Giocando con la cucina italiana in Brasile

Giocando con la cucina italiana in Brasile

RIO DE JANEIRO – Giocando in cucina! È questo il nome di uno dei gettonati corsi proposti dall’Istituto Italiano di Cultura, progettato per insegnare ai ragazzini dagli 8 ai 12 anni il piacere di cucinare, ma anche un’occasione per assaggiare le golose ricette del Belpaese. Noi di MyWhere siamo andati all’Istituto della Cultura italiana (IIC) per conoscere tutte le sfaccettature di questo progetto e vogliamo raccontarvele. Siete pronti?

La sede centrale dell’Istituto Italiano di Cultura si trova al Consolato d’Italia, situato in pieno centro città. La vista dal Consolato è bellissima e offre una panoramica stupenda della città di Rio degna di una cartolina-ricordo. Molto suggestivo il palazzo, costruito negli anni ’30 dal Governo Mussolini in collaborazione con la comunità italiana residente a Rio e caratterizzato da un’architettura razionalista.

L’istituto ha come obiettivo quello di promuovere la cultura italiana all’estero, la sua bellezza, la sua arte e la sua unicità, perché l’Italia ancora oggi, resta una delle principali fonti di ispirazione al mondo sotto diversi punti di vista.

Tra le varie attività proposte, troviamo numerosi corsi di lingua italiana, per i più diversi livelli di conoscenza dell’idioma. È presente anche un corso di traduzione a livello professionale, con due sessioni annuali di esami e susseguente certificazione di conoscenza della lingua italiana come lingua straniera. L’istituto collabora inoltre con alcune tra le più rinomate istituzioni brasiliane e propone durante tutto l’anno, un fitto calendario di eventi culturali di arte, design, letteratura, storia, teatro, musica, scienza, moda, spettacoli e gastronomia.

A seguito del grande successo ottenuto per i corsi di gastronomia organizzati negli anni passati, quest’anno, l’Istituto di Cultura ha inaugurato per la prima volta un corso di cucina esclusivamente dedicato ai bambini. Sono molto curiosa, voglio sapere tutto di questa iniziativa. Decido quindi di parlare con Riccardo Scafati, responsabile dell’IIC, che mi ha raccontato in un’intervista alcuni dettagli sul nuovo progetto.

Inizio ringraziandolo immensamente per aver ricevuto MyWhere, Riccardo è una persona molto impegnata, ho dovuto aspettare un paio di settimane per conoscerlo ma devo dire che è stato davvero un piacere intervistarlo. Dopo essermi presentata e avergli parlato della mia grande passione per l’Italia, gli racconto di come ho conosciuto l’iniziativa Giocando in cucina! e della mia curiosità per un’idea così originale.

Com’è nata l’idea di creare un corso di cucina esclusivamente per bambini?

Giocando in cucina nasce da un’idea del nostro chef Arnaldo Pantani. Inoltre abbiamo potuto constatare la grande richiesta di corsi di questo tipo, basti pensare al grande successo dei programmi televisivi di cucina, dove anche i bambini hanno un loro spazio dedicato.

Di quale regione d’Italia è lo chef Pantani?

Lui è napoletano al 100%, ma ha una vasta esperienza di tutte le specialità culinarie italiane, da nord a sud. Qui a Rio, lavora presso l’Hotel Sheraton (uno degli alberghi più eleganti della città n.d.r.).

A questo punto l’intervista si interrompe e mi viene fatta assaggiare una pizza buonissima, seguita subito dopo da un tipico Babà napoletano come dessert che mi fa letteralmente viaggiare. Mamma mia, che bontà! Ne avevo proprio bisogno! Va beh torniamo professionali, torniamo alle domande…

Su quali piatti i bambini dovranno cimentarsi durante le lezioni?

Beh, ci saranno tre lezioni, ognuna con un rispettivo menù. la prima il 18/03: Gnocchi di patate al pomodoro; Rose di patate con pasta sfoglia; Sorbetto di anguria. Per la seconda nel 25/03 avremo Ravioli con ricotta e spinaci alla besciamella; Polpette al forno; Sorbetto di manga. Nella terza lezione, il 01/04 prepariamo: Tagliatelle alla bolognese; Involtini di pan carre con cotto e formaggio; Sorbetto di limone.

I bambini potranno godersi una degustazione dopo le lezioni?

Ci sarà una degustazione dei piatti apprese dai bambini dopo le lezioni? Ma certo!! Alla fine di ogni lezione i bambini potranno mangiare tutto ciò che è stato cucinato, come in tutti i nostri corsi di gastronomia!
Ma dai! Allora anche io voglio tornare bambina!

Hahahah! Non c’è bisogno, puoi frequentare uno dei nostri corsi!

E a proposito di altri corsi…qual è il numero medio di studenti per classe di cucina offerto da IIC? 10 persone è il massimo. Di solito dobbiamo rifiutare molte iscrizioni, perché non vogliamo grandi gruppi, ma cerchiamo di offrire i corsi più volte durante il semestre in orari diversi.

Cucinare è diventado super trend, ma sapere cucinare bene significa, in altre parole conoscere profondamente alcuni segreti fondamentali della cucina italiana, la migliore del mondo, ecco una cosa che i bambini brasiliane sanno già!! E io non ho alcun dubbio 🙂

Info

CUCINA ITALIANA

Barbara Tavora

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