ROMA – La pittrice americana Pat Steir, protagonista della scena artistica newyorkese dagli anni ’70, sarà fino al 7 maggio alla Gagosian Gallery di Roma. Non solo per questa occasione, sono tornata a godermi le bellezze di questa città con passeggiate lente. La maestosa Capitale basta guardarla con occhi diversi per scoprirne visioni sempre inedite. Così, intrapreso il mio percorso a naso in su guidata solo dalla curiosità, mi sono diretta ad una delle galleria d’arte contemporanea più celebri al mondo, la Gagosian Gallery.
Il percorso nella maestosa Capitale questa volta aveva come obiettivo la galleria d’arte contemporanea tra più celebri al mondo: Gagosian Gallery. Eccomi quindi intraprendere un percorso a naso in su attraverso il così detto tridente, centro storico della città.
Salendo per via Francesco Crispi da via del Tritone sulla destra s’incontra un’anomala facciata, strana per la grandiosità, che nulla c’entra col contesto della strada fatta da un susseguirsi omogeneo di sobri abitazioni della borghesia romana ottocentesca. Al numero 16 invece quattro coppie di alte e snelle colonne dal fusto scanalato e dal ricciuto capitello corinzio incorniciano tre strette e alte entrate oggi in total glass.
Sopra le colonne sporge una profonda trabeazione. Tutto fa pensare che qui ci fosse qualcosa di particolare; e infatti dal 1926 era l’ingresso del famoso Teatro Florida, rinomato locale per gli spettacoli di varietà e poi sala da ballo. Benché nel dopoguerra da teatro sia stata trasformata in banca per l’IBI, ha mantenuto la grande sala ovale derivante dalla sua natura teatrale.
Nel 2007 l’architetto Firouz Galdo progetta un ampio e luminoso spazio per Larry Gagosian, il più importante gallerista d’arte moderna e contemporanea del mondo oggi. Roma diventa così una delle diciannove sedi della Gagosian Gallery sparse un po’ in USA, in Europa e in Asia: una grande impresa che opera nel mercato dell’arte e dell’editoria, e che impiega più di trecento persone.
Larry Gagosian ha rivoluzionato il modo di vendere arte contemporanea, abolendo le mostre di piccole e medie dimensioni e puntando su grandi e ben proporzionati spazi che gli hanno permesso di allestire mostre ambiziose di tipo museale. E’ stato anche il primo mercante d’arte ad agganciarsi alla globalizzazione costruendo un marchio che abbraccia il mondo.
E’ senza dubbio un anticipatore che ha fatto scuola, ma al suo livello, di art dealer globali con ricavi dell’ordine di centinaia di milioni di dollari, possiamo menzionare solo Hauser&Wirth e Zwirner. Il direttore del Museo Metropolitan di New York Max Hollein dice di lui:
Gagosian ha capito che una galleria d’arte moderna e contemporanea oggi deve essere multinazionale con una forte base locale, ciò è positivo anche per gli artisti. Questo modello forse non sarà impeccabile, ma ha senz’altro cambiato il modo di essere delle gallerie d’arte contemporanea.
La mostra di Pat Steir alla Gagosian Gallery di Roma
Nel lucido spazio romano fino al 7 maggio è possibile vedere la bella e rara mostra di Pat Steir, la pluri ottantenne pittrice americana protagonista della scena artistica newyorkese dagli anni ’70. Forte carattere e decisa presenza scenografica hanno le grandi tele astratte presenti, tutte geometricamente ripartite. L’artista versa, spruzza, spazzola e fa sgocciolare forti colori su un fondo monocromo.
La pittura diluita corre sulla tela secondo la forza di gravità e la casualità tipica del pensiero buddista zen e del Taoismo. Intenzione e improvvisazione sono i binari su cui è costruita la struttura pittorica della Steir. Decisamente spettrali e di forte impatto ci paiono le grandi tele nere ferite da sciabolate di bianco colante in fitti rivoli. Una mostra di pittura-pittura, di grande qualità, assolutamente da vedere.
Pat Steir il 10 aprile compirà 81 anni (nata a Newark nel 1940) e noi, per l’occasione, le facciamo i nostri migliori auguri.
Foto di Silvia Camerini Maj per MyWhere©
Continua il mio viaggio di curiosità nella Capitale con sosta d’obbligo alla Gagosian Gallery added by Silvia Camerini Maj on
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