Tutti i pregi delle barrette proteiche

Tutti i pregi delle barrette proteiche

MONDO – Le barrette proteiche sono prodotti che possono essere considerati un sostituto efficace degli alimenti proteici. Anche per questo motivo esse vengono usate spesso dagli atleti, allo scopo di integrare i pasti con le proteine alimentari e, quindi, beneficiare di un tono muscolare migliore e di un recupero più efficace.

Prima ancora di scoprire dove acquistare barrette proteiche, è opportuno sapere quando conviene consumarle e, al tempo stesso, come fare per riconoscere le barrette di qualità e distinguerle da quelle che, invece, sarebbe meglio non assumere.

Come riconoscere una barretta proteica di qualità

In linea di massima, le barrette proteiche di qualità sono quelle prive di sostanze chimiche che potrebbero avere un effetto irritante nei confronti dello stomaco e del tratto intestinale. È auspicabile, infatti, che queste barrette non causino pesantezza di stomaco o altri sintomi fastidiosi come meteorismo intestinale o reflusso acido. Si tratta di disturbi che non solo causano disagio, ma compromettono anche una corretta assimilazione dei vari nutrienti che sono necessari per il recupero successivo all’esercizio fisico. In sostanza, le barrette da preferire non devono contenere edulcoranti chimici, dolcificanti, coloranti chimici e aromi chimici.

La componente proteica delle barrette proteiche migliori

Nelle migliori barrette proteiche, la componente proteica va da un minimo del 20 a un massimo del 25% del peso complessivo. Quel che più conta, comunque, è che si tratti di proteine di valore biologico elevato e che possano essere assimilate con facilità. Solo in questo modo si può essere certi di ottimizzare la fase di recupero e sfruttare al massimo la finestra metabolica. Per quel che riguarda la componente glucidica, invece, è opportuno che nelle barrette a base proteica vi sia anche una concentrazione adeguata di carboidrati. Al termine di uno sforzo molto intenso, infatti, sono i glucidi ciò di cui ha bisogno il tessuto muscolare: non a caso si attiva una proteina specifica che agevola il trasporto verso le cellule del glucosio senza che ci sia bisogno dell’insulina. Ciò permette il ripristino veloce del glicogeno, che – come noto – è una riserva di energia molto preziosa.

Le barrette proteiche senza zucchero

Ha senso, quindi, comprare le barrette proteiche senza zucchero? Dipende. Di sicuro grazie ai carboidrati a rapida assimilazione, quale per esempio il glucosio, può essere reso più rapido e accentuato il trasporto di aminoacidi che provengono dalla frazione proteica. Nel caso in cui in questa eventualità venissero usati prodotti che contengono solo proteine, il corpo umano non sarebbe altro che scomporre tali proteine al fine di ottenere i carboidrati di cui ha bisogno. Verrebbe meno, quindi, l’utilità di scegliere barrette senza zucchero e con proteine a valore biologico elevato.

Come scegliere le barrette proteiche senza lattosio

Una barretta proteica di qualità deve, dunque, essere realizzata con ingredienti naturali e senza effetti irritanti. Questo per fare in modo di poter essere assimilata e digerita con facilità. È bene evitare gli aromi chimici, mentre deve essere garantito un apporto equilibrato di proteine e carboidrati, per favorire la riparazione delle cellule muscolari e al tempo stesso ottimizzare il ripristino di glicogeno muscolare. Altrettanto importante è l’uso del glucosio e del fruttosio, che sono zuccheri naturali la cui presenza consente di non introdurre dolcificanti ed edulcoranti chimici.

Barrette carb free: che cosa è bene sapere

Alla luce di ciò che si è detto fino a questo momento, le barrette che vengono promosse come low carb o addirittura come carb free dovrebbero essere evitate. Esse, infatti, non sono funzionali o utili, in quanto le barrette proteiche devono contenere anche zuccheri semplici. È bene stare in guardia anche in presenza di dolcificanti chimici. Ingredienti che in molti casi vengono impiegati al fine di ridurre il valore delle calorie. Ma ciò in realtà non ha senso in relazione al fitness. I dolcificanti chimici, infatti, non fanno altro che riprodurre l’azione svolta dallo zucchero. Quindi vanno comunque a incentivare la produzione di insulina, così da promuovere un aumento del tessuto adiposo di riserva.

Meglio evitare anche le barrette che si basano su una formulazione con proteine vegetali. Questo perché esse offrono un valore biologico molto ridotto e contrastano la digeribilità. Inoltre, non è detto che il valore nominale dell’apporto proteico indicato in tabella nutrizionale sia pari a quello che si ottiene realmente.

Flavio Redhair

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