ITALIA – Official Competition è il titolo originale, Finale a sorpresa quello tradotto in italiano, è il sorprendente film di Mariano Cohn e Gaston Dupret. Da oggi possiamo andare a cinema senza indossare le mascherine e questo ci sembra un buon film per iniziare questo nuovo ciclo di vita.
Official Competition o meglio Finale a sorpresa, è arrivato recentemente nelle sale italiane, anche se presentato mesi or sono alla 78° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Recitato da un terzetto di attori straordinari: Penelope Cruz, Antonio Banderas (per la prima volta insieme in un film) e Oscar Martinez che aveva già lavorato con la coppia di registi argentini ne “Il cittadino illustre”. La storia prende l’avvio da un annoiato e anziano imprenditore milionario che si accorge di non aver fatto nulla di sensazionale per cui il suo nome possa essere ricordato e decide di lanciarsi nella produzione cinematografica dopo aver vagliato la possibilità di rendersi artefice della costruzione di un ponte.
Il cinema gli appare la soluzione perfetta e si accaparra i diritti di un best-seller da cui verrà fatta una trasposizione cinematografica. A dirigerlo chiama Lola Cuevas (Penelope Cruz) eccentrica e talvolta incompresa regista, ad interpretarlo due acclamati e pluripremiati attori Ivan Torres (Oscar Martinez) e Felix Rivero (Antonio Banderas).
Un film nel film quindi. Il titolo del film interpretato in Official Competition è Rivalidad. I tre si incontrano per le prime prove e per la lettura della sceneggiatura nel moderno edificio messo a disposizione dal finanziatore, una costruzione dalle linee essenziali e pure, fatta di ambienti scarni e minimalisti . E’ qui infatti che prende corpo questa sorta di commedia dell’arte con tre protagonisti, tre artisti egoriferiti, tre “maschere” ognuna delle quali incarna una tipologia ben definita e opposta alle altre.

La regista genialoide, surrealista, stravagante crede che il senso di un’opera sia proprio nell’assenza di esso e che i film migliori siano quelli che non si capiscono, che tortura gli attori con esercizi liberatori e prove estenuanti nelle quali si arriva a ripetere all’infinito una sola battuta.
Felix attore di successo internazionale, comprovato dai numerosi premi accumulati, grande amatore, per lui il lavoro dell’attore è il frutto di tecniche meccaniche e artificiose.

Ivan, il maestro della recitazione pura, interpretare è per lui vivere il personaggio, lasciarsi attraversare dalle emozioni e naturalmente aborre lo star system e il cinema commerciale preferendo la verità del teatro.
In Official Competition, come in un continuo gioco di specchi vita vera e finzione scenica si inseguono e si scontrano. La rivalità del titolo è fittizia e reale nello stesso tempo, l’arte imita la vita o la vita imita l’arte?
Un dilemma a cui gli spettatori sono chiamati a rispondere. Ironia, situazioni paradossali, satira graffiante tengono alta l’attenzione fino al termine e il finale è decisamente a sorpresa.
Di Anna Maria Di Francesco
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