiva quando ha fatto entrare nel nostro paese questi 99 minuti di girato thailandese. Nicolas Cage interpreta un solitario killer professionista assoldato per uccidere quattro persone.

La tristezza di questa scontatissima missione fatta di uccisioni a catena fa parte della grande famiglia delle storie già scritte. Cage entra in questa minestra riscaldata senza riuscire mai a spiccare in un ruolo troppo piatto per essere vero.

Ovviamente c’è anche una storia d’amore in sottofondo e vedere Cage baciarsi con la collega cinese Charlie Young non fa alzare le mani in aria allo spettatore. Io, personalmente, ho pensato a quando l’ho visto innamorato e convincente di Tèa Leoni, sua moglie in The family man. Due modi di raccontare l’amore lontani come Urano dalla Terra.

Mi sono chiesto come un attore della sua fama possa ad un certo punto della vita trovarsi costretto ad accettare una sceneggiatura ridicola come quella di Bangkok Dangerous. Solo per il titolo del film, se fosse stato completamente in sé, avrebbe dovuto rinunciare. Ad un certo punto ha perso la sua energia ed ha iniziato a farsi del male.

ULTIMO ANNO

Foto da: elpais

Durante questo ultimo anno in molti hanno parlato di lui citando solo la sua dipendenza dalla bottiglia. È diventato virale un video nel quale Cage, completamente ubriaco, non riesce ad alzarsi da un divano nella hall di un grande albergo. È fatto, indossa solo una maglietta sgualcita, un paio di pantaloni leopardati, scalzo.

Alcuni ragazzini divertiti lo filmano, si prendono gioco di lui. Il personale dell’albergo gli fornisce delle ciabatte che lui fa fatica a calzare. Poi, mentre i presenti lo osservano fra incredulità e pena, due uomini lo aiutano a mettersi in piedi e barcollante raggiunge l’uscita del locale.

Questo episodio purtroppo non è isolato. L’attore, come molti altri abitanti di questo pianeta, non riesce a distruggere i suoi demoni. Pare che questa dipendenza si sia notevolmente aggravata dopo la morte della madre, l’ex ballerina Joy Vogelsang, avvenuta il 20 giugno 2021.

Per noi è ancora il generoso prigioniero di Con Air, il romantico e improbabile capo famiglia Mc.Dunnough in Arizona Junior, l’innamorato Sailor Ripley in Cuore Selvaggio. Per noi è ancora quel giovane imbarazzato diretto a solo diciannove anni da Francis Ford Coppola in Rusty il selvaggio.

Nicolas Cage è una vera star di Hollywood. Ha lavorato con tutti i più grandi registi ed ha affiancato leggende della recitazione americana e mondiale. Il miglior augurio che possiamo fare a questa star di Hollywood è quello di avere amici sinceri. Magari Oliver Stone di cui vi abbiamo parlato in un precedente articolo, che lo ha diretto nel 2006 in World Trade Center e oggi potrebbe offrirgli una nuova occasione drammatica.

In ogni caso, buon compleanno Nicolas!

 

 

Francesco Danti

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