La Tour Eiffel: il simbolo di Parigi oggi spegne 134 candeline

La Tour Eiffel: il simbolo di Parigi oggi spegne 134 candeline

PARIGI – L’entusiasmante processo di costruzione, la difficoltà a rientrare nelle spese, il progetto ambiziosissimo nel quale solo pochi personaggi illustri hanno creduto: forse questi sono solo alcuni dei punti che hanno reso la Tour Eiffel uno dei monumenti più conosciuti della Storia Moderna. Non poche, quindi, sono le peculiarità per le quali è così nota al Mondo intero.

In occasione del centotrentaquattresimo anniversario dell’inaugurazione, (avvenuta il 31 marzo 1889) scopriamo insieme la storia della Tour Eiffel dalle origini.

Tutte le curiose particolarità nascoste che l’hanno resa grande vi stupiranno, nonostante la difficoltà di costruzione abbia portato gli operai e lo stesso ingegnere Gustave Eiffel a momenti di apparente cedimento.

La Tour Eiffel: le origini e l’idea alla base del progetto per L’EXPO di Parigi del 1889

Correva l’anno 1887 quando venne indetto il bando per la costruzione di un monumento epocale che potesse far risplendere la capitale francese dal punto di vista mediatico, turistico e sociale.

L’occasione era legata all’Esposizione Universale di Parigi, che si sarebbe tenuta nella città a partire dal 06 maggio fino al 31 ottobre del 1889.

Non a caso, il monumento doveva essere posizionato nel pieno centro di Parigi, dove tutti avrebbero avuto modo di ammirarlo, anche solo di passaggio.

Stiamo parlando della nota Champ de Mars.

La Piazza si trova nel Settimo Arrondissement della capitale francese e non è molto distante dalla più celebre via della moda francese: l’Avenue des Champs-Élysées.

L’EXPO del 1889 cadeva nel centenario dell’inizio della Rivoluzione Francese e si svolse durante la Terza Repubblica Francese, quando la Nazione era allora presieduta da François Sadi Carnot, assassinato nel 1894.

La rilevanza dell’evento si intuì maggiormente quando, per l’apertura del bando, venne aperta una commissione organizzatrice a livello statale per la gestione dei fondi (sia delle entrate che delle uscite). Così da decidere a quale progetto presentato al bando poter cedere i fondi.

Come si può immaginare, si trattava di un’occasione che progettisti, architetti, artisti e ingegneri non avrebbero visto una seconda volta nella vita.

Non potendo lasciarsi sfuggire l’ambizioso evento, furono tantissimi i progetti e i disegni presentati alla commissione, più di un centinaio per l’esattezza.

Vinse senza esitazione l’idea di Gustave Eiffel, che promise la realizzazione di un’opera invidiata da tutto il mondo, la più alta di tutte.

Tour Eiffel - Vista frontale
Tour Eiffel – Vista frontale da Camp de Mars – Foto di MyWhere

La Tour Eiffel come simbolo di progresso e innovazione ingegneristica

La sua realizzazione non doveva rispecchiare determinati canoni estetici, quanto portare nel Mondo la bandiera francese del progresso nell’ingegneria più avanzata e nella fisica.

Il suo progetto era altamente controverso, oltre che incredibilmente complicato da terminare.

Come ulteriore simbolo di progresso, lui stesso scelse il ferro come unico materiale di costruzione.

Prima d’ora mai utilizzato in un monumento pubblico di queste dimensioni.

Non è un caso che lo stesso Gustave Eiffel avesse deciso di incidere al di sopra della struttura i nomi e cognomi di 72 tra i più illustri scienziati (soprattutto matematici, chimici e ingegneri) in nome del progresso e dell’innovazione, ancora oggi visibili dal vivo.

L’ingegnere Gustave Eiffel: chi era il padre della Tour Eiffel in poche parole

Gustave Eiffel era un personaggio ben noto all’epoca, prima ancora della Torre che porta il suo nome.

Nacque a Digione nel 1832 da un’agiata famiglia francese di antiche origini tedesche. E proprio le risorse economiche e la forte passione per l’arte e la cultura della sua famiglia gli permisero di frequentare studi eccellenti.

Come ben sappiamo, il suo nome è senza dubbio legato a quello della Tour Eiffel, ma non solo.

Compare in altri ben ambizioni progetti, come: il Pont Saint-Jean sulla Garonna a Bordeaux e la costruzione del Canale di Panama.

Tour Eiffel e Ruota Panoramica
Tour Eiffel e Ruota Panoramica – Foto di MyWhere

Partiamo ora con le prime curiosità storiche della Tour Eiffel legate al suo cantiere

La Tour Eiffel venne finita, contro ogni pronostico, il 31 marzo del 1889: ben 2 anni, 2 mesi e 5 giorni dopo l’apertura del cantiere.

Stesso cantiere in cui hanno lavorato meno di 300 operai.

A proposito di questo, vi sveliamo un altro dato rilevante: solo uno sui 300 operai perse (disgraziatamente) la vita.

Ciò non fu altro che un’ulteriore prova a favore della sicurezza tanto decantata da Gustave Eiffel.

La precisione che si nascondeva dietro il progetto era stata confermata, nonostante durante il cantiere, fosse deriso in previsione di un imminente fallimento, mai avvenuto.

Oltre all’operaio citato poco sopra, si stima che in tutti questi anni siano morte circa 370 persone sulla Tour Eiffel.

In modo particolare, si segnalano suicidi e incidenti.

Tra questi ultimi, non possiamo omettere il caso di Franz Reichelt, detto anche il Sarto Volante per via dell’invenzione che lo portò alla morte.

Sarto di professione, ancora oggi si ricorda con amarezza il tentativo di realizzazione di un paracadute di sua invenzione, la cui prova tecnica si rivelò un disastro.

Reichelt si gettò dal primo piano della Tour Eiffel, a circa 60 metri da terra, schiantandosi al suolo.

Nonostante l’altezza e la paura iniziale nel salire fino alla cima del monumento, ancora oggi come nel passato, la Tour Eiffel viene considerata una delle opere visitabili più sicure al mondo.

L’ansia di un possibile cedimento dopo l’inaugurazione era data dalle voci che ritenevano la struttura troppo alta, poco salda per via della forma e quindi pericolosa.

Il progetto stesso, in effetti, rischiava eccessivamente di sfidare la forza di gravità.

Tour Eiffel - disegno
Tour Eiffel – disegno – Foto di MyWhere

La Tour Eiffel e alcuni dati tecnici

Al termine della costruzione, la Tour Eiffel misurava ben 312 metri di altezza, ai quali si aggiunsero altri 12 metri dati dalle antenne poste sulla sua cima, detenendo così, il primato di Monumento più Alto del Mondo per 40 anni.

Il peso totale di tutto quel ferro era impressionante: 10.000 tonnellate.

Oltre a sfidare la forza della gravità dimostrando la sua tenuta perfetta, la Tour Eiffel in origine aveva un acerrimo nemico: il vento.

La curva che era stata data al monumento non era affatto agevole in caso di forti eventi atmosferici.

Più di tutti, proprio le raffiche di vento.

Ancora una volta, però, l’ingegno di Gustave Eiffel ha dimostrato che nulla fosse scientificamente impossibile per lui: grazie a precisissimi calcoli matematici sul peso del monumento, ha avuto successo nel riuscire a bilanciarlo anche contro le intemperie di questo tipo.

Tour Eiffel - Cartolina in bianco e nero
Tour Eiffel – Cartolina in bianco e nero – Foto di MyWhere

Pareri contrastanti: passato e presente

Contrariamente a ciò che si può pensare oggi, la cosiddetta Dama di Ferro, inizialmente, non venne accolta molto bene dai cittadini.

Poco preparati all’innovazione tipica dello stile di Eiffel, additarono la Torre come disgustosa o angosciante.

Tra questi ricordiamo in modo particolare Guy de Montpassant, che pur di non notarla, si recava spesso a cena al ristorante presente al secondo piano del monumento, l’unico posto in cui la vista non ne veniva oscurata.

Il fatto che la Tour Eiffel si trovi ancora oggi nello stesso posto, è una grande fortuna.

Poco risaputo è il fatto che la struttura non avrebbe dovuto vivere per sempre.

La sua esistenza avrebbe dovuto essere inferiore ai 20 anni, e la demolizione era prevista per il 1909.

A parte l’iniziale opposizione, i turisti si intensificarono anno dopo anno e anche i cittadini sembravano essersene affezionati. Alla soglia dei primi 2 milioni di visitatori e dopo opportuni controlli alla struttura per quanto riguardava la rimessa in sicurezza, la Tour Eiffel venne lasciata in piedi.

E oltre agli assidui controlli e ai minuziosi restauri, la Tour Eiffel è riverniciata per interno ogni 7 anni.

Tour Eiffel Illuminata nel 2020
Tour Eiffel Illuminata nel 2020 – Foto di MyWhere

Ultimo, ma non meno importante….

Per ricordare ancora una volta l’innovazione architettonica di Gustave Eiffel, citiamo i suoi ascensori, che fin dalle origini servivano i tre piani della Torre. Durante la realizzazione degli ascensori, Eiffel andò di nuovo contro alle leggi della fisica.

Per quanto riguarda il raggiungimento del primo piano, non si presentarono problemi.

I primi imprevisti si verificarono con la progettazione del secondo piano, punto in cui la struttura iniziava ad assottigliarsi per garantire lo slancio finale verso l’alto. Come ha risolto questo ennesimo problema? Ve lo sveliamo subito.

La sua mente matematica aveva stabilito che con un contrappeso, ogni ascensore avrebbe dato il massimo della funzionalità in qualsiasi situazione. Ogni ascensore era infatti dotato di due cabine. Quando la prima saliva, la seconda scendeva e viceversa.

Questo ha permesso alla Tour Eiffel di aggiungere un altro primato a quello precedente: la corsa a cielo aperto più lunga mai realizzata da un ascensore.

Gli ultimi consigli per una visita della Tour Eiffel senza perdersi alcun dettaglio

Concludiamo lasciandovi un paio di link che vi saranno utili se state progettando un tour della Francia che comprende anche la Capitale, nella speranza che possiate recarvi presto a Parigi, e in particolare a Champ de Mars dopo una passeggiata per l’Avenue des Champs-Élysées assaporando un dolce Pain au Chocolat appena sfornato.

Siete pronti per aprire l‘album dei ricordi ed aggiungerci la vista di tutta Parigi dall’alto vista dall’ultimo piano della Tour Eiffel?

La sua magnificenza non stenta a farsi notare in ogni stagione dell’anno e in qualsiasi momento della giornata. Se il vostro animo di inguaribili romantici è spiccato come il nostro, non potete perdervela di notte, quando è completamente ricoperta da migliaia di luci. Siamo sicuri che saprà abbagliarvi e rimanervi impressa nel cuore per sempre.

Per altre informazioni, orari di apertura, tariffe e biglietti, potete visitare qui il sito ufficiale della Tour Eiffel.
Per altre attrazioni parigine da sogno per artisti e innamorati di tutte le età, vi segnaliamo inoltre questo articolo.

 

In homepage la Tour Eiffel di Marianne Bargiotti photography

Chiara Fogliati

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